Interviste

Le priorità dei CIO per il 2012 – Intervista a Gianluca Giovannetti, Direttore Sistemi Informativi, organizzazione ed attuazione strategia, Gruppo Amadori

Formazione e coinvolgimento di giovani laureati per favorire la cultura digitale in azienda

Pubblicato il 01 Feb 2012

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Nelle aziende italiane troppo spesso la cultura dell’innovazione e del digitale è scarsa: compito del CIO è anche quello di avviare una trasformazione che orienti l’intera organizzazione verso una maggiore confidenza e utilizzo delle tecnologie digitali.

È quanto sta facendo Gianluca Giovannetti, CIO di Amadori Group, una delle principali aziende del settore agroalimentare italiano, punto di riferimento per i piatti a base di carne. Il Gruppo, fondato a San Vittore di Cesena quarant’anni fa, conta sulla collaborazione di oltre 6.500 lavoratori e ha un fatturato di 1 miliardo di euro.

«All’interno del Gruppo Amadori – spiega Giovannetti – abbiamo avviato numerose iniziative di trasformazione che mirano al recupero di efficienza, al fare di più con meno, e allo sviluppo di business. Nel farlo si è cercato di introdurre qualche piccola novità: per esempio, all’interno di ogni singola iniziativa progettuale è stato inserito un tesista proveniente da facoltà universitarie pertinenti. È innegabile, infatti, che parte del digital divide deriva da fattori anagrafici».

Inoltre, grazie al sostegno della divisione HR, il 2012 sarà il primo anno in cui all’interno dell’azienda si svolgeranno corsi orientati interamente al tema della cultura digitale.

«Ciò significa che, per esempio, nel Marketing si affronterà il tema delle relazioni digitali all’interno del CRM, mentre nell’HR ci si interrogherà sulla possibilità di costruire un profilo sociale per tutti i dipendenti, e nelle Vendite emergeranno i temi della cooperazione e negoziazione con i nuovi media».

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