ha 79.000 dipendenti, hanno spinto Eni ad implementare la
tecnologia IP già nel 1997. La multinazionale, attiva nel
settore del petrolio, del gas naturale, della generazione e
commercializzazione di energia elettrica, della petrolchimica e
dell’ingegneria e costruzioni, ha avviato un progetto che
ha attraversato numerose fasi ed è ancora in fase di svolgimento
con il nome di ENI VoIP 2.0, con l’obiettivo principale di
riuscire a trarre maggiori benefici, in termini di risparmio,
dalla tecnologia VoIP.
Gli strumenti più tipici della Unified Communication &
Collaboration, come, ad esempio, l’instant messaging, sono
diffusi in Eni già da alcuni anni ma, fino a poco tempo fa,
questi venivano utilizzati solo in modalità stand-alone e non
integrata. Oggi, grazie alla disponibilità di una release più
completa della suite di prodotti di Unified Communication &
Collaboration, Eni ha iniziato ad effettuare alcuni test
sull’utilizzo integrato di alcuni strumenti di “live
collaboration” e per la videoconferenza, una
sperimentazione che coinvolge per adesso alcuni team interni alla
funzione IT. Il progetto prevede comunque la diffusione di questi
strumenti in maniera capillare in tutta l’azienda. Queste
stesse applicazioni vengono già utilizzate anche per interagire
con utenti esterni e questa scelta comporterà notevoli vantaggi
considerato il grande numero di collaboratori con cui Eni si
trova a dover interagire, siano essi fornitori o clienti.