Responsabilità sociale

Al lavoro 4.0: il percorso inclusivo di Digital360 entra nella sua seconda fase e porta in azienda 14 Neet

Da novembre inizieranno i tirocini retribuiti in azienda previsti dal progetto di responsabilità sociale che, da maggio, Digital360 porta avanti in collaborazione con Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo e che coinvolge 14 giovani, ragazzi e ragazze di età compresa tra 18 e i 25 anni. Andrea Rangone, Presidente di Digital360: “Ora si entra nel vivo con i tirocini finalizzati a concrete opportunità di assunzione”

Pubblicato il 15 Ott 2021

Al Lavoro 4.0 il progetto di Digital360

Sta per entrare nella fase 2 “Al lavoro 4.0”,  il percorso di inclusione e formazione gratuita portato avanti dal nostro editore Digital360, (che è anche una Società Benefit quotata sul mercato AIM Italia), in collaborazione con Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo.

Un’opportunità per 14 Neet

Fornire ad alcuni giovani senza occupazione l’opportunità di accesso al mercato del lavoro nel settore manifatturiero e alle nuove professioni create dal digitale. È questo l’obiettivo del progetto “Al lavoro 4.0” avviato nel mese di maggio da Digital360 che ha coinvolto una classe multietnica composta da 14 giovani, ragazzi e ragazze, di età compresa tra 18 e i 25 anni, che non lavorano e non studiano, si tratta dei così detti Neet (Not in Education, Employment or Training).

Ora, dopo la pausa estiva, i partecipanti, individuati da Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo attraverso la rete capillare di centri di assistenza e di ascolto, si avviano a concludere il programma di formazione articolato in 400 ore di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e laboratori su temi dell‘innovazione digitale e dell’Industria 4.0, tenuti (completamente pro bono) da docenti universitari, professionisti specializzati e manager di impresa. Al termine della formazione, da novembre per 3 mesi, i giovani saranno ospitati all’interno di aziende eccellenti del territorio lombardo per un tirocinio retribuito finalizzato all’assunzione.

“Con Al Lavoro 4.0 vogliamo dare un piccolo ma concreto contributo al grande problema dei Neet in Italia, sfruttando le nuove opportunità professionali che la trasformazione digitale in atto sta aprendo e inserendo in imprese avanzate giovani che, anche se fino a oggi non sono riusciti a trovare un’occupazione stabile, hanno una spiccata sensibilità nativa per il digitale e che stanno seguendo un percorso specializzato sui temi dell’industria 4.0. I risultati della prima parte del percorso sono molto incoraggianti e ora si entra nel vivo con i tirocini finalizzati a concrete opportunità di assunzione. Siamo felici che diverse imprese manifatturiere del territorio lombardo abbiano creduto nel progetto e condividano con noi questo obiettivo”,  afferma Andrea Rangone, Presidente di Digital360.

Tirocini retribuiti grazie al progetto di Digital360 “Al lavoro 4.0”

VarGroup, Torneria Automatica Colombo, Pony, Linde Italia, Rold, Trillium, Fluid-o-tech, Sew Eurodrive, Schneider, SMC e Argo. Sono queste le 11 aziende che, dopo aver ospitato laboratori didattici o aver partecipato con i loro manager alle sessioni di formazione in aula, da novembre accoglieranno i 14 giovani del progetto “Al lavoro 4.0” con tirocini retribuiti che consentiranno di acquisire competenze e know-how pratico, con l’obiettivo finale di inserimento lavorativo con profili operativi, come quelli di “addetto al montaggio e procedure di qualità”, “addetto alle lavorazioni meccaniche”, “operatore controllo qualità e misure” o “addetto logistica interna”. L’indennità di frequenza per le giornate di formazione e la retribuzione per il tirocinio (da 400 a 500 euro al mese comprensive di buono pasto per 30 ore settimanali) sono stati finanziati dal “Fondo Diamo Lavoro”, gestito da Caritas Ambrosiana.

“La ripresa dell’economia dipenderà dal mercato e dalla capacità delle imprese di interpretarlo. Il nostro compito è fare in modo che nessuno sia escluso da queste opportunità. Per questo abbiamo cercato in questi mesi partner con i quali permettere a chi per varie ragioni è tenuto ai margini del mercato del lavoro, in particolare i giovani, di mettersi in gioco . Ci auguriamo che anche altri vogliano seguire l’esempio di Digital360. Abbiamo una rete capillare di centri di ascolto in grado di intercettare le persone che cercano lavoro, le risorse per finanziare i tirocini sollevando le imprese da ogni onere. Occorrono imprenditori, come quelli coinvolti da Digital360, che abbiano voglia di crederci”, dice Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.

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