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Google Cloud avanza in Italia. Partner e clienti protagonisti al Summit di Milano

Enel, Wind Tre e Regione Veneto sul palco dell’evento a testimoniare i vantaggi delle applicazioni di collaborazione e infrastrutturali del colosso americano, che punta a conquistare il mercato del Public Cloud anche nel nostro Paese. Intelligenza Artificiale e sicurezza sono i pilastri delle soluzioni proposte alle aziende. L’AD Fabio Fregi: «Crescita in linea con il trend globale»

Pubblicato il 28 Mag 2018

Manuela Gianni

Direttrice, Digital4Executive

Google Summit

Le applicazioni in Public Cloud sono ormai la normalità per un numero crescente di aziende e Google Cloud sta rapidamente conquistando terreno anche nel mercato italiano. Una conferma è arrivata dall’evento organizzato dal colosso del Web a Milano, una delle tappe di un tour europeo che ha portato sul palco, come testimonial del cambiamento in atto, numerosi clienti, nel privato come nella Pubblica Amministrazione: Enel, Wind Tre, Azienda Zero, il gruppo che gestisce i servizi informatici per la Sanità della Regione Veneto, Alleanza, FNM e Sky. Ogni organizzazione ha raccontato in che modo le soluzioni in cloud stanno contribuendo a indirizzare le nuove esigenze in particolare per la collaboration e il lavoro di gruppo ma, anche per lo sviluppo di applicazioni dedicate ai clienti. Parliamo nello specifico della G Suite, (Gmail, Google Drive e via dicendo) e delle soluzioni infrastrutturali dedicate agli sviluppatori, fra cui la nuova applicazione di Machine Learning AutoML, oltre a App Engine e Kubernetes. L’Intelligenza artificiale è infatti la grande protagonista, già ampiamente presente in tutte le soluzioni, ad esempio per trovare le foto, per tradurre, per gestire la posta, per riconoscere immagini, per proporre i testi delle risposte alle mail (in arrivo a breve).

Il Public Cloud per la digital transformation

Quattro i macro temi dell’evento: creare intelligenza con i dati, modernizzare le infrastrutture, accelerare lo sviluppo di app, e in definitiva trasformare le industry con il Public Cloud, che si sta sempre più affermando come il vero motore della digital transformation del business, grazie a maggiore flessibilità, modularità e quindi anche riduzione dei costi (in particolare di gestione e manutenzione di hardware e software). Si è parlato molto anche di sicurezza, fino a poco tempo fa tallone di Achille del Cloud secondo gli utenti reticenti ad abbracciare il nuovo paradigma. Google rassicura dicendo che non solo i data center sono sicuri, ma la rete è in fibra proprietaria: «proteggiamo ogni bit con encryption e siamo compliant a GDPR», ha detto Greg DeMichillie, Director Cloud CTO Office.

A fare gli onori di casa c’era Fabio Fregi, Country Manager di Google Cloud per l’Italia, che ha confermato il momento d’oro per il colosso americano nel nostro Paese: ben 5mila gli utenti registrati all’evento, sponsorizzato da 25 sviluppatori italiani, tra cui tre big dell’IT con cui è stata stretta un’alleanza strategica globale: Salesforce, Cisco e Sap.

«Non possiamo divulgare dati specifici dei mercati locali, ma possiamo dire che le performance italiane rispecchiano il trend del business a livello internazionale». E i numeri globali sono davvero notevoli: Google Cloud genera un giro d’affari di un miliardo di dollari a trimestre, mentre G Suite conta circa quattro milioni di clienti. Sono oltre 13 mila i partner che in tutto il mondo collaborano all’implementazione e personalizzazione delle soluzioni.

Enel e intelligenza artificiale: chatbot e riconoscimento immagini

Fra le testimonianze più interessanti va segnalato l’intervento di Fabio Veronese, Head of ICT Infrastructure & Networks Solution Center di Enel, che oggi è una multinazionale presente in tutto il mondo, che ha spiegato in che modo l’azienda utilizza l’intelligenza artificiale: il chatbot Eddy per l’assistenza ai clienti (44mila interazioni in 3 mesi, di cui il 72% sono andate a buon fine, concluse cioè con la corretta segnalazione di un disservizio) e una soluzione di image recognition per manutenzione della rete, che sta aiutando l’Utility nella gestione di richieste di assistenza tecnica e nella loro prevenzione. L’intelligenza artificiale applicata alla digital image recognition permette di identificare anomalie sulle componenti dell’infrastruttura, ad esempio un palo della luce danneggiato. Sono circa 65 mila le immagini analizzate al giorno con la possibilità di intervenire in maniera tempestiva prima che si verifichi un problema tecnico.

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