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Gartner: ecco i trend digitali da seguire nel 2018

Dall’intelligenza artificiale alle chatbot, fino alla self-disruption dei colossi hi-tech, la società di ricerche passa in rassegna le determinanti del futuro dei team tecnologici nelle imprese. Le organizzazioni devono saper evolvere al ritmo della trasformazione digitale, estrarre valore (non solo economico) dalle tecnologie, far leva su nuove competenze

Pubblicato il 10 Ott 2017

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Quale potrebbe essere l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, come cambia la percezione della sicurezza dei device con la Internet of Things? Estrarre valore dalla trasformazione digitale significa anche anticipare i trend di utilizzo della tecnologia senza perdere di vista le ricadute sociali e culturali dei cambiamenti. Sono aspetti che la società di ricerche Gartner sottolinea nel tracciare le previsioni sui principali trend tecnologici dei prossimi anni per le organizzazioni IT. In questa specifica industria, per esempio, l’assunzione di figure puramente tecniche (oggi il 42% della forza lavoro nelle organizzazioni IT) subirà un calo del 5%, mentre saranno necessari professionisti dotati anche di competenze di business.

Il doppio volto dell’AI

L’intelligenza artificiale (AI) è tra le tecnologie game-changer di qui al 2020. L’AI sarà un fattore determinante nel preservare un saldo positivo sul mercato del lavoro: eliminerà 1,8 milioni di posti ma ne creerà 2,3 milioni. In linea generale l’AI migliorerà la produttività e darà spazio a nuovi percorsi di carriera e segmenti industriali.

Al tempo stesso gli strumenti di AI potranno generare e distribuire automaticamente ogni sorta di contenuti, anche contraffatti: nel 2022 la maggior parte delle persone nelle economie mature accederà più alle fake news che alle notizie accreditate. Ne deriverà non solo una diffusa disinformazione, con possibili impatti sugli equilibri politici mondiali, ma una maggiore sfiducia nel digitale da parte del pubblico.

I dispositivi connessi a Internet confermeranno questo duplice atteggiamento verso la tecnologia: il 95% dei device elettronici sarà predisposto per la Internet of Things nel 2020, ma non sempre i vendor incorporeranno i paradigmi della sicurezza by design, con conseguenti possibili richiami di prodotti difettosi.

Spazio a chatbot e blockchain

A proposito di automazione, nel 2021 oltre la metà delle aziende globali spenderà di più per creare bot e chatbot che per sviluppare applicazioni mobili. L’utilizzo efficiente delle bot è considerato positivo perché in grado di accrescere il coinvolgimento sia dei dipendenti che dei clienti. Gartner prevede anche una forte domanda consumer per i dispositivi a comando vocale (come Amazon Echo e Google Home): in linea con questo trend, i siti di eCommerce che verranno ridisegnati per offrire anche la ricerca o l’interazione vocale vedranno un incremento delle entrate delle vendite online del 30%.

Radicali cambiamenti in arrivo anche per il settore delle banche che, entro la fine del 2020, incasserà un miliardo di dollari di valore dall’utilizzo di criptovalute basate sulla tecnologia blockchain. Le banche dovranno imparare a mettere gli asset digitali sullo stesso piano degli strumenti finanziari tradizionali per cavalcare il trend.

I big del digitale faranno scuola

Infine, occhio alle strategie dei colossi dell’hitech: per garantirsi la leadership negli anni a venire, aziende come Amazon, Apple, Facebook, Google, Microsoft, Alibaba, Baidu e Tencent potrebbero decidere di trasformare radicalmente il proprio business, mettendo in atto una “self-disruption”: giocheranno d’anticipo sui cambiamenti di tecnologie e trend di consumo e contribuiranno a indirizzare il mercato.

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