Da brew pub a birrificio artigianale, con tanto di eCommerce e un progetto Industry 4.0. È questa in sintesi la storia di EDIT Brewing, il birrificio torinese che ha una missione: portare la birra artigianale italiana nel mondo.
Sarà per la sede ricavata in una ex fabbrica dell’area post-industriale di Torino, sarà per lo stile avveniristico delle loro lattine di birra, certo è che lo spirito industriale e lo slancio verso il futuro è palpabile in ogni aspetto dell’impresa, che, intraprendendo un percorso di automazione, ha trasformato il suo business in qualcosa di più grande, completo, e per questo complesso.
Progetto sempre in evoluzione, EDIT Brewing prende vita nel 2017 e nel giro di tre anni le energie si concentrano sull’obiettivo di diventare una brewing company 4.0. Questo ha significato investire in macchinari e tecnologia, aumentare la rete dei collaboratori e ingrandire il birrificio. Ad affiancare l’impresa nel suo percorso verso la trasformazione in smart factory una team di esperti della trasformazione digitale di tre realtà tra loro fortemente connesse: Texo Software, Passepartout e IF Technology. La prima azienda si occupa dell’installazione e dell’avviamento dei software gestionali per le piccole medie imprese ed è partner di Passepartout dal 2017; la seconda azienda, Passepartout appunto, è la software house di San Marino specializzata in software e servizi gestionali per specifiche tipologie di business, nonché sviluppatrice dell’ERP Mexal; e IF Technology, l’azienda emiliana specializzata in Innovazione e Industria 4.0, acquisita da Passepartout nel settembre 2021, e ideatrice di Frame Admin, la suite per smart factory integrata a Mexal.
Il software gestionale evoluto per PMI smart
«Riuscire a gestire le materie prime, gli ordini di prodotti confezionati e tutta la parte di magazzino era estremamente importante. Passare da una dimensione di pub più piccolo a uno più grande che produce anche la birra ha richiesto la definizione e l’implementazione di un sistema di gestione della “sala cotta” (dove si produce la birra) direttamente da remoto, nonché della cantina e del magazzino, che era destinato a svilupparsi», ha raccontato Loris Mattia Landi, Mastro birraio e Responsabile di produzione EDIT Brewing.
A questa consapevolezza l’azienda è arrivata anche grazie a un percorso intrapreso nel 2018, che l’ha poi portata a scegliere Texo Software come partner per gli aspetti digitali del business. «Inizialmente, EDIT Brewing è partita con l’adozione di “Menu”, il software gestionale specificatamente pensato per ristoranti e locali – ha spiegato Christian Pari, Direttore Analisi e Sviluppo Area Imprese di Passepartout –. Col crescere dell’attività sono aumentate anche le opportunità che la digitalizzazione poteva offrire. È stato quindi introdotto “Mexal,” il software per la gestione di magazzino, contabilità e produzione nativamente integrato con Menu. Quando successivamente EDIT Brewing si è voluta allargare alla produzione della birra è stato proposto di integrare anche Frame Admin per collegare tutte le macchine col software gestionale Mexal. E così è stato. Con questa progressiva integrazione di soluzioni gestionali sempre più evolute e di software per l’automazione industriale, l’azienda ha potuto sperimentare il livello di controllo della produzione che si può raggiungere attraverso l’Industria 4.0».
Who's Who
Christian Pari
«Il primo passo verso l’Industry 4.0 in EDIT Brewing – entra nel dettaglio Davide Prodi, Presidente di IF Technology − è stato interconnettere le macchine acquistate nel 2021, cosa che ha consentito di avere i requisiti per accedere agli incentivi previsti dalla normativa Industria 4.0. Ad oggi abbiamo collegato tra loro le macchine della sala cotta, oltre 20 fermentatori e i rilevatori di CO2 e di alcol che ci permettono di sapere e conoscere la qualità del prodotto. L’obiettivo di EDIT Brewing non era semplicemente rispondere ai requisiti della normativa, ma anche gestire l’intera produzione attraverso un MES (Manufacturing Execution System), che consenta di pianificare, tracciare e monitorare l’attività in produzione».
Who's Who
Davide Prodi
Anche in questo caso Passepartout si è dimostrata dunque fedele al suo obiettivo principale che, come rinnovato in occasione di MEEP 2022, l’evento annuale che la software house di San Marino organizza per i partner, “… resta quello di far sperimentare a quante più realtà possibili, come la tecnologia gestionale applicata al controllo delle macchine connesse, riesca a rendere più efficienti i processi produttivi, aumentando al contempo la competitività dell’azienda”.
Una cultura digitale oltre gli incentivi
Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Transizione Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano, le opportunità offerte dal Piano Nazionale Transizione 4.0 sono ben conosciute dalle aziende manifatturiere: l’83% delle 175 grandi imprese e PMI intervistate dall’Osservatorio conosce il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, il 55% quello per ricerca, sviluppo e innovazione e il 52% quello per la formazione. Tuttavia, per intraprendere un percorso di Digital Transformation profondo che ponga solide basi per il futuro, le imprese devono affrontare ora un vero e proprio salto culturale verso il digitale. Compito dei fornitori di tecnologia, oggi chiamati a rivestire più il ruolo di partner e consulenti, è quello di accompagnare queste aziende, soprattutto le medio piccole che non hanno al loro interno divisioni digital specializzate. Di questo ne è fermamente convinto Christian Pari di Passepartout: «Non è solo una questione di prendere gli incentivi. Nella Transizione 4.0 con gli incentivi lo stato può dare l’abbrivio, ma se poi non c’è un ecosistema preparato che guidi l’imprenditore che ci crede e vada a migliorare la qualità del prodotto consigliando i software più adatti per ogni esigenza e fase del business (questo è ciò che è stato fatto con EDIT Brewing) il processo di digitalizzazione può essere faticoso e dare risultati insoddisfacenti».
«In generale − prosegue Pari −, se inizialmente le PMI hanno puntato a rinnovare tutti i macchinari e a collegarli con i software, adesso è partita la fase in cui gli imprenditori non guardano solo gli incentivi fini a se stessi, ma al controllo del sistema produttivo. Qui entriamo in gioco noi proponendo l’integrazione tra il sistema MES con l’ERP. Il nostro obiettivo è portare all’interno delle PMI il concetto di controllo dei processi produttivi con strumenti che mostrino all’imprenditore risultati immediati, pur nella semplicità del loro uso».
Passepartout, insieme alle neoacquisite IF Technology e Zerodo, azienda pugliese specializzata in software per l’automazione, si pone oggi dunque come partner in grado di supportare le aziende italiane lungo tutto il percorso di business rispondendo alle esigenze che anno dopo anno si manifestano, anche in risposta alle situazioni contingenti, sempre fedele alla visione del suo imprenditore, il Presidente Stefano Franceschini: «Vogliamo difendere gli investimenti che fanno i clienti, garantendo lo sviluppo di nuove funzionalità che rispondono ai rinnovati bisogni», ha dichiarato a Meep 2022.