Digital transformation

Econocom, un Innovation Hub a Milano e tre acquisizioni in Italia entro 24 mesi

Uno spazio per far toccare con mano le tecnologie più avanzate, con 4 aree tematiche: Futurology, Millennials View, Business Angle e Startup. Il Country Manager Enrico Tantussi: in Italia crescita del 20% anche grazie alle acquisizioni di Asystel e Bizmatica, la strategia continuerà

Pubblicato il 19 Giu 2017

È una digital transformation “as-a-service” quella che promuove Econocom presso i suoi 1800 clienti italiani. La multinazionale francese è presente in 20 paesi con oltre 10mila dipendenti e un fatturato di gruppo che sfiora i 2,5 miliardi di euro.

«L’Italia è la seconda country per importanza e nel 2016 ha generato un turnover di 367 milioni di euro, in crescita annua del 20%. E abbiamo raggiunto questo obiettivo con soli 500 dipendenti – spiega il Country Manager di Econocom Italia, Enrico Tantussi –. Il nostro imperativo è “small enough to care, big enough to cope”, ovvero tanto piccoli e agili da prenderci cura come si deve dei nostri clienti, ma tanto grandi da poter usufruire delle economie di scala del caso». Imperativo che la società realizza grazie a una sapiente strategia di fusioni e acquisizioni che, spiega il manager «ci ha permesso di crescere in aree in cui non eravamo presenti. In Italia, per esempio, lo scorso anno è stata la volta di Asystel, system integrator con esperienza consolidata nei progetti di mobility e sicurezza, e Bizmatica, altro integratore con forte vocazione a gestire i progetti di razionalizzazione IT e di customer management». E per i prossimi 24 mesi Tantussi promette altre 3 acquisizioni in Italia.

«Il 9% delle medie e grandi aziende nel mondo ha già un Chief Digital Officer mentre nel rimanente 91% dei casi le decisioni relative ai progetti di digital transformation coinvolgono direttamente il consiglio d’amministrazione oppure singoli C-level come il CMO (responsabile marketing) o il CFO (responsabile finanziario). «Cambiano, quindi, i riferimenti all’interno delle aziende. Il cliente IT è al centro degli obiettivi di digitalizzazione, ma ci sono molti effetti a cascata che influiscono sulle decisioni di business. Ecco perché è fondamentale una formazione sul digitale a 360 gradi».

Confronto, sperimentazione, scambio

Proprio per creare un punto di incontro tra IT e business, un momento di confronto e arricchimento reciproco, Econocom ha aperto a Enrico Tantussi Country Manager di Econocom ItaliaMilano il suo nuovo Innovation Hub. La struttura è ospitata nel #thefutureison Village, in Via Varesina 158, dove sorgerà anche la nuova sede di Econocom. Si tratta di uno spazio che permetterà ai clienti di sperimentare concretamente l’innovazione digitale in 4 aree tematiche: Futurology (Quali saranno gli scenari futuri rapportati alla tecnologia dell’innovazione e come le nostre vite cambieranno di conseguenza?), Millennials View (Come gli interpreti più maturi della digitalizzazione hanno integrato la tecnologia come elemento costitutivo della loro quotidianità?), Business Angle (Come rendere l’innovazione tecnologica il driver principale del cambiamento di business?) e Startup (Come assicurare un go-to-market sostenibile ai modelli di business agili delle startup?).

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Un luogo fisico che si propone come punto d’incontro anche virtuale, di condivisione e scambio, all’insegna della contaminazione tra IT e business, con workshop, incontri e sessioni interattive, spiega la società. Il calendario degli eventi è piuttosto serrato, assicurano i vertici di Econocom: si parte il 20 giugno con un evento a numero chiuso sull’intelligenza artificiale, mentre i prossimi saranno tra l’altro su  cybercrime e Open API.

Barbara Loru, Marketing Communication Manager di Econocom Italia «Il 70% degli investimenti in digital transformation – spiega Barbara Loru, Marketing e Communication Manager di Econocom Italia – è pagato con budget presi al di fuori dell’IT. Ecco perché è importante investire sulla formazione e sulla creazione di una cultura dell’innovazione in chiave digitale in azienda. Proprio per favorire l’instaurarsi di processi virtuosi di questo tipo è stato creato l’Innovation Hub».

L’idea è di fare rete, confrontarsi, per creare e condividere opportunità ed esperienze. «Solo così – commenta Tantussi – facciamo accadere ora, in questo momento, il futuro. Solo coinvolgendo direttamente le persone che sono il vero motore dell’innovazione digitale, sia nelle startup che nelle aziende tradizionali. Al resto pensiamo noi. Non forniamo tecnologia, ma insegniamo come si può utilizzare in concreto tutti i giorni per aumentare il fatturato, la soddisfazione dei clienti e le performance economiche dell’azienda. E lo facciamo attraverso servizi che si pagano con un canone. La tecnologia cambia troppo in fretta per i ritmi cui sono abituate le organizzazioni: meglio scaricare sul fornitore l’onere dell’innovazione tecnologica, tenendo all’interno solo la governance dei processi».

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