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Vivigas Energia, innovazione aperta per “cambiare aria” in azienda

Andrea Mirandola, CIO della società energetica, racconta il percorso che, a partire dalla collaborazione con Satispay nell’ambito dei sistemi di pagamento, ha portato a ripensare le tradizionali relazioni con i fornitori, creando rapporti aperti di proficua collaborazione reciproca

Pubblicato il 16 Feb 2018

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Un approccio aperto all’innovazione, che punta sulla contaminazione con le start up e che sta gradualmente trasformando le relazioni tradizionali con i fornitori.

È l’esperienza di questi anni di Vivigas Energia, azienda privata e indipendente nata nel 2003 e specializzata nella vendita di gas metano – e di energia elettrica. Opera sul territorio nazionale con una rete di 24 punti vendita distribuiti in posizioni strategiche. L’azienda sviluppa un fatturato annuo di oltre 400 milioni di Euro, impiega 135 dipendenti e serve più di 300.000 clienti tra privati, PMI e grandi aziende.

L’offerta energetica di Vivigas energia si distingue sul mercato per la possibilità di effettuare una completa personalizzazione del servizio che prevede affiancamento, approccio consulenziale e supporto post vendita, con l’obiettivo di incontrare il più possibile le esigenze dei propri clienti. «Questa cura particolare è un aspetto fondamentale per l’azienda; l’obiettivo è differenziarci nella qualità del servizio che vogliamo offrire ai nostri clienti attraverso vicinanza ed innovazione», ha affermato Andrea Mirandola, Chief Information Officer di Vivigas energia, intervenuto come relatore al Convegno “Corporate Entrepreneurship e Open Innovation: innovare con un occhio alle startup!”.

Innovazione nei sistemi di pagamento con Satispay

Negli ultimi due anni Vivigas energia ha investito anche nell’approccio orientato all’Open Innovation in cui «in modo trasparente e senza paura si condividono idee ed esperienze, per far nascere nuove possibilità di collaborazione tra realtà diverse. Abbiamo inoltre capito che non è possibile, nel business di oggi, riuscire ad interpretare e definire in autonomia tutte le possibilità che la tecnologia offre», racconta il Manager.

Un primo importante passaggio che ha permesso a Vivigas energia di entrare effettivamente in contatto con approcci di Open Innovation è stato l’esperienza effettuata con l’Osservatorio Startup Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano avvenuta nel 2015. In quell’occasione è avvenuto l’incontro con Satispay, startup per i pagamenti e lo scambio di denaro con i propri contatti tramite app mobile. «Da subito abbiamo capito che la loro proposta poteva essere un interessante modello da applicare in Vivigas», ha affermato Mirandola. Così è nata questa collaborazione, che ha portato ad adottare Satispay come metodo di pagamento delle bollette per i propri clienti. L’obiettivo di questa collaborazione è in linea con la direzione perseguita da Vivigas energia di andare incontro al cliente offrendogli un servizio il più possibile vicino alle sue esigenze: «con tale collaborazione offriamo ai nostri clienti una modalità innovativa, veloce e facile di pagamento, in un panorama dove ormai lo smartphone è lo strumento quotidiano più usato anche per fare acquisti», aggiunge il manager.

Il valore della collaborazione: un nuova relazione con i fornitori

Oltre ai chiari benefici per il cliente, anche internamente si sono presentati diversi aspetti positivi, principalmente relativi all’aver fatto conoscenza con un approccio ai progetti più snello rispetto a quello dei tradizionali fornitori e a un modello di business “collaborativo”, che ha aperto ad un modo di ragionare nuovo tra le parti: «non il tradizionale legame cliente-fornitore, ma la relazione tra due aziende che insieme cercano di coniugare le esigenze di una con le necessità di sviluppo e crescita ragionata dell’altra», spiega Mirandola.

Questo nuovo modo di ragionare e di approcciarsi ad una relazione di business ha anche portato Vivigas energia a rivalutare e, in parte, mettere in discussione le relazioni con i partner tradizionali. Il confronto è stato immediato e naturale, come affermato da Mirandola: «il nuovo tipo di relazione instaurato con la startup ci ha fatto venire voglia di provare a costruire relazioni diverse anche con i fornitori tradizionali, comunicando loro le dinamiche che non ci vanno bene e provando a cambiarle insieme».

Non è facile stabilire dei KPI per valutare l’effettivo grado di innovazione all’interno dell’impresa, però, secondo quanto affermato da Mirandola, «vedere i dipendenti adottare le soluzioni che vengono proposte e notare come siano stati loro stessi per primi ad informarsi su Satispay e a capire quale fosse il funzionamento e le possibili opportunità nei confronti della value proposition al cliente, ci ha fatto capire che in questa azienda si può innovare davvero; non si tratta certo di un vero e proprio KPI, però si è in grado di misurare l’aria che si respira all’interno dell’organizzazione rispetto a questi cambiamenti».

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