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Ricerca del Politecnico di Milano. Le “gazzelle” che tirano la ripresa: un’analisi del Politecnico di Milano sulle PMI italiane fa emergere molteplici casi di aziende che reagiscono bene alla crisi

Nonostante i venti di crisi, in Italia i casi di aziende successo non mancano. E sono proprio queste le aziende che, come scattanti “gazzelle”,…

Pubblicato il 04 Nov 2010

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Nonostante i venti di crisi, in Italia i casi di aziende successo
non mancano. E sono proprio queste le aziende che, come scattanti
“gazzelle”, stanno tirando la volata della lenta
ripresa economica. Lo rivela un’analisi effettuata dalla
School of Management del Politecnico di Milano, presentata in
occasione di SMAU 2010, che ha passato al setaccio i bilanci di
un campione di 82 medie imprese quotate (con
fatturato compreso tra 10 milioni e 1 miliardo di euro),
scoprendo che, nel primo semestre 2010, il 70% del panel
analizzato ha registrato un incremento dei ricavi
e per
un’impresa su 3 la crescita di fatturato è stata
superiore al 20%
in questo periodo.

Due imprese su tre hanno invece aumentato la propria
marginalità
(misurata attraverso l’EBITDA). In
oltre un’impresa su due tale incremento è stato superiore
al 20%. I settori in cui si sono registrate le migliori
performance sono quelli tipici del Made in Italy: Abbigliamento,
Alimentare, Arredamento, Calzaturiero e Metalmeccanico.
“I risultati di bilancio relativi al primo semestre 2010
mostrano chiaramente come ci sia, nel nostro Paese, un buon
numero di imprese che sta reagendo bene alla crisi, portandosi a
casa buone crescite a livello sia di fatturato che di
utili”, ha commentato Andrea Rangone, Responsabile degli
Osservatori Politecnico di Milano.
L’analisi mette inoltre in evidenza quattro degli
elementi alla base della capacità di rispondere alla
crisi
, particolarmente rilevanti e comuni a quasi tutte
queste imprese:

  • La capacità di cavalcare i mercati
    emergenti
    , che sono quelli che in questo momento
    stanno crescendo di più.
  • Il coraggio di approfittare della crisi per
    “fare le pulizie straordinarie”
    , cioè
    tagliare quelle inefficienze sedimentate nel tempo.
  • Una solida struttura finanziaria, con un
    livello di indebitamento non eccessivo.
  • L’innovazione, non solo a livello di
    prodotti ma anche a livello di processi e tecnologie.

In relazione all’innovazione, consapevole del ruolo che le
Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione possono
giocare per la competitività delle imprese, il Politecnico ha
esteso l’analisi alle performance negli ultimi 5
anni delle oltre 100 imprese finaliste del Premio Innovazione ICT
di SMAU.
Si tratta di imprese, prevalentemente di
piccole e medie dimensioni, che hanno saputo innovare il proprio
business attraverso le tecnologie digitali, sviluppando progetti
ICT particolarmente significativi. “I dati dimostrano
chiaramente come tali imprese hanno saputo reagire bene alla
crisi, continuando a crescere sia a livello di fatturato
che di marginalità
”, ha affermato Rangone.
Infatti, per il 40% delle imprese analizzate, il
fatturato è cresciuto per più del 10%
in media
all’anno. Per una impresa su quattro, poi, il fatturato ha
registrato un incremento di oltre il 20% in media all’anno.
A livello di marginalità, circa il 50% delle imprese ha
aumentato l’EBITDA di oltre il 10% all’anno. Infine
per una impresa su tre l’EBITDA è cresciuto di oltre il
20% all’anno negli ultimi 5 anni.

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