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Printing, per l’assistenza tecnica inizia l’era del Remote by default

Monitoraggio online dello stato di salute delle macchine e procedure guidate a distanza per la risoluzione dei problemi on site. Così cambia l’approccio ai servizi di customer care sui dispositivi di stampa per l’ufficio e la produzione. Parla Innocente Curci, Service & Support Manager Office Products di Konica Minolta

Pubblicato il 26 Gen 2023

Printing, per l’assistenza tecnica inizia l’era del Remote by default

Quando si parla di servizi di assistenza in ambito professionale, l’approccio remote by default è ormai diventato la regola per il software. Ma nell’ambito delle soluzioni di stampa, nonostante la progressiva digitalizzazione dei processi di printing e la sempre maggiore connettività dei dispositivi, c’è ancora molta strada da fare.

Ciononostante, c’è già chi ha compreso che l’adozione di strumenti per la diagnostica da remoto e lo sviluppo di piattaforme per l’interazione uomo-macchina (ma anche per la risoluzione guidata di problemi on-site) potrebbero ridurre drasticamente i tempi operativi, consentendo di attivare servizi in real time, proattivi o addirittura predittivi e, col tempo, di introdurre logiche di servitizzazione.

Il nuovo approccio di Konica Minolta: i vantaggi di un’assistenza tecnica remotizzata

Dopo aver imboccato questa strada durante i lockdown imposti nei mesi della pandemia, Konica Minolta Italia ha deciso di continuare a implementare un’offerta di servizi di assistenza tecnica dedicata ai Prodotti Office, Production e Industrial che si fonda proprio sul concetto di remote care.

«In realtà, già prima dell’emergenza pandemica avevamo messo al servizio dei clienti dispositivi per monitorare e individuare eventuali problemi, e per evitare, laddove non indispensabile, un intervento on site», spiega Innocente Curci, Service & Support Manager Office Products di Konica Minolta. «Quello che è successo a partire dal 2020 ci ha dato la spinta per sviluppare ulteriormente questo genere di servizi e di focalizzarci sui sistemi di interazione a distanza per supportare gli operatori dei clienti presenti in ufficio o nello stabilimento. Una metodologia non solo applicata al canale diretto, ma condivisa anche con i nostri Dealer Partner, che hanno capito da subito le potenzialità di questo approccio».

I benefici, d’altra parte, sono evidenti e misurabili: da un lato i clienti, risolvendo in tempo reale i problemi e mantenendo in funzione i propri dispositivi per più tempo, riescono ad aumentare l’uptime, con la possibilità di ottenere SLA (Service Level Agreement) più stringenti. Dall’altro, i partner di canale che si occupano anche di customer care hanno l’opportunità di ridurre i rischi legati agli interventi on site e, più in generale, alle uscite, recuperando ore uomo da riversare in attività a maggior valore aggiunto.

«Se tutto ciò rappresenta una bella comodità per il mondo Office», rimarca Curci, «sul fronte dei sistemi di produzione e industriali un servizio del genere ha, semplicemente, valenza critica. Chi lavora a contatto con i device che operano in grandi strutture produttive, sa bene quanto siano strategici per la business continuity e la consapevolezza è aumentata proprio durante la pandemia, quando i tecnici potevano raggiungere le sedi dei clienti con squadre ridotte, generando significativi ritardi nella rimessa in funzione dei macchinari».

Un servizio di Remote Care a 360 gradi

Konica Minolta ha così implementato una piattaforma proprietaria di monitoraggio dei dispositivi, denominata CS (Customer Satisfaction) Remote Care, che consente di recuperare dal parco installato presso i clienti un’ampia gamma di dati da utilizzare in primo luogo per aiutare i tecnici a comprendere immediatamente i possibili disservizi segnalati. Agendo poi come una remote service platform, la soluzione riesce a interagire direttamente con i dispositivi di stampa, aggiornando il firmware multifunzione, prendendo possesso – se necessario – del pannello di controllo del device ed effettuando le regolazioni che occorrono per risolvere il problema. Il tutto in maniera completamente trasparente per gli utenti finali.

«Naturalmente il sistema è anche in grado di fornire le indicazioni per permettere alle persone in loco di intervenire sui dispositivi attraverso procedure guidate», precisa Curci, che parla quindi di un customer service a 360 gradi messo a disposizione di tutte le macchine che appartengono alle ultime tre serie prodotte da Konica Minolta. «Il Service desk offerto ai partner di canale sfrutta gli stessi strumenti e la stessa metodologia che abbiamo adottato nel nostro quartier generale, e rappresenta un plus rispetto alle altre proposte attualmente presenti sul mercato».

Chi lavora nel canale indiretto può anche utilizzare il sistema AIRe Link, che consente a tecnici e specialisti di intervenire da remoto, utilizzando una qualsiasi fotocamera connessa (tipicamente quelle dello smartphone o del tablet aziendale) per riprodurre in streaming le immagini video che mostrano lo scenario dell’utente finale, accompagnandolo anche con comunicazioni audio.

«Non serve installare un’applicazione o creare un account: il cliente deve semplicemente accettare un invito inviato da noi o dal partner via SMS o e-mail per vedere apparire una sessione nel browser del proprio dispositivo», spiega Curci. «Una volta stabilita la connessione, il tecnico può anche utilizzare un puntatore o disegnare degli elementi all’interno dell’inquadratura del cliente, così da condividere una navigazione visiva durante l’analisi del problema e guidarlo in modo più efficace attraverso la procedura di correzione».

Le prospettive future: come si evolverà il servizio

Inutile dire che si tratta di un approccio estremamente innovativo al tema dell’assistenza, specialmente in ambito Production. «E proprio per questo», ammette Curci, «non è sempre facile da recepire per un mercato che per decenni ha ruotato intorno alla rassicurante figura del tecnico che arriva dal cliente, risolve il problema, e se ne va. In generale non è semplice convincere un utente a cambiare abitudini consolidate, e nello specifico le barriere psicologiche rispetto al tema tecnologico possono rappresentare un ulteriore deterrente. Una sola cosa è certa: nel momento in cui il nostro Service desk riesce a far provare il sistema al cliente, poi è sempre lui che ci ricontatta per continuare a utilizzarlo».

In ambito Office, invece, quello introdotto da Konica Minolta è uno standard operativo ormai abbastanza affermato. «Ecco perché ora puntiamo a spingere l’automazione dei processi aziendali relativi al ciclo dell’ordine di consumabili e componenti da sostituire, per esempio interfacciando con specifici connettori la piattaforma CS Remote care e l’ERP», dice Curci. «Si potranno in questo modo importare sul sistema i contatori delle stampe e fatturare il dovuto con procedure one shot in modo puntuale e automatico, migliorando sensibilmente il funzionamento della supply chain dei consumabili del cliente ed eliminando le operazioni manuali».

Una serie di nuove funzionalità e prerogative che gradualmente spianeranno la strada alla servitizzazione del printing, che per Curci non solo è il futuro, ma anche «la killer application per chiunque operi nel nostro settore»

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