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Sparkasse, l’innovazione nasce ascoltando le idee degli studenti universitari

Per rinnovare l’offerta di servizi bancari rivolta ai millennials, la Cassa di Risparmio di Bolzano ha scelto un approccio disruptive: imparare dai ragazzi, organizzando un contest che ha portato in finale 15 talenti, protagonisti di due entusiasmanti giornate di lavoro e formazione. L’AD Calabrò: «Innovare significa avere il coraggio di mettersi in discussione e aprirsi ai giovani, per guardare il mondo dai loro punto di vista»

Pubblicato il 10 Mag 2019

Manuela Gianni

Direttrice, Digital4Executive

sparkasse s-competition

Rinnovare l’offerta di servizi bancari destinati alla fascia più giovane della clientela raccogliendo idee dai ragazzi stessi. È nata con questo obiettivo la S-Competition il contest organizzato da Sparkasse (Cassa di Risparmio di Bolzano) che ha coinvolto un centinaio di studenti delle Università di Trento e di Bolzano, ragazzi nativi digitali che saranno fra pochi anni la maggioranza dei clienti delle banche.

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Si tratta di un’iniziativa che non è isolata, ma che rientra in un percorso di Open Innovation che la banca, fortemente radicata sul territorio, ha intrapreso con decisione, dedicando anche uno spazio fisico alla sperimentazione e all’innovazione, chiamato LDV20. I 15 brillanti finalisti dell’hackathon, hanno avuto l’opportunità di partecipare, l’8 e il 9 maggio, a due giorni di lavoro in cui sono stati indirizzati e affiancati da mentor ed esperti nel raffinare e mettere a punto la propria proposta e nel presentarla nel modo più efficace alla giuria. I ragazzi hanno potuto dialogare con Nicola Calabrò, il CEO di Sparkasse, con altri manager della banca ed esperti esterni.

«Il sistema bancario ha avuto una fortissima evoluzione – ha spiegato Calabrò -. In pochi anni sono cambiati la richiesta dei clienti, il mercato di riferimento, le condizioni del prestare denaro: nessuno avrebbe pensato di raggiungere in Europa tassi negativi. L’innovazione è un passo necessario. Sparkasse ha oltre 200mila clienti e 165 anni di storia, un patrimonio che possiamo valorizzare, ma dobbiamo essere veloci. La nostra strategia è un mix tra tradizionale e digitale, per soddisfare clienti di tutte le età, e stiamo allargando l’offerta di servizi: ad esempio, siamo stati fra i primi a lanciare offerta di servizi di noleggio a lungo termine. Innovare significa avere il coraggio di mettersi in discussione e aprirsi ai giovani per guardare il mondo dai loro punto di vista: per questo la S-Competition è molto importante».

Le fasi del contest

A inizio anno è stata lanciata una “call-for-ideas” a cui hanno risposto 90 ragazzi, suddivisi in gruppi da 3 o 4, che hanno presentato 30 progetti, focalizzandosi in particolare sul miglioramento della User Experience e sui nuovi bisogni dei nativi digitali.

Fra tutte le candidature la giuria ha selezionato 5 team finalisti, assegnando poi il primo premio a due progetti, che hanno vinto ex aequo: a ciascun ragazzo è stato consegnato un assegno da 2000 euro da spendere in corsi formazione, e l’opportunità di partecipare a un tirocinio presso la banca per seguire lo sviluppo del prodotto che nascerà dalla soluzione proposta e che Sparkasse intende lanciare nel 2020. Nel ruolo di giurati hanno partecipato Stefano Borgognoni di Sparkasse, Harald Oberrauch, Business Angel, Paolo Perego, docente dell’Università di Bolzano e Diego Ponte, docente dell’Università di Trento.

Uno dei due team vincitori ex aequo

La fase finale si è svolta a Bolzano in due location diverse. L’8 maggio i ragazzi hanno lavorato presso LDV20, il nuovo spazio-laboratorio inaugurato a marzo e dedicato ai giovani e all’innovazione, che prende il nome dal grande genio Leonardo da Vinci. Il 9 maggio la S-Competition si è invece spostata presso NOI Techpark, il parco tecnologico che ospita startup innovative dell’Alto Adige.

Uno dei due team vincitori ex aequo

«S-Competition (Sparkasse Competition) nasce da un’esigenza interna, quella di rinnovare la nostra offerta di prodotti di Young banking, la gamma Chili, dedicata alla fascia 14-26 anni- ha raccontato Stefano Borgognoni, responsabile Direzione Business Development Sparkasse -. Abbiamo scelto un approccio disruptive, chiedendo suggerimenti a chi utilizzerà i prodotti. Per Sparkasse S-Competition è un’opportunità per dialogare con i millennials, lavorare con loro e conoscerli davvero: in Italia sono 11 milioni e rappresentano un target importantissimo, perché saranno i clienti di domani e hanno abitudini completamente diverse. È anche un modo per entrare in contatto con giovani talenti che in futuro potremmo chiamare a lavorare con noi».

Mentorship e formazione

Sparkasse ha coinvolto come mentor tre dei propri top manager e due consulenti esterni specializzati in Digital Transformation.

Andrea Cavallaro, Advisor di P4I, ha supportato i team nella preparazione della presentazione finale. Al termine dei lavori, infatti, i ragazzi hanno illustrato la propria soluzione alla giuria in 10 minuti, nella modalità del pitch utilizzata dalle start up per presentarsi ai potenziali investitori.

«Comunicare in modo efficace nell’era digitale è fondamentale – ha detto Cavallaro -. Non basta avere una buona idea, occorre convincere, creare interesse ad approfondire, avendo poco tempo a disposizione. Bisogna delineare una strategia della presentazione avendo bene in testa l’obiettivo e il messaggio principale da trasmettere, pensando agli interessi e alle conoscenze specifiche di chi ascolta».

Molto interessante e stimolante anche l’intervento di Harald Oberrauch, CEO Tyrolean Business Angel, che ha raccontato agli studenti le dinamiche del mondo delle startup hi-tech portando la propria esperienza di imprenditore (è infatti a capo di Durst e Aluprest, due aziende di famiglia) oltre ad operare come Business Angel, ovvero fornire know how, finanziamenti e contatti alle start up in cambio di equity, perché possano crescere.

«Guidare un’azienda significa cambiare strategia e chiedersi costantemente se si sta facendo la cosa giusta – ha detto ai ragazzi -. Io sono convinto che ogni imprenditore debba essere un anche un Busines Angel, perché le tecnologie cambiano rapidamente, i cicli dei prodotti sono sempre più brevi, e non è possibile affrontare da soli il cambiamento».

L’imprenditore ha elencato le quattro regole che, secondo lui, rappresentano gli ingredienti per il successo delle imprese: attirare le persone migliori, senza aver paura di coinvolgere persone che ne sanno più di te; cambiare sempre prospettiva e farlo in fretta (secondo il proverbio: se il vento è forte, non costruire muri ma mulini a vento). Il terzo consiglio è il celeberrimo “stay foolish” di Steve Jobs, ovvero avere il coraggio della follia. L’ultima regola?

Fai tutto questo con il sorriso, e divertiti.

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