Il miglioramento della produttività del lavoro, che viene svolto sia in ufficio sia da remoto, è oggi tra le maggiori sfide delle aziende, condizionata dal buon funzionamento dei sistemi. Una sfida che richiede nuovi servizi offerti agli utenti finali e la capacità d’intervenire più rapidamente, sia per i problemi comuni che possono manifestarsi durante il lavoro da remoto sia nel caso dei temibili cyber attacchi.
Con tanti professionisti, dipendenti e collaboratori che oggi lavorano con modalità flessibili o in mobilità è vitale per i responsabili IT poter identificare e risolvere i problemi senza eccessivi oneri logistici e attese, con impatti negativi sulla produttività. Un terreno sul quale si gioca, e si giocherà ancor più in futuro, la gestione e l’assistenza dei dispositivi: ambito dove HP ha condiviso nelle scorse settimane il proprio percorso d’evoluzione. Per i responsabili IT si tratta di un cambio di paradigma: grazie all’AI, con la nuova soluzione, denominata Premium+ (in precedenza ActiveCare) il problema viene individuato prima che sia manifestato al lavoratore e può essere così proattivamente gestito.
L’impiego dell’AI per migliorare la continuità operativa
Poiché l’assistenza agli utilizzatori di pc e periferiche è una chiave per garantire la produttività – esigenza che accomuna PMI, professionisti e grandi imprese – diventa importante la capacità di rilevare i problemi e automatizzare il più possibile le risposte. In occasione dell’HP Amplify Partner Conference dello scorso marzo (evento d’aggiornamento dedicato ai partner della rete del vendor) HP ha offerto un quadro dell’evoluzione delle soluzioni e dei servizi per l’assistenza.
«Il nostro obiettivo come HP è abilitare le imprese italiane all’innovazione attraverso un’offerta di prodotti e servizi dotati di AI», afferma Giampiero Savorelli, Managing Director HP Italy. «Sfruttando l’intelligenza artificiale come strumento personale, stiamo creando esperienze lavorative più personalizzate e significative, rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia e con gli altri sul posto di lavoro».
Who's Who
Giampiero Savorelli
Managing Director HP Italy
La principale novità è HP WEX, una piattaforma basata sull’AI per indirizzare i problemi di produttività, in particolare del lavoro da remoto, attraverso l’automazione della security e del supporto utente. Tra le prerogative di HP WEX c’è la capacità di elaborare le informazioni di telemetria (rilevate autonomamente dai sistemi in uso) fornendo consigli testuali comprensibili dall’utente, declinati sulle specifiche necessità del lavoro.
Un componente destinato a integrare le soluzioni di monitoraggio e di servizio di Premium+, migliorandone l’efficacia sia in termini di tempistiche di risposta sia di supporto al business. L’AI di HP WEX promette infatti di riuscire ad analizzare i problemi tecnici in base al contesto riuscendo a distinguere, per esempio, le priorità d’intervento e attivare i supporti d’assistenza più appropriati agli specifici casi.
Le integrazioni a HP Premium+ per ridurre i downtime
L’integrazione dell’AI promette un salto di qualità nel presidio delle tematiche di sicurezza, assistenza e riparazione dei dispositivi. Nel caso di HP WEX vengono potenziate le capacità delle soluzioni e dei servizi Premium+ di rilevare i problemi utilizzando la raccolta dei dati di telemetria sui sistemi, sfruttandoli utilmente nelle attività che riguardano il supporto, gli interventi da remoto e on site.
L’integrazione di HP Premium+ con la piattaforma di telemetria e analisi in cloud promette di anticipare l’identificazione dei problemi prima che abbiano impatti sulla produttività. È quindi possibile ridurre i falsi allarmi, fornire risposte in autonomia ai problemi ricorrenti o, in alternativa, automatizzare l’instradamento delle richieste ai team di supporto competenti.
Le capacità Premium+ integrate negli endpoint e diagnostiche sofisticate permettono agli utenti di ottenere una migliore assistenza, sia da parte dei team IT interni sia dei fornitori terzi di cui si servono imprese e professionisti. Infatti permettono anche alla rete dei partner HP di poter garantire interventi proattivi on-site all’utente che si trova in smartworking oppure in trasferta all’estero.
L’AI nei nuovi laptop Elitebook e nelle workstation Z by HP
Nella vision di HP l’AI sarà fondamentale per incrementare produttività, creatività ed esperienza utente negli ambienti di lavoro ibridi. Per questo il vendor ha integrato supporti specifici all’AI nei nuovi laptop Elitebook e nelle workstation Z by HP per facilitare rispettivamente i compiti di collaboration e di sviluppo con AI (grazie ai modelli di data science avanzati con Z by HP AI Studio, un tool sviluppato in collaborazione con NVIDIA).
L’utilizzo di tool software integrati con servizi di supporto e assistenza più appropriati non solo puntano a facilitare la vita degli utenti che lavorano in modalità ibrida, ma promettono di ridurre il divario ancora oggi esistente nella continuità operativa tra le grandi aziende, dotate di efficienti servizi interni IT, e PMI e professionisti che spesso, a causa della scarsità di risorse e competenze, in un contesto di trasformazione digitale devono contare sulle terze parti per garantire la loro produttività.