Digital Transformation

Mainframe e cloud: la combinazione vincente per il business è l'hybrid IT

Mainframe e cloud fino a qualche tempo fa sembravano non lasciare alternative. Per garantire i servizi e le applicazioni necessarie all’evoluzione del business, migrare ad ambienti più aperti e flessibili era un passo obbligato. La soluzione è sul piatto d’argento dell’As a Service: si chiama hybrid IT. Forrester e IDC spiegano come e perché

Pubblicato il 07 Mag 2018

Mainframe e cloud? Ambienti blindati e super protetti oppure ambienti aperti, più agili ed elastici? I sistemi mainframe dopo 50 anni sono ancora il cuore pulsante della maggior parte delle grandi aziende. Solo per citare qualche dato, il mainframe è la piattaforma di riferimento per 92 delle prime 100 banche mondiali e per le top 10 dell’Insurance del pianeta, così come per 23 tra le 25 maggiori compagnie aeree del mondo. Gli analisti prevedono che il mercato globale dei mainframe crescerà con un CAGR del 2,58% durante il periodo 2017-2021 (Fonte: “Global Mainframes Market 2017-2021”, Orbis Research 2017). La chiave di lettura? Hybrid IT e un nuovo livello di programmazione e sviluppo a supporto del business.

Mainframe o cloud? La risposta è: entrambi

Le aziende che stanno cavalcando la digital economy, liberano i dati e i processi aziendali codificati nelle loro applicazioni basate su mainframe e cloud. Gli analisti di Forrester, a questo proposito, hanno rilevato come quasi 6 aziende su 10 (57%) stiano facendo girare metà delle loro applicazioni business-critical su mainframe. Le proiezioni dei ricercatori sono che da qui al 2019 il volume crescerà, arrivando al 64%. Se ne deduce che il mainframe è e sarà ancora una scelta vincente per il business.
Nello studio intitolato “The Business Value of the Connected Mainframe for Digital Transformation” gli analisti di IDC, Peter Rutten e Matthew Marden, hanno intervistato i dirigenti di alcune grandi imprese per capire come e in che misura stiano sfruttando mainframe e cloud per supportare le loro iniziative DX (Digital Transformation), quantificando il valore dell’impegno profuso. Il risultato? Una conclamata modernizzazione del mainframe, attraverso la creazione di una piattaforma capace di integrare i data center con il mondo esterno.
Molti dei dirigenti intervistati, infatti, hanno detto di usare servizi Web e SOA (Service Oriented Architecture) per consentire al mainframe di comunicare con altre parti dell’infrastruttura e fornire dati e funzionalità ad altre applicazioni. All’inizio si era provato a ibridare attraverso Linux ma negli ultimi anni è stato l’uso del cloud ad abilitare il Mainframe-as-a-Service (MaaS), sposando le logiche più evolute della programmazione Java.

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Come modernizzare il mainframe (senza cambiarlo)

La modernizzazione e l’integrazione del mainframe nell’ecosistema di un’organizzazione connessa e comunicante (che è la definizione di mainframe connesso), è un’innovazione che guida la crescita dei fatturati e migliora l’efficienza operativa. Lo confermano tutte le imprese intervistate.
“Il mainframe ha e avrà un ruolo centrale nella trasformazione digitale – spiegano gli autori della ricerca -: le aziende che non sfruttano l’ampia gamma di funzionalità a loro disposizione stanno perdendo valore e, potenzialmente, vantaggio competitivo. Un aspetto importante della modernizzazione del mainframe è l’uso di Java: alcuni lo fanno in maniera più spinta, portando Java su Linux, mentre altri si limitano ad eseguire Java all’interno del Customer Information Control System (CICS). L’ammodernamento dei mainframe deve essere collegato al resto dell’infrastruttura del data center e di tutti i processi IT aperti al mondo esterno, dando priorità a tutti gli aspetti di gestione dei clienti”.

Secondo gli esperti, infatti, le applicazioni mainframe non possono essere tutte modernizzate in una sola volta (né devono esserlo). Le aziende devono concentrarsi sulle applicazioni che forniscono informazioni fondamentali alla customer experience. Queste applicazioni, infatti, forniscono dati essenziali ai viaggi dei clienti, definiscono e gestiscono i prodotti acquistati dai clienti o gestiscono i processi che guidano il percorso del cliente. I dati in pancia ai mainframe devono avere una messa a terra in un CRM aperto al mondo e al business.

Come sottolineano gli analisti,  una componente fondamentale che porta le aziende a scegliere il binomio mainframe e cloud è la necessità di integrare i servizi e le funzionalità del mainframe alle app mobili. A questo proposito, la ricerca rivela come l’uso di API interne ed esterne sul mainframe è molto diffusa. DevOps e Agile applicati all’ecosistema mainframe stanno portando a veri e propri casi di successo nell’ambito delle strategie associate al cloud ibrido.

Mainframe e cloud: quali sono i limiti che frenano la modernizzazione

La compartimentazione tipica degli ambienti mainframe che dà origine ai cosidetti silos non è l’unico limite ai processi di modernizzazione. Ma, come ribadiscono gli analisti, in molti casi a essere scollegate sono proprio le persone: all’interno delle aziende ci sono scuole di pensiero che mettono un po’ i mainframe contro le istanze delle LOB che esigono maggiore flessibilità e apertura per rilasciare servizi a supporto della digital transformation.

A fronte degli atteggiamenti più conservatori, molte aziende stanno maturando una crescente consapevolezza sul fatto che l’innovazione su mainframe sia fattibile. Grazie all’adozione di Java, API interne e/o Linux, infatti, è possibile fornire innovazione a un ritmo paragonabile al resto dell’organizzazione IT.

Come modernizzare gli ambienti mainframe e scegliere il cloud

mainframe e cloud

Tra le raccomandazioni degli analisti per coloro che intraprendono un’iniziativa di modernizzazione del mainframe scegliendo l’hybrid IT è di orientarsi allo sviluppo di applicazioni impostate su framework runtime open source, microservizi e linguaggi comuni. Anche se dovrebbero rappresentare una best practice per un mainframe connesso, questo tipo di approccio è ancora agli esordi. Il motivo è legato al fatto che oggi molti programmatori sono molto più giovani dei mainframe. Alcune organizzazioni stanno iniziando ad adottare IDE (Integrated Development Environment) basati su Eclipse. Il problema è culturale: mainframe non significa necessariamente COBOL e Assembler.
Il mainframe, infatti, supporta Java, non solo Linux o il sistema z. Come spiegano gli esperti, sulla piattaforma principale Java è completamente ottimizzato e supporta tutte le ultime tecnologie. Compreso l’open source. Le stesse pratiche DevOps moderne che aiutano le organizzazioni IT a fornire app mobili e cloud più velocemente, consentiranno di fornire applicazioni mainframe più velocemente.
Tutto dipende dalla capacità di definire prodotti e servizi innovativi e di evolvere e migliorare le applicazioni mainframe. Oggi le funzionalità di erogazione “as a service” (Iaas, Paas e Saas) possono tranquillamente essere ripensate in chiave Maas (Mainframe as a Service), garantendo performance elaborative, sicurezza e velocità di accesso elevate attraverso le formule dell’hybrid cloud. Insomma: mainframe e cloud costituiranno un nuovo capitolo per l’evoluzione del business.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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Laura Zanotti

Ha iniziato a lavorare come technical writer e giornalista negli anni '80, collaborando con tutte le nascenti riviste di informatica e Telco. In oltre 30 anni di attività ha intervistato centinaia di CIO, CEO e manager, raccontando le innovazioni, i problemi e le strategie vincenti delle imprese nazionali e multinazionali alle prese con la progressiva convergenza tra mondo analogico e digitale. E ancora oggi continua a farlo.

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