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ICT e “GREEN”: un connubio necessario. Le analisi di Booz & Co e Forrester

Il crescente interesse verso le tematiche ambientali ha spinto le principali società di analisi a indagare il ruolo delle tecnologie ICT in questo contesto….

Pubblicato il 01 Feb 2011

Il crescente interesse verso le tematiche ambientali ha spinto le
principali società di analisi a indagare il ruolo delle
tecnologie ICT in questo contesto. Le tecnologie informatiche,
infatti,non sono “green” per natura, in quanto
consumano quantità significative di energia e pertanto sono
fonte di emissioni CO2 tutt’altro che trascurabili.
Consulenti di A.T. Kearney hanno quantificato le emissioni
mondiali legate all’ICT in ca. 600 milioni di tonnellate
all’anno, pari alle emissioni di 320 milioni di
autovetture. Gartner stima che le ICT siano responsabili del 2%
delle emissioni mondiali; d’altro canto, le ICT sono in
grado di fornire un importante contributo alla riduzione del
rimanente 98% di emissioni di CO2. Nasce da qui l’interesse
verso le cosiddette “Green ICT”, ovvero quelle
tecnologie informatiche (hardware, software e servizi) che
consentono alle aziende di “risparmiare” energia e
ridurre le emissioni.
Molte imprese sono attratte dalle “Green
ICT”
in quanto la riduzione delle emissioni si
traduce in risparmi monetari: il costo dell’energia,
infatti, è una voce decisamente rilevante nel bilancio
aziendale. In realtà, una strategia matura che contempla tali
tecnologie è in grado di offrire benefici che vanno ben al di
là di tali risparmi e che coinvolgono tutti gli stakeholder:
maggiore soddisfazione dei dipendenti, maggiore responsabilità
sociale, migliore reputazione nel mercato, possibilità di
attrarre nuovi clienti. I prodotti “green” riscuotono
interesse crescente da parte dei consumatori. Uno studio
effettuato da Booz & Co. mostra che
il 10% dei consumatori è disposto a pagare di più per
avere un prodotto “green
”, ed un ulteriore
60% è interessato in tali prodotti, anche se non è disposto a
pagare un prezzo superiore per averli. A fronte di questo
interesse del mercato, qual è il comportamento delle aziende?
Forrester ha cercato di comprenderlo con uno
studio che ha coinvolto aziende operanti in Europa, Medio Oriente
e Africa. Da tale ricerca è emerso che il 28% di coloro
che prendono decisioni riguardanti la dotazione IT delle proprie
aziende considera molto importanti i fattori ambientali

nel processo decisionale che porta all’acquisto, ed un
ulteriore 67% li considera abbastanza importanti.
Che cosa deve fare un’azienda per utilizzare in modo
ecosostenibile le ICT? A questa domanda ha provato a rispondere
T-Systems, azienda operante in Germania,che ha osservato che
circa il 40% delle emissioni CO2 relative all’ICT è legata
a desktop computer e monitor, e un ulteriore 23% è dovuto a
server e sistemi di raffreddamento. Agire su questi due fronti
può pertanto portare a risultati interessanti. Ma benefici
ancora maggiori possono essere ottenuti considerando come le ICT
possono impattare sul 98% di emissioni non direttamente legate
alle tecnologie informatiche. Al riguardo, si consideri che ben
il 50% dell’utilizzo di carburante degli automezzi è
legato a traffico e ad una non ottimale pianificazione dei
percorsi di routing. I margini di miglioramento sono pertanto
decisamente interessanti, e questa sarà certamente una sfida che
le aziende dovranno affrontare nei prossimi anni.

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