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In aumento le esportazioni in Italia. Il Mezzogiorno riduce il gap con le regioni settentrionali. Una Ricerca Istat

Il 2010 è stato l’anno della ripresa delle esportazioni nel nostro Paese. Secondo quanto emerge dall’ultimo rapporto ISTAT sul tema, il trend…

Pubblicato il 28 Mar 2011

Il 2010 è stato l’anno della ripresa delle esportazioni nel nostro Paese. Secondo quanto emerge dall’ultimo rapporto ISTAT sul tema, il trend positivo ha interessato tutte le regioni italiane con rialzi a cifra doppia. Al primo gradino del podio c’è l’Italia insulare – che con l’incremento delle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati ha raggiunto un +51,7% – seguita dall’Italia centrale (+17,2%) e meridionale (+15.9%), che hanno registrato aumenti superiori alla media nazionale. Andando più in profondità, i maggiori incrementi delle esportazioni per le regioni che contribuiscono di più ai flussi commerciali verso l’estero interessano la Sardegna, la Sicilia, il Lazio, la Puglia, il Trentino-Alto Adige e l’Abruzzo.

Dall’analisi dei flussi è emerso inoltre che nel Mezzogiorno – che detiene la quota inferiore sul totale dell’export italiano – le esportazioni sono aumentate del 27%, rivolgendosi soprattutto verso i paesi extra Ue con variazioni particolarmente significative per Russia, paesi Mercosur (America del Sud) e Turchia. Un incremento interessante è stato registrato, per quanto riguarda l’area Ue, anche per le esportazioni verso la Spagna. Per tutte le altre regioni l’incremento maggiore riguarda principalmente le esportazioni verso i Paesi dell’Unione Europea.
Dal punto di vista dei prodotti e della regione di origine delle esportazioni, incrementi significativi si sono avuti dalla Lombardia per metalli di base e prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti), sostanze e prodotti chimici, computer, apparecchi elettronici e ottici, macchinari ed altri apparecchi; dalla Sicilia e dalla Sardegna coke e prodotti petroliferi raffinati; dall’Emilia Romagna e dal Veneto macchinari ed altri apparecchi; dal Lazio articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici; dal Piemonte mezzi di trasporto esclusi gli autoveicoli.

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