Osservatorio

Dopo la Fatturazione Elettronica verso la PA, il Digitale (ri)entra nel Business

Con la dematerializzazione massiccia ha iniziato a delinearsi uno scenario chiaro, con benefici potenziali molto significativi. Alla semplificazione si sommano gli incentivi che il Legislatore prepara per lo scambio di fatture digitali tra aziende. Se ne parlerà il 19 giugno al convegno dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica del Politecnico di Milano

Pubblicato il 15 Giu 2015

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La leva dell’innovazione digitale a supporto delle relazioni di business e dei processi interni deve essere usata con maggiore convinzione dalle imprese e dalle PA del nostro Paese. A sostenerlo, ormai da anni, l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano, che ribadisce come nell’alveo delle innovazioni digitali, un ruolo di rilievo spetta alla Fatturazione Elettronica: sia perché impatta su un documento con importanti implicazioni fiscali, giuridiche e di processo, sia perché tocca tutte le relazioni di business, le PA e gran parte delle imprese dell’intero Sistema Paese.

Infatti, la Fatturazione Elettronica verso la PA rappresenta un’innovazione altamente pervasiva che può risultare epocale per l’impatto digitale potenziale. Da un lato, si contano i 22.000 Enti Pubblici, cui corrispondono oltre 53.000 uffici della PA: l’intero ecosistema che dovrà ricevere e gestire le fatture in formato strutturato. Dall’altro, si stima che siano circa 100.000 le imprese che con una certa continuità riforniscono gli enti pubblici ogni anno, che diventano circa due milioni se consideriamo tutti i fornitori sporadici che nell’anno mandano almeno una fattura alla PA.

In nessun settore del sistema economico italiano, anche considerando i contesti di maggiore diffusione dell’EDI (Largo Consumo, Elettronica di Consumo, Materiale Elettrico, Farmaceutico, Automotive), la digitalizzazione nelle relazioni B2b è pervasiva quanto lo è la Fatturazione Elettronica nella Pubblica Amministrazione. E considerando la trasversalità tipica che caratterizza i suoi fornitori, è lecito aspettarsi che questi possano trasferire questa esperienza anche in altri settori, come strumento per digitalizzare sia il ciclo attivo sia quello passivo.

Anche l’offerta di soluzioni e servizi di fatturazione elettronica, e più in generale di digitalizzazione, è ormai tecnologicamente consolidata e completa. L’avvento dell’obbligo verso la PA ha portato alla nascita di oltre 200 offerte specifiche, sviluppate da provider provenienti da contesti storicamente molto diversi: dalla Gestione Documentale agli ERP; dai VAN EDI alle Certification Authority; dai Portali B2b fino alle Startup.

Per ora in fase di assestamento, invece, risultano ancora le proposizioni commerciali, caratterizzate da prezzi ancora assai diversi e molto variabili da caso a caso. Alle imprese e ai professionisti che fatturano alla PA spetta dunque l’impegno di comprendere come districarsi al meglio nel dedalo delle molteplici alternative: un impegno finalizzato a documentarsi e comprendere le opportunità concrete della digitalizzazione.

Stiamo andando verso un’Italia più digitale e nel prossimo futuro lo faremo in modo ancora più evidente. Sia il legislatore italiano sia quello europeo stanno infatti lavorando alacremente in tal senso. Per esempio, in Italia, la Fatturazione Elettronica, dalla PA, si propone di (ri)entrare nel B2B, facendo leva sugli incentivi alla diffusione previsti dal recente schema di Decreto Legislativo in materia di trasmissione telematica delle operazioni Iva e fatturazione elettronica.

Anche dall’Europa gli stimoli non mancano: si lavora a definire il subset ottimo minimo di informazioni con cui compilare le fatture verso tutte le PA europee (il “core invoice”); inoltre, è in procinto di entrare in vigore il regolamento EIDAS, che ridefinirà le modalità di identificazione e autenticazione elettronica e aprirà ulteriori nuovi possibili scenari evolutivi.

L’ondata della digitalizzazione è dunque arrivata e sta investendo imprese, PA, processi interni e di relazione. Saperla cavalcare, piuttosto che subirla, farà la differenza tra chi si approprierà dei benefici del digitale e chi, invece, si troverà a sostenere costi incoerenti con le potenzialità disponibili. Non poche imprese, grandi e piccole, stanno già percorrendo la strada corretta. L’Osservatorio ha raccolto e analizzato le loro esperienze: esempi concreti di un approccio lungimirante che sta già dando i primi importanti risultati.

E proprio di tutto questo si parlerà il 19 giugno in occasione del convegno dell’Osservatorio “Dopo la PA, il Digitale (ri)entra nel business“, in cui saranno presentati i risultati della ricerca 2014-2015 e che permetterà nel corso di una sessione dedicata, aperta alla partecipazione di tutti, di confrontarsi sui seguenti temi:

  • Fatturazione Elettronica verso la PA: fiasco o volano?
  • I benefici della Fatturazione Elettronica: dove sono, quanto valgono, come si raggiungono, chi se li porta a casa?
  • Andiamo verso il B2b: quale ruolo per la PA?

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