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Le sfide per i professionisti della logistica nel 2010 in una survey del Supply Chain Digest. Al centro dell’attenzione la gestione delle risorse umane e l’utilizzo delle ICT

Nelle scorse settimane il magazine Supply Chain Digest ha pubblicato la propria survey annuale relativa alle sfide che i professionisti della logistica…

Pubblicato il 22 Apr 2010

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Nelle scorse settimane il magazine Supply Chain Digest ha
pubblicato la propria survey annuale relativa alle sfide che i
professionisti della logistica dovranno raccogliere nel corso del
2010. I pareri di autorevoli analisti e istituzioni quali
Gartner, IDC e MIT (Massachusetts Institute of Technology)
concordano nel sottolineare che il clima di incertezza che
affligge il 2010 contribuirà a spingere le aziende verso il
ripensamento dei processi decisionali nelle funzioni logistiche.
Infatti, diventa sempre più stringente la necessità di
nuovi modelli di previsione della domanda più
flessibili
, che possano tener conto delle fluttuazioni
dell’economia, oltre a modelli contrattuali e di
sourcing più sofisticati
, in grado di governare i
processi logistici concentrando l’attenzione dei manager
sul contenimento dei costi. Nell’attuale contesto di lento
e progressivo ritorno alla crescita economica, Gartner evidenzia
che le imprese dovranno concentrare i propri investimenti per
aumentare la produttività delle risorse umane,
cercando di accrescere il proprio business a parità di organico,
nell’ottica di evitare costi aggiuntivi all’impresa
attraverso il recupero di efficienza. L’analisi di IDC
tocca tematiche analoghe, sottolineando che nel settore della
logistica sarà di importanza strategica tentare di
trasformare i costi fissi della propria impresa in costi
variabili
, proporzionali all’effettiva domanda di
servizi logistici.

Per questo motivo MIT ritiene che la sfida più importante si
giocherà sul Talent Management nelle funzioni
Supply Chain per assicurarsi che l’impresa trattenga il
personale in possesso delle giuste competenze. Nei periodi di
recessione, infatti, la soddisfazione dei dipendenti tende a
diminuire e le competenze necessarie per una gestione efficiente
della Supply Chain sono in rapido cambiamento. Oltre alle skill
tecniche sono oggi necessarie “soft skills” come
l’abilità nella negoziazione per migliorare il dialogo tra
i diversi attori della filiera. Se non si pone sufficiente
attenzione allo sviluppo professionale del personale, nella
prossima fase di ripresa, alcune delle persone chiave nella
gestione delle relazioni industriali potrebbero cambiare
lavoro.

In questo quadro, le ICT potranno contribuire
significativamente al cambiamento strategico della Supply Chain.
Infatti, molte tecnologie hanno raggiunto la definitiva
maturità
. GPS e Machine 2 Machine hanno segnato
l’inizio dell’”Internet delle cose” che
ha come conseguenza quella di trasformare gli asset delle imprese
logistiche in “risorse in movimento” offrendo alle
imprese nuovi spunti di ricerca di efficienza ed efficacia.
Grazie alle tecnologie Mobile&Wireless sarà inoltre
possibile assicurare la produttività delle funzioni Supply Chain
anche in ottica Green, diminuendo l’impatto ecologico
attraverso una più accurata gestione degli asset, delle flotte
di automezzi, degli impianti e della manutenzione.

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