declina concretamente in modelli attuativi assai diversi tra
loro: la Conservazione Sostitutiva delle fatture o di altri
documenti, la Fatturazione Elettronica “pura” a norma
di legge, la Veicolazione Elettronica delle fatture e di altri
documenti del ciclo dell'ordine (in formato strutturato o non
strutturato).
La Fatturazione Elettronica “pura” a norma di
legge è un fenomeno ancora marginale in Italia, anche
per la ormai cronica mancanza del Decreto Attuativo
dell’obbligo di Fatturazione Elettronica nei confronti
della Pubblica Amministrazione, mentre sono in continua
espansione gli altri modelli, quali la Conservazione
Sostitutiva delle fatture o di altri documenti contabili (attuata
da circa 3.000 imprese) e la Veicolazione Elettronica di fatture
e altri documenti del ciclo dell’ordine nei sistemi EDI
(circa 8.000 imprese) o con altre soluzioni di interscambio
documentale (circa 50.000 imprese).
Per comprendere meglio le dinamiche di diffusione dei diversi
modelli, nell’ultima Ricerca dell’Osservatorio
Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione (si veda il
Rapporto “La Fatturazione Elettronica in Italia: reportage
dal campo”, pubblicato sul sito www.osservatori.net) sono
state approfonditamente analizzate le barriere all’adozione
indicate da numerose Organizzazioni italiane, pubbliche e
private, che non utilizzano alcuna soluzione di Conservazione
Sostitutiva, Fatturazione Elettronica e Integrazione del Ciclo
dell’Ordine.
Le motivazioni che portano a scegliere di non adottare
queste soluzioni sono eterogenee ma essenzialmente
riconducibili a 5 principali categorie: la necessità di
investire nel change management, la scarsa percezione dei
benefici conseguibili, la percezione di poca chiarezza nella
normativa, il timore che i costi o gli investimenti da sostenere
siano eccessivi e la consapevolezza di non disporre delle
competenze necessarie.
La difficoltà nella gestione del cambiamento
appare come il primo degli ostacoli che bloccano l’adozione
di queste soluzioni. Affrontare i cambiamenti – di processo,
organizzativi, culturali, relazionali – che sono inevitabilmente
legati a ogni progetto innovativo è complesso: proprio a causa
del timore che il change management sia troppo oneroso, molte
organizzazioni scelgono di non avviare progetti.
La seconda barriera generalmente evidenziata è la scarsa
o difficile comprensione dei benefici legati alla
dematerializzazione. È opportuno sottolineare, tuttavia, come la
maggior parte delle aziende che evidenzia questa barriera abbia
contemporaneamente dichiarato di non aver effettuato valutazioni
puntuali sui benefici potenziali: si tratta, dunque, di un
ostacolo che sarebbe facilmente superabile, anche alla luce dei
più che evidenti benefici misurati e dimostrati nel tempo
dall’attività dell’Osservatorio.
Infine, l’ultima barriera indicata da un numero
significativo di organizzazioni è la scarsa chiarezza della
normativa. Il principale elemento di criticità che viene
evidenziato non è tanto la complessità della normativa, quanto:
i timori sono legati essenzialmente alla percezione di un
quadro normativo in costante evoluzione, che crea
conseguentemente atteggiamenti di attesa e di
prudenza.
La percezione delle barriere all’adozione è
sostanzialmente simile per i progetti di Conservazione
Sostitutiva, Fatturazione Elettronica e Integrazione del Ciclo
dell’Ordine, tuttavia con due differenze sostanziali:
• le risposte sulle barriere alla Fatturazione Elettronica
evidenziano come questa sia percepita come un progetto lontano,
da considerare nel medio-lungo periodo;
• la principale barriera all’Integrazione del Ciclo
Ordine-Pagamento non è la gestione del cambiamento, ma la scarsa
percezione dei benefici, che in un progetto di integrazione sono
molto rilevanti ma anche più difficili da valutare.
A tal proposito, nella versione digitale del Rapporto “La
Fatturazione Elettronica in Italia: reportage dal campo”
sono contenuti dei nuovi tool di autovalutazione
denominati SAT – Self Assessment Tool – che
consentono, grazie all’inserimento di pochi dati
elementari, di ottenere una prima valutazione dei
benefici potenziali per la propria azienda legati
all’introduzione di soluzioni di Conservazione Sostitutiva,
Fatturazione Elettronica e Integrazione del Ciclo
dell’Ordine.