Analisi

Retail, 5 aspetti della supply chain da monitorare

Dal Real time Delivery Management alla fornitura automatizzata dei prodotti, alcuni punti da tener d’occhio per avere una catena di fornitura efficiente. Con l’aiuto dei Big Data

Pubblicato il 20 Ago 2013

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La supply chain è un’area critica del business del mondo retail. Per questo il sito specializzato Practicalecommerce.com ha evidenziato i cinque aspetti da tenere d’occhio per avere una catena di fornitura efficiente.

1) Real-time Delivery Management
Il tracking della merce spedita è migliorato nel corso degli anni. La disponibilità di una grande mole di dati ha aiutato molto le aziende che possono analizzare meteo, traffico, e posizione dei vettori per determinare l’ora esatta di consegna. I servizi dei fornitori logistici consentono di controllare tutta la catena fornendo informazioni in tempo reale sulle condizioni ambientali della spedizione mentre viaggia, la sua posizione e altro ancora. Tutto questo aiuta soprattutto i i retailer che si occupano di prodotti deperibili o dal prezzo elevato. Si trata di soluzioni che possono essere implementate senza modifiche significative alla configurazione esistente della catena di approvvigionamento.

2) Ritiro dell’ordine
Quello del picking è un processo complesso. La grande distribuzione utilizza una serie di procedure automatiche per raccogliere gli ordini velocemente, ma con grandi dati a disposizione anche i piccoli dettaglianti possono migliorare il loro processo. Le soluzioni di Big Data consentono di assemblare dati provenienti da fonti diverse, come ordini, inventario dei prodotti, layout di magazzino e tempi di raccolta per analizzarli insieme alle regole definite dal retailer con l’obiettivo di migliorare il processo complessivo. Le soluzioni consentono anche di simulare i vari scenari di miglioramento nella preparazione degli ordini.

3) Gestione dei fornitori
La maggior parte dei rivenditori lavora con più fornitori per la supply chain. Le soluzioni di Big Data analytics consentono la gestione in tempo reale di questi rapporti analizzando le prestazioni dei fornitori nei confronti di una serie di indicatori chiave di performance. Questi KPI comprendono redditività, livello di servizio, ritardo nelle consegne, lamentele dei clienti. I KPI sono monitorati in tempo reale e possono essere generati avvisi se non rimangono all’interno di un range definito.

4) Fornitura di prodotti automatizzata
La rottura di stock, ovvero lo senario dove le scorte sono insufficienti per far fronte alle vendite, è sempre un momento critico. Ma anche in questo caso arrivano in soccorso le soluzioni di Big Data che permettono di avere una visione in tempo reale del processo di domanda, vendita e di sourcing. Inoltre i produttori possono sapere i tempi esatti di consegna. Sempre tramite la Big Data Analitycs è possibile sapere se la vendita di prodotti è stata influenzata da una promozione o da altri fattori.

5) Supply Chain personalizzate e segmentate
Gli acquirenti di oggi richiedono servizi e prodotti personalizzati. I rivenditori però oggi sono in grado di analizzare le interazioni dei clienti in tutti i canali – social, mobile e Web – per determinare come il cliente utilizza i prodotti che hanno acquistato o acquisterà. Ad esempio, possono segmentare la propria catena di fornitura per offrire ad alcuni clienti prodotti configurabili dove possono scegliere le caratteristiche come il colore. Un diverso segmento di acquirenti potrebbe ottenere prodotti che rispettano l’ambiente, e un altro funzionalità a valore aggiunto come le confezioni regalo. Tutto questo può essere fatto in tempo reale facendo corrispondere i prodotti disponibili con i segmenti di clientela target.

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