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Ricerca Istat. Sei imprese italiane su 10 sono sul web e 94 su 100 sono collegate a Internet. Fanalino di coda il comparto delle costruzioni e la ristorazione

In Italia la diffusione degli strumenti informatici di base è ormai ampiamente consolidata, anche se esiste un consistente digital divide che separa le…

Pubblicato il 01 Gen 2011

In Italia la diffusione degli strumenti informatici di base è
ormai ampiamente consolidata, anche se esiste un consistente
digital divide che separa le imprese più piccole da quelle di
maggiori dimensioni. Queste le principali evidenze che emergono
dai risultati diffusi a dicembre 2010 dall’Istat
sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione nelle imprese con almeno 10 addetti attive
nell’industria e nei servizi. Sono escluse, dunque, le
microimprese e le aziende del settore Finance, dove
l’adozione delle tecnologie è da sempre molto alta.
Dalla ricerca – effettuata su un campione di 37.349
imprese, rappresentativo di un universo di 222.790 imprese
– risulta infatti che il 95,1% delle imprese
utilizza il computer e il 93,7% dispone di una connessione
Internet
, a cui l’83,1% accede tramite servizi a
banda larga, e il 18,6% con connessioni mobili. L’utilizzo
delle tecnologie informatiche è comunque fortemente
differenziato per settore di attività economica. Il
comparto ICT
, che include le attività ad alta
intensità tecnologica dell’industria e dei servizi,
è, come ovvio, la punta di diamante, con nove addetti su
dieci che utilizzano il computer
, mentre sui livelli
più bassi di utilizzo si collocano il settore delle costruzioni
(26,5%), quello dei servizi di ristorazione (12,1%) e alcune
attività di servizi alle imprese quali noleggio, ricerca di
personale, vigilanza (20,2%).
A gennaio 2010 sei imprese su dieci erano
presenti sul web con un proprio sito,
percentuale che raggiungeva l’80,7% in quelle del settore
ICT. Relativamente alla dimensione d’impresa, si passa dal
58,7% di presenza delle imprese minori a circa il 90% di quelle
con almeno 250 addetti.
I dati dello studio confermano come per molte imprese italiane la
tecnologia sia ancora considerata un mero supporto alle attività
operative, piuttosto che un vero e proprio asset strategico in
grado di dare un vantaggio competitivo.

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