REPORTAGE - CA WORLD 2017

CA Technologies: «Oltre la digital enterprise, largo all’intelligent enterprise»

AI e machine learning cambiano non solo lo sviluppo applicativo ma il modo di fare impresa. Più automazione significa meno errori, più produttività e miglior qualità dell’output. Ne parla al CA World 2017 Otto Berkes, CTO di CA Technologies, ribadendo l’impegno ad agevolare la trasformazione delle aziende in Modern Software Factory

Pubblicato il 17 Nov 2017

La seconda giornata di CA World 2017 si apre all’insegna degli annunci di prodotto, una ventina circa. Gli annunci vanno a rafforzare a vari livelli la strategia Modern Software Factory di CA Technologies, che si propone di aiutare le organizzazioni a creare un business più moderno, costruire App migliori (e più velocemente), fare della sicurezza un vantaggio competitivo e massimizzare le performance delle applicazioni. La strtegia si fonda su quattro pilastri: agility, automazione, insight e sicurezza.

L’approccio Agile è già da parecchio tempo nelle corde di CA Technologies, con un’ottica che oggi cerca di andare oltre il mero sviluppo applicativo, come ha spiegato anche il CEO Mike Gregoire nell’intervento di apertura dell’evento. «Agile per noi è un concetto che va di pari passo con quello di change management – chiarisce Jeff Moloughney, Senior Director Agile Management Product Marketing –. Ecco perché offriamo anche consulenza e sessioni di coaching su questo tema, per spingere le aziende a promuovere al proprio interno una filosofia che incoraggi la collaborazione e il lavoro in team, la condivisione delle informazioni e la focalizzazione sull’esperienza utente per accelerare il rilascio delle applicazioni e migliorare il rapporto tra le linee di business e l’IT».

L’automazione è, invece, per la casa newyorkese sinonimo di velocità di sviluppo e rilascio, ma senza rinunciare alla qualità del software: contenendo l’intervento umano, infatti, errori e bug sono praticamente azzerati, con il risultato che l’azienda avrà a disposizione software migliore, più sicuro e in minor tempo. «AI e machine learning rappresentano un modo completamente nuovo di sviluppare software – spiega dal palco dell’evento Otto Berkes, Executive Vice President e Chief Technology Officer di CA Technologies –, che si fonda sull’analisi continua dell’output dell’attività di sviluppo e, in definitiva, sull’automazione della stessa basata sul miglioramento continuo generato dall’auto apprendimento sul campo».

Molta enfasi è riposta, in questa edizione di CA World, sul terzo pilastro della strategia Modern Software Factory, ovvero gli insight, che per l’azienda hanno la duplice valenza di indicatori di qualità/performance dell’applicazione da un lato, e di analitiche di business dall’altro. Questo significa raccogliere e analizzare i dati non solo nel momento in cui l’applicazione viene progettata ma anche dopo, in produzione, per capire come viene usata e intervenire nel tempo migliorando l’ingaggio dell’utente finale.

Trasversale rispetto a tutti questi elementi è, poi, l’attenzione alla sicurezza, quarto elemento portante della strategia CA.

Indice degli argomenti

Sicurezza

Con l’acquisizione di Veracode, CA Technologies ha integrato la sicurezza in modalità nativa già nelle prime fasi dello sviluppo, per venire incontro alle esigenze delle aziende moderne, che fanno massiccio ricorso al software open source per velocizzare il go-to-market dei progetti. «Troppe applicazioni ancora oggi vanno in produzione con bug e problemi – mette in guardia il manager –. Noi invece cerchiamo di aiutare gli sviluppatori a tenere conto della sicurezza di default, by design, sin dalle origini delle applicazioni».

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La sicurezza passa da requisito da garantire in fase di pre-produzione a “conditio sine qua non” del software fin dalla generazione del codice sorgente. Proprio in questa direzione, la cosiddetta DevSecOps, vanno alcuni degli annunci di oggi: Continuous Delivery Director SaaS, Autonomic Application Release Automation e la disponibilità in prova gratuita di Veracode Greenlight – quest’ultimo permette di analizzare e correggere i bug del codice già in fase di scrittura, velocizzando il ciclo di sviluppo e migliorando la qualità delle applicazioni create.

Mainframe

Diversi gli aggiornamenti disponibili per la piattaforma che rappresenta lo “zoccolo duro” della clientela di CA Technologies: il mainframe. CA Mainframe Operational Intelligence utilizza algoritmi di machine learning per estrapolare e analizzare i dati dai mainframe System z di IBM, così da prevenire le anomalie. CA Dynamic Capacity Intelligence permette di analizzare in continuo i workload e indica come redistribuire dinamicamente la capacità laddove è necessaria, intervenendo in modo preventivo e proattivo. Altre soluzioni mainframe presentate vanno nell’ottica della gestione della conformità (CA Data Content Discovery e CA Compliance Event Manager).

DevOps

Si amplia anche il portafoglio di soluzioni dedicate allo sviluppo Agile. Continuos Delivery, Digital Experience Monitoring, BlazeMeter, BlazeMeter API Testi e Digital Experience Insights permettono di migliorare la qualità delle applicazioni sviluppate in ottica di user experience e le prestazioni applicative, grazie al testing in corso d’opera, già nelle fasi embrionali dello sviluppo, arricchito da componenti “predictive”, insight ed elementi di auto-apprendimento (machine learning), che diventano sempre più rilevanti nel quotidiano dell’organizzazione. «È in atto una transizione dalla digital enterprise all’intelligent enterprise – conclude Berkes –. La tecnologia e l’intelligenza informatica non saranno più concentrate nelle mani degli specialisti IT ma saranno sempre più pervasive e trasversali in azienda, a vantaggio di tutti».

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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