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Internet of Things 2022: in Italia un mercato da oltre 7 miliardi, destinato a crescere con il PNRR

+22% è il valore di crescita dell’IoT in Italia in un anno, con l’80% delle grandi aziende che ha attivato servizi a valore aggiunto basati su questa tecnologia. E il futuro sembra ancora più promettente a fronte dei circa 30 miliardi stanziati dal PNRR per ambiti quali Smart City, Smart Building, Smart Grid e Smart Factory

Pubblicato il 20 Apr 2022

“Il mercato dell’Internet of Things si trova in una fase di grande sviluppo. Sia dal punto di vista della crescita economica che della consapevolezza dei vari attori. Aziende, Pubbliche Amministrazioni e consumatori sono sempre più interessati a gestire da remoto asset e dispositivi smart, attivandone servizi e funzionalità avanzate”. Ad affermarlo è Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano in occasione della presentazione dell’ultimo rapporto sull’utilizzo e le opportunità dell’IoT in Italia.

L’indagine, che ha coinvolto 95 grandi imprese e 302 PMI italiane in ambito Industrial IoT, evidenzia come il 2021 abbia registrato una forte crescita del mercato IoT segnando un +22% rispetto al 2020 per un valore complessivo di 7,3 miliardi di euro, ben oltre ai livelli pre-Covid (nel 2019 il valore del mercato IoT era pari a 6,2 miliardi di euro). Parallelamente al valore di mercato, cresce l’offerta di soluzioni IoT con nuovi servizi di valore (ben l’80% delle grandi aziende ha attivato servizi a valore aggiunto basati sull’Internet of Things, +4% rispetto al 2020) grazie alle grandi quantità di dati raccolti da oggetti connessi attivi che oggi nel nostro Paese raggiungono il numero di 110 milioni, poco più di 1,8 per abitante.

Slide Osservatorio Internet of Things 2022

Più investimenti sull’IoT, ma il gap tra grandi aziende e PMI permane

Altro aspetto incoraggiante emerso dall’Osservatorio Internet of Things 2022 è l’aumentata predisposizione agli investimenti su questa tecnologia sia da parte delle grandi aziende che da parte delle PMI: il 36% delle grandi imprese e il 40% delle PMI ha deciso di aumentare gli investimenti, mentre una percentuale più bassa, rispettivamente il 31% e il 23%, ha invece ridotto il budget destinato a questi progetti. Tuttavia è ancora palpabile il diverso livello di maturità sull’argomento tra grandi imprese e PMI: se da un lato, infatti il 96% delle grandi aziende che hanno partecipato all’indagine dichiara di conoscere le soluzioni IoT per l’Industria 4.0, solo il 46% delle PMI ne ha sentito parlare. Il 69% delle grandi aziende ha avviato almeno un progetto, mentre solo il 27% delle PMI ha fatto altrettanto. In definitiva rispetto al 2020 si registra una lieve riduzione del gap esistente tra grandi imprese e PMI in termini di conoscenza (-3%) e a un lieve aumento per quanto riguarda la diffusione dei progetti (+3%), segnali che evidenziano come le PMI non riescano ancora a dare una svolta decisiva verso l’innovazione in ottica 4.0

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La tecnologia per le connessioni IoT

Per quanto riguarda la tecnologia di connessione, l’Osservatorio Internet of Things 2022 a fine 2021 conta 37 milioni di connessioni IoT cellulari (+9% rispetto al 2020) e 74 milioni di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+25%). Tuttavia la spinta maggiore sul mercato viene data proprio delle applicazioni che utilizzano tecnologie di comunicazione non cellulari, 3,9 miliardi di euro, +30%. Crescita più contenuta, +6% a 3,4 miliardi di euro, invece, per le applicazioni che sfruttano la connettività cellulare. Tra le tecnologie di comunicazione una spinta significativa per lo sviluppo di soluzioni IoT arriva dalle reti LPWA (Low Power Wide Area) che raddoppiano in un solo anno, passando da 1 a 2 milioni di connessioni.

PNRR, una grande opportunità per l’Internet of Things

Un aspetto decisamente rilevante sul quale l’Osservatorio Internet of Things 2022 non poteva far a meno di soffermarsi è la grande opportunità offerta dal PNRR per lo sviluppo prossimo del settore. 30 miliardi di euro, per l’esattezza 29,78, sono le risorse complessive destinate dal PNRR a progetti riguardanti la tecnologia IoT. Di questi, 14 miliardi sono stanziati per ambiti che riguardano la Smart Factory, 4 miliardi per l’Assisted Living, in particolare per quanto riguarda la telemedicina. Il tema Smart City è toccato all’interno di varie Missioni, con 2,5 miliardi di euro in Rigenerazione Urbana (Missione 5), altri 2,5 miliardi per la Gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico (Missione 2). 900 milioni per una Rete idrica più digitale, con l’obiettivo di ridurre le perdite e ottimizzare i consumi. Anche l’ambito Smart Building è presente in maniera trasversale: i temi toccati sono l’efficienza energetica e la sostenibilità. E sempre all’interno di questo ambito rientra parte degli investimenti destinati alle Smart Grid: 3,6 miliardi per migliorare l’efficienza della rete e aumentarne la capacità, così da favorire, ad esempio, il passaggio a riscaldamento e raffrescamento con pompe di calore e, in generale, una migliore gestione della produzione distribuita di energia elettrica. Accanto a questi ambiti principali, ulteriori interventi sono legati indirettamente alle tecnologie Internet of Things, per consolidarne l’infrastruttura abilitante, come i quasi 7 miliardi di euro previsti per le reti ultraveloci (banda ultra-larga e 5G), agli 8,4 miliardi destinati al rinnovo di mezzi di trasporto quali treni, autobus e navi, o ancora ai 4,8 miliardi per la digitalizzazione della logistica.

Slide Osservatorio Internet of Things 2022

“Nei prossimi anni siamo chiamati ad una sfida che determinerà il futuro delle prossime generazioni. La transizione ecologica potrà essere supportata da processi più efficienti, strumenti smart che permettano di ridurre i consumi di energia e di prevedere quando un macchinario ha bisogno di manutenzione, prima che questo si guasti. Su tutti questi fronti l’Internet of Things può svolgere un ruolo importante e la riprova di questo sta nei quasi 30 miliardi di euro contenuti nel PNRR che riguarderanno progetti basati su tecnologie IoT”, ha affermato Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things.

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