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Il futuro del business è negli Agenti Virtuali: la visione di Salesforce



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L’AI Agentica si sta diffondendo rapidamente anche in Italia. Vanessa Fortarezza, Country Manager di Salesforce Italia, delinea il nuovo scenario: “Il backend sarà prevalentemente gestito dagli Agenti AI, mentre gli esseri umani saranno concentrati nelle attività di relazione e innovazione”

Pubblicato il 8 mag 2025

Manuela Gianni

Direttrice, Digital4Executive



Agenti Virtuali

Ci attende un futuro in cui ogni azienda avrà una forza lavoro composta da persone e agenti virtuali AI, che collaborano all’interno di uno stesso processo. È la visione di Salesforce, raccontata da Vanessa Fortarezza, SVP & Country General Manager di Salesforce Italia nel corso dell’evento Agentforce Service Summit, che si è svolto a Milano.

Secondo il colosso californiano del software, l’AI rappresenta un nuovo modo di accedere al business, un “layer” tecnologico che trasforma profondamente la relazione con i clienti attraverso tutti i canali, incrementa l’efficienza operativa e modifica radicalmente il nostro modo di lavorare. Nell’ambito del service e customer care, in particolare, questo approccio agentico aiuterà le aziende a ridurre la pressione sui team, tipicamente oberati di attività ripetitive e a basso valore che possono facilmente essere delegate all’AI, migliorando al contempo l’esperienza dei clienti.

Durante l’evento sono stati presentati i casi di successo di aziende italiane che hanno già implementato gli agenti di Salesforce: Sara Assicurazioni, Angie, Gruppo Bossoni e Dolomiti energia.

Agenti virtuali integrati nei processi

Fortarezza ha sottolineato che è fondamentale che l’Intelligenza Artificiale sia integrata nei processi aziendali e governata con attenzione. L’integrazione non riguarda solo la tecnologia in sé, ma tutto l’ecosistema di dati, canali di comunicazione e sicurezza che ruota attorno al business.

Gli agenti, già largamente disponibili, sono forniti da Salesforce in un ricco catalogo integrabile con i suoi prodotti e “pronti all’uso”, ma possono anche essere facilmente sviluppati in base alle specifiche esigenze.

Le caratteristiche che li contraddistinguono sono:

  • avere ruoli ben definiti;
  • agire sulla base di dati affidabili della piattaforma e di basi dati esterne;
  • essere integrati nei processi aziendali;
  • comunicare su qualsiasi canale utilizzato con i clienti, da Slack ai CRM fino ai portali eCommerce.

Al centro della strategia AI di Salesforce c’è Agentforce, una piattaforma unificata basata sugli agenti virtuali che, spiega Fortarezza, «garantisce sicurezza, affidabilità e trasparenza, rendendo l’adozione una leva strategica e non un semplice esperimento tecnologico».

Un tema fortemente sottolineato da Fortarezza è quello dell’inclusività: l’Intelligenza Artificiale deve amplificare, non sostituire, l’intelligenza umana. Questa visione, che affonda le sue radici nella filosofia aziendale di Salesforce, è stata ribadita anche dal CEO Marc Benioff, secondo cui «questa è l’ultima generazione di leader che avrà una workforce interamente composta da esseri umani». Il futuro del lavoro sarà dunque ibrido, con persone e agenti virtuali che collaborano e con l’AI che “esalta” l’intelligenza umana.

Fortarezza ha parlato di un cambiamento profondo nell’organizzazione aziendale: se oggi circa l’80% della forza lavoro è impiegata nel backend e solo il 20% nel frontend, in futuro queste percentuali saranno invertite, prevede Salesforce. Il backend sarà prevalentemente gestito da agenti virtuali, mentre gli esseri umani saranno concentrati nelle attività di relazione e innovazione.

«Questo processo è inarrestabile -, ha concluso la Manager – possiamo soltanto cavalcarlo. Le aziende devono non solo prepararsi, ma anche guidare il cambiamento, rendendo l’intelligenza artificiale accessibile a tutti e governabile».

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