giocherà un ruolo di primo piano nelle sorti degli 8.300 studi
medici presenti nel Paese. Il Ministero della Salute ha, infatti,
ideato e attivato recentemente un sistema di valutazione
online degli studi e dei professionisti, che consente anche di
scegliere il proprio “general practitioner”
sulla base dei giudizi espressi dagli altri utenti, relativi a
quanto è facile ottenere un appuntamento, al trattamento
ricevuto dal personale, a quanto è consigliabile lo studio, a
quanto è alto il livello di coinvolgimento nelle decisioni sulle
cure da adottare.
Questo nuovo progetto acquisisce un peso ancora maggiore se si
considera che il Governo di Londra ha annunciato l'intenzione
di abolire entro un anno ogni limitazione nella scelta
del medico di base. «Nel momento in cui eliminiamo
ogni restrizione nella selezione del general practioner»,
ha detto il sottosegretario alla Sanità Mike O'Brien,
«diventa di vitale importanza fornire ai pazienti tutte le
informazioni necessarie per fare la scelta giusta».
Inoltre, secondo il sottosegretario tra gli effetti attesi
c'è quello di un miglioramento delle prestazioni,
permettendo ai medici di capire cosa pensano i pazienti del loro
operato e quali sono gli aspetti da migliorare.
La posta in gioco per i medici è molto alta, perché vengono
finanziati sulla base del numero di pazienti registrati e
valutazioni poco positive potrebbero causare la perdita di una
parte cospicua dei guadagni.