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Visibilità della Supply Chain: perchè l’Artificial Intelligence sarà la tecnologia con più impatto

Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Cognitive Analytics consentono ai manager della supply chain di monitorare le condizioni in tempo reale, rilevare i problemi e affrontarli in modo proattivo per ottimizzare i processi. I riultati della Digital Supply Chain Investment Survey

Pubblicato il 03 Giu 2019

visibilità della supply chain

Cognitive Analytics, Intelligenza Artificiale, Machine Learning e digital control tower saranno le tecnologie più implementate o testate dai responsabili della logistica nei prossimi 24 mesi, per aumentare la visibilità della supply chain, rendendola intelligente e agile. L’attenzione nasce dal fatto che la tracciabilità ancora la principale area di investimento in ambito supply chain (77%) e queste tecnologie permettono di avere in tal senso delle performance superiori alle altre soluzioni.

A metterlo nero su bianco l’indagine annuale “JDA & KPMG Digital Supply Chain Investment Survey“, che descrive i principali investimenti in innovazione nel settore retail, manifatturiero e logistico nel 2019. Condotta da Incisiv, che ha intervistato 93 manager della supply chain la survey rivela che la visibilità end-to-end continua a essere la priorità principale per il secondo anno consecutivo, di un campione che rispecchia le preferenze di manager di alto livello: il 62% proviene da aziende con un fatturato di oltre 1 miliardo di dollari e il 58% decide o influenza direttamente le decisioni di acquisto della supply chain.

Nonostante l’analisi cognitiva sia in cima alle preferenze degli intervistati (82%), nel loro insieme, Intelligenza Artificiale e Machine Learning – con preferenza di adozione indicata dal 62% degli intervistati – sono considerate le tecnologie di maggior impatto per quest’anno (80%), per la loro ampia applicabilità e la promessa di affrontare problemi aziendali complessi lungo tutta la value chain. Non stupisce quindi che l’Intelligenza Artificiale si sia spostata nel quadrante con impatto elevato e alto livello di adozione pianificato

Come si diceva comunque anche l’analisi cognitiva/predittiva si è ben classificata: il 75% degli intervistati ritiene, infatti, che avrà un impatto dirompente nel prossimo anno.

2019 Supply Chain Investment Study

Come ha sottolineato Fred Baumann, Group Vice President, Industry Strategies di JDA, «una supply chain autonoma richiede una visibilità end-to-end predittiva. I manager della supply chain devono investire negli elementi tecnologici critici, come AI e ML, che permettono di sfruttare il valore dei dati e contemporaneamente di mettere in luce eventuali criticità nella catena distributiva, prima che si verifichino, raccomandando azioni prescrittive per una supply chain più intelligente e più agile».

AI e Machine Learning: rilevare i problemi e affrontarli in modo proattivo per ottimizzare i processi

Andando in profondità e analizzando l’impatto delle tecnologie AI/ML, gli intervistati hanno indicato la capacità di ottimizzare le scorte, per aumentarne l’accuratezza, come l’ambito con il valore più elevato (51%), seguito dalla distribuzione predittiva per migliorare la previsione della domanda per la produzione (45%) e dall’ottimizzazione delle reti di distribuzione (42%). Tutto questo non fa altro che testimoniare come le aziende abbiano bisogno della capacità di fulfillment da qualsiasi luogo, con profitto.

«Come ha rilevato lo studio, la visibilità della supply chain continua a essere la massima priorità per i manager, e in appena un anno, i piani per investire in analisi cognitiva e predittiva sono saliti alle stelle», ha dichiarato Brian Higgins, KPMG U.S. Advisory Principal e Procurement and Product Operations Leader dell’azienda. «Nel corso dei prossimi due anni, gli investimenti in queste tecnologie, così come in AI, ML e digital control tower offriranno il massimo impatto per raccogliere e sfruttare gli insight sui dati. Questo ha il potenziale di fornire ai manager della supply chain un cambiamento radicale, perché consente loro di monitorare le condizioni in tempo reale, rilevare i problemi e affrontarli in modo proattivo per ottimizzare i processi».

Le sfide da affrontare per aumentare la visibilità della supply chain

La resistenza è il principale ostacolo agli investimenti: per il 42% dei rispondenti è questa la sfida da vincere per dare una spinta all’innovazione. Bisognerà far fronte a due elementi: da un lato è necessario colmare il gap tra hype tecnologico e valore percepito mostrando una sostanziale incapacità di valutare il potenziale delle nuove tecnologie, dall’altro è necessario dare supporto ai manager che con difficoltà riescono a prevedere l’impatto che una tecnologia avrà sul business. In questo scenario, sarà determinante il ruolo dei fornitori, chiamati a dimostrare un valore riconosciuto e misurabile delle soluzioni AI/ML per la supply chain, mostrando come offrano un vantaggio competitivo concreto per aiutare i decision maker aziendali a superare questa sfida.

Come ha ribadito Gaurav Pant, Chief Insights Officer di Incisiv, «competere in un mondo dove il cliente dispone di infinite scelte e aumentare la complessità della distribuzione sarà impossibile per le aziende che non investono nell’innovazione della supply chain e nell’agilità. I manager si trovano ad affrontare la fatica dell’hype-cycle della tecnologia perché l’incapacità di collegare le tecnologie a casi d’uso specifici, pratici e di impatto continua a essere un ostacolo all’innovazione. Sfruttare l’analisi avanzata per concentrarsi su casi d’uso particolari, utilizzare un software basato su cloud per migliorare l’agilità del business e investire nei giusti talenti sono gli ingredienti fondamentali di ciò che sposterà l’ago verso l’innovazione».

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Il ruolo del Cloud

Il Cloud ha un ruolo chiave per garantire l’agilità, a tal punto che per i manager sta diventando il perno su cui ruota l’innovazione. Il 64% degli intervistati ritiene, infatti, che il cloud li aiuti ad adattarsi rapidamente alle esigenze aziendali, in quanto la sua adozione permette di abilitare lo speed-to-market, e che faccia crescere l’agilità del business due volte più velocemente rispetto a qualsiasi altra tecnologia. Si spiega così come stia diventando uno standard per il retail.

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