L’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino è una struttura multispecialistica di eccellenza, integrata con l’Università degli Studi di Torino, che offre servizi di diagnostica e di cura e svolge attività di assistenza, insegnamento e ricerca.
Nel Giugno 2008 ha avviato un progetto sperimentale di telemedicina nell’ambito della radiologia domiciliare, sponsorizzato dalla Direzione Sanitaria e Generale, con l’obiettivo di garantire l’assistenza radiologica a domicilio alle persone anziane, ai disabili o ai soggetti in condizioni tali per cui il trasporto in Ospedale sarebbe difficoltoso o caratterizzato da elevati costi di gestione. Le esigenze che hanno suggerito tale iniziativa sono da ricercare nella crescita costante della popolazione anziana, sempre più affetta da malattie croniche, fragilità e disabilità, aspetti che gli Ospedali, nati per curare patologie acute, non sono in grado di gestire in modo ottimale.
Il progetto ha visto successivi ampliamenti dell’area di sperimentazione, al fine di poterne verificare la validità in zone demograficamente e geograficamente differenti da quella urbana, e rimarrà in fase di sperimentazione fino alla fine di Giugno 2011. La soluzione prevede l’esistenza di una stazione radiologica mobile in grado di effettuare gli esami al domicilio del paziente con una qualità clinico-diagnostica assolutamente comparabile a quella degli esami effettuati in Ospedale e, sfruttando un sistema di invio a distanza che utilizza la banda larga e collegamenti via spot wireless (resi disponibili grazie al progetto regionale WI-PIE), di inviare le immagini prodotte alla radiologia ospedaliera dove vengono refertate e validate. Questa fase operativa è stata preceduta da un periodo di preparazione, durato circa un anno, che ha riguardato la ricerca dei fondi per la sperimentazione, la scelta e l’acquisizione della tecnologia portatile e del mezzo di trasporto, l’allestimento di quest’ultimo, la formazione del personale tecnico e medico dell’Azienda, l’arruolamento dei volontari e la loro formazione.
Il progetto, che rappresenta la prima esperienza in Italia e tra le prime nel mondo a realizzarsi in ambito pubblico, è stato sviluppato coerentemente con il Piano socio sanitario regionale della Regione Piemonte 2007-2010, con il Piano sanitario nazionale 2006-2008 e ha comportato un investimento di 165.000 €, finanziato interamente da un ente privato (Fondazione CRT). Gli attori coinvolti sono Tecnici Sanitari di radiologia medica, Informatici, Medici Radiologi, Medici Geriatri, Medici di Famiglia e Medici di Direzione Sanitaria.
Nonostante alcune difficoltà incontrate nel formare il personale, solito a prestare assistenza al paziente nelle strutture ospedaliere, e la resistenza, seppur ridotta, di una parte della comunità radiologica piemontese, il progetto, oltre ad aver suscitato grande interesse nell’ambito scientifico europeo e mondiale, ha ottenuto ottimi risultati sia dal punto di vista umano sia da quello economico. È stato registrato, infatti, un aumento della qualità di vita dei pazienti, che non sono più costretti a estenuanti e costosi spostamenti, oltre a una consistente diminuzione della spesa medica con l’eliminazione di accessi inappropriati alle strutture sanitarie.
Il futuro dell’iniziativa prevede un’istituzionalizzazione del servizio su base provinciale/regionale e l’introduzione di un nuovo modello organizzativo già depositato in Assessorato alla Salute.