Normative

Sicurezza sul lavoro, il Documento di Valutazione dei Rischi va sul Web

A fine maggio scadono i termini per la compilazione del DVR reso obbligatorio anche per le piccole imprese che hanno da uno a dieci dipendenti. I vantaggi di un approccio online all’adempimento

Pubblicato il 06 Mag 2013

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I termini erano già stati prorogati oltre l’iniziale scadenza del 30 giugno 2012 e molto difficilmente potranno essere rinviati oltre la data del prossimo 31 maggio.


La compilazione del DVR è obbligatoria anche per le piccole imprese
Parliamo degli adempimenti previsti dalla Legge n. 228 del 24 dicembre 2012 che fissa le modalità per l’autocertificazione della valutazione dei rischi ai sensi dell’articolo 29, comma 5, del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, ossia della normativa che obbliga alla compilazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) anche le piccole imprese (da 1 a 10 dipendenti) finora esentate e tenute a una semplice autocertificazione.

La normativa, già in vigore per le aziende più grandi, prevede la redazione di un documento dettagliato sui rischi delle attività svolte, con l’indicazione delle eventuali carenze e delle azioni di miglioramento messe in atto per la tutela dei lavoratori.

Avendo come target le piccole imprese va a coinvolgere un numero enorme di soggetti d’impresa (circa 5 milioni e mezzo), oltre a professionisti e studi che forniscono servizi amministrativi alle aziende, come commercialisti, consulenti del lavoro e via dicendo.


Un adempimento non solo formale
Se da una parte il DVR ha l’obiettivo di uniformare il livello d’attenzione alla sicurezza nelle aziende di ogni dimensione, dall’altra (non integrato in un più generale processo di miglioramento) finisce per diventare l’ennesima tegola amministrativa che piove sull’impresa. Che comporta sanzioni in caso di assenza, in occasione di verifiche da parte della Guardia di Finanza o degli ispettori Inail, o un pedaggio di circa 6-700 euro per il professionista che lo redige.


Cos’è il DVR?
Ma che cos’è esattamente il DVR? “Di base è un documento che contiene le risposte a una serie di questionari standard, specifici per attività, che aiutano l’imprenditore ad analizzare la propria situazione – spiega Massimilano Favoti, Direzione marketing software, area lavoro di Wolters Kluwer Italia -. Il documento contiene l’indicazione delle macchine usate che possono, per esempio, rappresentare un pericolo d’incendio, l’utilizzo di impianti pericolosi o che devono essere  adeguati a norma. Gli elementi in gioco sono tantissimi. Sono diversi da attività ad attività, sia pure standardizzabili all’interno di specifiche tipologie aziendali, in modo da ridurre tempi di compilazione e contenere i costi”.


I vantaggi della compilazione online
L’onere della compilazione del DVR può essere ridotto attraverso l’utilizzo di domande specifiche per il settore d’azienda, ma si può ancor più avvantaggiare di un approccio “online” capace di rendere più dinamica la compilazione, tenendo traccia dei mutamenti normativi o delle sentenze che nel tempo vanno a riempire i vuoti giuridici negli specifici settori di attività.

Per Favoti, ha oggi molto senso un approccio alla compilazione DVR basato su Web e su applicazioni Cloud centralizzate: “L’idea è partire dal codice-impresa per richiamare le domande specifiche del settore, quindi procedere in modo interattivo alla compilazione del DVR, fino alla produzione del documento da conservare per il controllo. Un approccio che può semplificare e automatizzare la compilazione in almeno il 75% delle aziende coinvolte, lasciando all’impegno diretto del professionista solo le situazioni più complesse che escono dalla norma”.

L’approccio online risulta di utilità anche per l’aggiornamento del documento. “Permette di gestire meglio i check-up periodici, permettendo di aggiornare il DVR integrando i cambiamenti che hanno riguardato i sistemi aziendali o eventuali eventi che abbiano riguardato la sicurezza, senza dover rifare l’intero lavoro di analisi e minimizzando gli oneri”.

Benché la legge attuale non fissi tempi di verifica l’analisi che porta alla compilazione “una tantum” del DVR può concretamente essere utilizzata per migliorare la sicurezza aziendale attraverso, per esempio, l’integrazione dei controlli sulla formazione dei dipendenti sulle procedure di sicurezza.

“Aspetto che può anch’esso essere gestito online attraverso piattaforme di e-learning, aggiornando le informazioni di prevenzione e tenendo traccia del livello di informazione dei dipendenti”, conclude Favoti.

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