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Cinque motivi per cui un’azienda dovrebbe considerare una strategia multicloud

Ecco le ragioni per cui è opportuno affidare applicazioni e dati a differenti Cloud provider e imparare a gestire infrastrutture ibride multicloud

Pubblicato il 21 Nov 2018

multicloud

Come confermato nell’indagine State of the Cloud 2018 pubblicata da Rightscale, il futuro oggi sembra avviato verso il multicloud.

Ma quali sono le ragioni per cui un’impresa dovrebbe considerare una strategia multi-cloud? Noi di Juniper Networks ne abbiamo stilate cinque. Eccole:

1. Cloud diversi hanno funzioni diverse

Non tutti i cloud pubblici sono uguali. Amazon ha costruito la sua offerta principalmente sulla convenienza puntando a essere il one stop shop per i bisogni del cloud aziendale. Mentre Microsoft, grazie al controllo sulle normali applicazioni da ufficio come Microsoft Office e Active Directory, pensa di potere offrire un’esperienza governata dalle applicazioni. Oracle sembra avere una visione del mondo simile, per quanto piegata al loro dominio nel mondo ERP. Google ha chiaramente scommesso sul machine learning come motore delle aziende data driven, usando le sue TPU (Tensor Processing Unit) come arma competitiva.

Il punto? Cloud diversi fanno cose diverse e non esiste un cloud buono per tutti gli usi.

2. L’IT non ha dittatori gentili

Al centro di ogni ambizione cloud deve esserci una strategia di gestione dei dati.

Il concetto di data gravity è importante: se i dati risiedono in un luogo, le applicazioni che usano quei dati tenderanno a coabitare. In definitiva, se tutto viene servito da un unico pool di risorse, diventa estremamente difficile spostare qualcosa.

In un ambiente come questo non c’è evidentemente alcuno spazio di negoziazione per un’azienda che voglia evitare di pagare di più. Poiché molte aziende non iniziano la loro migrazione al cloud avendo una chiara strategia relativa ai dati, finiranno controvoglia col legarsi a un unico fornitore, scelta estremamente costosa.

Anche se non si implementeranno attivamente applicazioni in un ambiente multicloud, mantenere la capacità dal punto di vista architetturale di adottare il multicloud (o semplicemente di cambiare il fornitore di cloud pubblico) sarà una strategia capace di ridurre i costi sul lungo periodo.

3. Paese d’origine

Per le aziende multinazionali esistono spesso regolamenti sulla sicurezza dei dati. Per queste aziende, un singolo servizio di cloud pubblico centralizzato oltre a creare problemi di compliance, rischia di essere impraticabile. La questione della sovranità dei dati è resa ancora più complessa dal fatto che i vari paesi devono considerare la raccolta dei dati e le relative implicazioni di privacy e di sicurezza nazionale.

Vi sarà certamente uno sviluppo dei servizi cloud nazionali o locali. Potrebbe trattarsi di piccoli fornitori cloud come di grossi cloud ospitati al di fuori dei data center locali. E dovendo le aziende rispettare le leggi locali, esse faranno probabilmente uso di uno o più di questi service provider.

4. Spostare i dati verso le app o viceversa?

La visione prevalente del cloud è ancora quella di un insieme centralizzato di risorse che servono i workload applicativi. In questo modello qualunque dato che un’applicazione richieda per completare un’operazione deve o essere coresidente con l’applicazione o essere spostata verso l’applicazione. Per le applicazioni che non hanno particolari requisiti di performance o per data set di dimensioni ragionevoli, questo è forse il modello ideale.

Ma non tutte le applicazioni sono uguali. Nel caso di applicazioni che non ammettono latenza, potrebbe essere necessario spostare l’applicazione verso i dati. Comunque lo si voglia chiamare, l’idea è che il cloud si muova verso i dati. È importante notare che ciò rappresenta ancora un altro cloud, a conferma che il futuro è multicloud.

5. Vecchio e nuovo fianco a fianco

La realtà è che per ogni azienda non nata nel cloud, il cloud rappresenta una migrazione e di conseguenza richiede del tempo. Anche se la strategia esplicita è basata su un unico fornitore cloud, la realtà sarà probabilmente che un’azienda sarà costretta a stare a cavallo tra vecchio e nuovo, per un periodo nel quale le applicazioni dovranno essere gestite in ambienti cloud pubblici e privati.

Invecchiare serenamente

Per quanto i cinque punti descritti siano tutti importanti, la migliore ragione ha nulla a che vedere con gli ambienti attuali.

Le aziende invecchiano in molti modi diversi. Alcune determinano il proprio futuro acquisendo altre aziende. Per l’azienda acquirente la gestione multicloud rappresenta una competenza chiave, che permette la rapida integrazione delle aziende acquisite indipendentemente da quali siano le applicazioni e l’infrastruttura sottostante.

Altri potrebbero ritrovarsi sull’altro lato dell’equazione. Se la possibilità di un’azienda di essere acquisita fosse ridotta a causa degli sforzi e dei costi necessari per l’integrazione post fusione? In questo caso una strategia multicloud tiene aperte opzioni che altrimenti non sarebbero disponibili.

E per le aziende che crescono in modo organico? Il movimento cloud nel suo complesso sta vivendo ancora i suoi primi giorni. È estremamente difficile sapere di preciso dove si andrà a parare e in uno scenario competitivo che premia la veloce possibilità di scegliere attraverso l’astrazione è ancora la migliore polizza di assicurazioni che un’azienda possa acquistare.

di Mike Bushong, vice president, enterprise and cloud Marketing, Juniper Networks

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