Mercato IT: il Cloud cresce, ma l’80% della spesa è ancora per soluzioni tradizionali

Gartner ha rilasciato i dati del mercato Cloud enterprise a livello globale: oggi vale il 19% della spesa IT, e arriverà al 28% entro il 2022, trainato dal software applicativo (34% nel 2018). La transizione in atto è dunque più lenta del previsto, ma la strada è ormai tracciata

Pubblicato il 02 Ott 2018

Mercato-IT

La transizione del mercato IT verso le soluzioni cloud è in atto, ma dopo tanti anni di annunci e previsioni di crescita esponenziale si scopre che ad oggi solo il 19% della spesa delle aziende di tutto il mondo è destinata all’acquisto di servizi a consumo. Il cloud computing, o “IT as a service”, si sta dunque scontrando con resistenze superiori al previsto, dovute alla natura stessa dell’IT aziendale tradizionale: non è banale e neppure veloce portare nel cloud un’infrastruttura IT o il software che supporta un processo critico. La transizione da on premise a “as a service” hai suoi tempi.

Lo stato reale del mercato IT aziendale emerge con chiarezza dal recente Cloud report di Gartner, che prevede che il 28% della spesa IT delle aziende passerà al cloud entro il 2022, mentre aggi vale il 19% del totale. Malgrado la crescita dell’ as a service sia sostenuta e superiore al mercato IT nel suo complesso, fra quattro anni le tradizionali offerte rappresenteranno ancora il 72% della spesa IT delle imprese.

Gli analisti dividono il mercato cloud in 4 categorie: infrastruttura di sistema, software infrastrutturale, software applicativo e outsourcing dei processi di business. Finora, è stato il software applicativo a trainare la transizione al cloud, in particolare il Customer Relationship Management (CRM), che ha già raggiunto un punto di inversione: ormai la più della metà della spesa per il CRM si indirizza verso il cloud. Questa tendenza continuerà e si espanderà per coprire ulteriori segmenti del software applicativo, tra cui le office suite, i content services and collaboration services. Il software applicativo manterrà i più alti tassi di passaggio al cloud fino al 2022.

I sistemi infrastrutturali in cloud sono invece rallentati dalla necessità delle aziende di ammortizzare gli investimenti fatti in passato in hardware per i data center, software di virtualizzazione, sistemi operativi e servizi IT, che sono spesso considerati costosi e non flessibili.

«La transizione della spesa IT aziendale verso nuove alternative cloud-based è inarrestabile, ma sta impiegando molti anni a causa della natura stessa dell’IT aziendale tradizionale -, ha affermato Michael Warrilow, Research Vice President Gartner – Nel cloud le aziende ricercano maggiore flessibilità e agilità, e vedono quindi come un vantaggio la modalità on-demand e il pagamento a consumo tipici del cloud»

Secondo Gartner, più di $1,3 trilioni di spesa IT saranno direttamente o indirettamente influenzati dal passaggio al cloud entro il 2022 (vedi Tabella 1). I fornitori che sono in grado di sfruttare questa crescita si saranno assicurati il successo nel prossimo decennio.

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