CA Technologies ha presentato CA Cloud Service Management, una soluzione di IT Service Management (ITSM) basata sul modello Software as a Service (SaaS) e predisposta per la piattaforma mobile. È un annuncio che va ad ampliare ulteriormente la gamma di prodotti Management Cloud di CA Technologies, introdotta all’inizio di quest’anno con la Management Cloud for Mobility, una suite completa per la gestione di contenuti, applicazioni e dispositivi mobile erogata sotto forma di servizio cloud.
L’implementazione di CA Cloud Service Management, spiega un comunicato, richiede poche settimane grazie a una metodologia incentrata sull’approccio “configure, don’t code” che non necessita di risorse di sviluppo né di complessi upgrade, automatizzando in pochi minuti l’erogazione del servizio e il provisioning delle risorse.
«La proliferazione di applicazioni e device in tutta l’impresa ha fatto sì che l’erogazione del servizio diventasse la chiave di volta per ‘sbloccare’ la produttività dei dipendenti e dell’azienda – dichiara nel comunicato Fabrizio Tittarelli, Business Technology Architect di CA Technologies -. CA ha ideato una soluzione in grado di realizzare in pieno il potenziale del modello SaaS facendo leva su alcuni punti cruciali: soddisfazione dei dipendenti, velocità di implementazione e riduzione del TCO».
CA ha lavorato particolarmente sul superamento dei problemi delle soluzioni ITSM di prima generazione erogate in SaaS. Il comunicato cita al proposito uno studio di Gartner condotto recentemente sui primi utenti di queste soluzioni (“Survey Analysis: How to Interpret SaaS-based IT service desk tool myths, reality and recommendations”), che segnala soprattutto difficoltà di customizzazione e integrazione, e l’impossibilità di percepire i benefici di velocità d’implementazione e riduzione del personale di supporto che dovrebbero essere tipici delle soluzioni SaaS.
Per ovviare a questi problemi, spiega il comunicato, CA Cloud Service Management punta su caratteristiche tra cui l’intuitività dell’interfaccia utente, con funzionalità “touch-and-go” ispirate alle logiche consumer, e moderne funzioni di ricerca e collaborazione, la ricchezza dell’esperienza mobile a disposizione degli utenti finali per la richiesta di servizi, asset e supporto da qualsiasi device, la realizzabilità in pochi minuti di workflow di tipo “drag-and-drop”, la guida dinamica “in-app” per accelerare la configurazione iniziale, l’asset management e discovery, i sofisticati dashboard, e la reportistica self-service.
«Soluzioni come CA Cloud Service Management sono in grado di realizzare le potenzialità dell’ITSM erogato in modalità SaaS perché puntano a soddisfare in modo efficiente le esigenze cardine degli utenti reali, anziché limitarsi a fornire un’elaborata piattaforma tecnica difficile da gestire dal punto di vista della manutenzione e degli aggiornamenti», dichiara nel comunicato Robert Young, Research Manager della divisione Enterprise System Management Software di IDC.
Per semplificare ulteriormente il processo di prova e acquisto, CA mette a disposizione dei clienti una versione demo in prova gratuita. La versione beta della soluzione è stata resa disponibile il 30 maggio, e il comunicato riporta il parere di due system integrator che l’hanno sperimentata. «Inizialmente eravamo preoccupati che CA avesse sottovalutato l’implementazione della soluzione per uno dei nostri principali clienti, ma abbiamo subito imparato che l’approccio unico di CA Cloud Service Management aveva eliminato gran parte del lavoro di sviluppo tradizionale associato all’implementazione dei prodotti di service management – afferma Carey Blunt, Global Service Desk Chief Architect, Fujitsu -. CA Cloud Service Management è ricco di funzioni e facile da implementare, con opzioni ITMaaS standardizzate e preconfigurate, che rappresentano una vera novità nel mercato dell’ITSM».
«Poiché usiamo già da svariati anni le soluzioni CA di Cloud Service Management, ci appassiona l’idea di partecipare all’evoluzione di questo prodotto – dichiara Nathan Unsworth, EUC Practice Lead di CSS Corp -. Per un Managed Service Pprovide come noi, un fattore chiave per il successo di questa piattaforma è la sua semplicità d’impiego e il particolare approccio verso la configurazione, il deployment e la gestione ordinaria che comporta meno risorse di un FTE (full-time employee)».