I podcast, sulla bocca di tutti, non sono nati oggi: già nel 2005 “podcasting” fu eletta parola dell’anno dal dizionario statunitense New Oxford. Ma possiamo affermare che solo ultimamente sia esplosa la podcast-mania. Secondo la ricerca United States of Podcast di Nielsen e Audible presentata a Milano a novembre 2020, come riporta Askanews, nel corso dell’anno i cosiddetti “podcaster” italiani sono stati quasi 14 milioni, il 15% in più sui circa 12 milioni del 2019. Negli ultimi tre anni, e ancora di più con la spinta della pandemia, i podcast sono cresciuti in numero, in qualità, in ascolti e in produzione: secondo i dati rilasciati da Ipsos, a ottobre 2021 gli ascoltatori italiani erano saliti a 9,3 milioni.
Chi ascolta podcast in Italia rientra per il 67-68% nella fascia tra i 18 e i 34 anni, anche se fino al 55% degli over 55 ascolta podcast. Attenzione, quando scrivo podcast, va messo in chiaro, non parlo solo di chi ascolta La Zanzara o lo Zoo di 105 il giorno dopo: per i puristi quello non è podcasting, ma distribuzione online e on demand di una trasmissione radio.
Il ritorno della voce
Il futuro, dietro l’angolo, urla a gran… voce. Questa facile previsione è conseguenza di un paio di dati. Primo: home o voice assistant, come Alexa e Google Home, nel 2019 erano già nelle case del 13% degli italiani (fonte: Sole 24Ore) e nel 2020 questo numero è aumentato ulteriormente. Secondo: stando ai dati rilevati da Juniper Research, entro il 2024 il numero di assistenti vocali installati sui dispositivi supererà quello della popolazione mondiale, raggiungendo quota 8,4 miliardi. Insomma, non solo parliamo sempre più con la tecnologia, ma la ascoltiamo invece di guardarla.
Facciamo un passo indietro. A un certo punto, nel secolo scorso, molti erano convinti che la televisione avrebbe ucciso la radio (e non solo i The Buggles, autori della mitica “Video killed the radio stars”) ma evidentemente non è andata così: ogni giorno la radio viene ascoltata da più di 33 milioni di italiani, rivela TER. Del resto ascoltare la radio è più comodo, versatile, piacevole: possiamo farlo mentre guidiamo, stiriamo, corriamo al parco e così via.
La stessa cosa sta succedendo online: belli i video su YouTube o le trasmissioni in streaming, ma vuoi mettere poter scaricare e ascoltare la puntata di un podcast quando siamo sotto WiFi per goderne ovunque, anche in galleria quando la radio non prende? Si parla di fruizione asincrona.
Senza considerare, inoltre, che ricerche scientifiche hanno evidenziato come le storie raccontate, rispetto a quelle viste, provocano “risposte fisiologiche più forti, tra cui frequenze cardiache più elevate, maggiore attività elettrodermica e temperature corporee più elevate”. Ascoltare è più coinvolgente che guardare: motivo per il quale spesso un libro ci piace di più della sua trasposizione cinematografica.
Che cos’è un podcast?
Il podcast è una trasmissione “radio” diffusa via Internet, scaricabile e archiviabile in un lettore MP3 o sullo smartphone. Ma podcast cosa significa in inglese letteralmente? L’origine della parola si deve a Ben Hammersley, giornalista BBC, che nel 2004 scrisse un articolo per the Guardian intitolato “Audible revolution” sul nuovo fenomeno dei file audio in formato MP3, coniando, appunto, il termine podcast.
Letteralmente podcast sta per “Personal Option Digital Casting” e deriva dall’unione “iPod” (il leggendario lettore multimediale di Apple) con “Broadcast”, vale a dire la trasmissione di informazioni a un insieme di riceventi non prestabilito. Qual è, quindi, la differenza tra podcasting e streaming? Nel primo caso la fruizione è libera, asincrona, nel secondo la trasmissione è “live”, in tempo reale.
Detto in parole povere, i podcast sono episodi audio caricati online che possono essere ascoltati grazie un client. Il software riceve automaticamente le nuove puntate. Come? Il vettore su cui queste viaggiano e vengono distribuiti i contenuti audio è un feed RSS, come per i siti Web. L’utente si “abbona” a un podcast e riceve automaticamente le nuove puntate, che può decidere di scaricare automaticamente, per esempio quando è sotto WiFi.
Il mercato italiano e la sfida della monetizzazione
Abbiamo visto come il Podcast in questi ultimi anni stia spiccando il volo, ma l’attenzione globale sta ponendo anche una sfida determinante: la monetizzazione. L’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano evidenzia come alcuni player internazionali abbiano introdotto la logica a subscription con tariffa illimitata, detta anche ‘all you can eat’, anche a questo settore. Altri hanno invece attivato la possibilità di abbonarsi al singolo podcast. In Italia il giro d’affari del settore è ancora contenuto, stimato in pochi milioni di euro. Siamo dunque in fase embrionale.
Lo studio conferma però che quello italiano è un mercato in forte crescita e dalle buone potenzialità: il 28% degli Internet user intervistati nel 2021 ha infatti dichiarato di ascoltare podcast (era il 21% nel 2020), ma solo una quota marginale paga per la fruizione degli stessi. Esiste attualmente, inoltre, un 20% di ‘non ascoltatori’ che ha dichiarato la propria intenzione di avvicinarsi a questo tipo di contenuto nel prossimo futuro.
Podcast: come funziona
I client per ascoltare podcast si chiamano “podcatcher”. Eccone alcuni:
– Banshee
– Overcast
– Podbean
– Podwalk
– Stitcher
Dove ascoltare podcast: sette modi +1 per trovare quelli giusti per te
Concetti, infrastrutture e strumenti sono importanti, ma quel che conta davvero sono i contenuti: dove e come scoprire quali seguire? Le vie sono principalmente sei.
- Audiocast
Audiocast, da 10 anni, è uno dei punti di riferimento in Italia.
- Audible
Si tratta di una piattaforma digitale di Amazon dedicata ai podcast, alle trasmissioni radio online a puntate, e agli audiolibri.
- Spreaker
Spreaker, la piattaforma numero uno in Italia per la produzione di podcast, permette anche la discovery dei contenuti, grazie alla sezione Explore.
- Spotify
Sebbene Spotify sia la app numero uno per ascoltare la musica in streaming, è anche un miniera di podcast. L’App ha 381 milioni di utenti attivi mensili in 178 paesi, e oltre 200 milioni di ascoltatori per il proprio servizio gratuito e supportato dalla pubblicità.
- Le piattaforme mobile di Google e Apple
I podcast sono raccolti nelle piattaforme ufficiali, con relativa app per smartphone, di Google e Apple:
– Per utenti Android: Google Podcast su Google Play Musica;
– Per utenti Apple: iTunes Podcast.
- Listen Notes
Listen Notes si presenta come il miglior motore di ricerca di podcast. Ordina i risultati per data o rilevanza e permette di filtrarli anche per categoria, lingua, regione, durata e altro ancora.
- Le classifiche
Chartable fornisce le classifiche dei podcast più ascoltati in tutto il mondo anglosassone.
IlPod 2022, il primo Podcast Awards italiano
Si è tenuta il 30 aprile 2022 al Teatro Carcano di Milano, la prima edizione de IlPod, il premio nazionale conferito ai migliori Podcast dell’anno. Organizzato da Tlon, il progetto fondato da Maura Gancitano e Andrea Colamedici, l’Italian Podcast Awards si ispira ai British Podcast Awards e agli Australian Podcast Awards. Candidati a questa prima edizione ben 221 podcast, in gara in 20 diverse categorie, giudicati da venti professionisti. Assegnato durante l’evento anche il Premio del Pubblico, per il quale hanno votato quasi 50mila ascoltatori.
Si è trattato di una competizione aperta a tutti i podcaster italiani, sia quelli con grandi case di produzione alle spalle, sia quelli indipendenti; l’obiettivo principale dell’iniziativa non era di decretare un vincitore quanto piuttosto di creare una community intorno a quello che è ormai un motore culturale con un potenziale enorme.
La giuria, composta da venti professionisti che si sono distinti nel panorama del Podcasting, dell’audio e della crea[1]zione di contenuti, del mondo dell’informazione e della cultura, ha decretato come migliori podcast del 2021 Morning di Francesco Costa (Il Post); Cachemire di Edoardo Ferrario (Tamago) e Cose molto umane di Gianpiero Kesten (Indie, distribuito da Vois).
Digital Transformation podcast: 360ON
E per chi vuole mantenersi sempre aggiornato sulle novità riguardanti la digital transformation, i podcast Digital360, 360ON, sono ciò che fa al caso loro. Ascoltabili sia su Spreaker che nello spazio dedicato all’interno della testata ZeroUno, i Digital360ON Podcast contengono titoli quali “Transizione digitale e transizione ecologica: la doppia sfida per la manifattura italiana”, “4 modi per governare la digital transformation grazie alla tecnologia”, “Come garantire un’esperienza utente coerente ai massimi livelli”, e molto altro ancora.
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