Ricerche e studi

La digitalizzazione si fa largo nelle PMI italiane. Le evidenze del Digital Index 2020

La ricerca che ha coinvolto 4mila PMI italiane ha fotografato il grado di maturità digitale rispetto tre categorie principali: la Digital Presence Quality, che misura aspetti tecnici come la SEO; il Reputation Index, che valuta la popolarità digitale dell’azienda; il Digital Marketing Index, che misura le azioni di visibilità digitale messe in piedi dall’azienda. Le PMI del nord-est mostrano i maggiori segnali di miglioramento, anche se i margini di crescita sono ancora molto ampi

Pubblicato il 27 Lug 2020

Digitalizzazione PMI

Eppur (qualcosa) si muove. Anche se a piccoli passi, il livello di digitalizzazione delle PMI  italiane continua ad aumentare. Questo quanto emerge dalla seconda edizione del “PMI Digital Index 2020” stilato da GoDaddy, tra i principali fornitori di servizi web al mondo. In particolare, sono le PMI del nord-est a mostrare i maggiori segnali di miglioramento, anche se i margini di crescita sono ancora molto ampi.

La ricerca ha analizzato il livello di digitalizzazione di 4.000 PMI italiane basandosi su 120 parametri divisi in tre categorie principali: Digital Presence Quality (misura aspetti tecnici come la SEO); Reputation Index (misura la popolarità digitale dell’azienda); Digital Marketing Index (misura le azioni di visibilità digitale messe in piedi dall’azienda).

PMI Digital Index 2020: la situazione delle piccole e medie imprese italiane

Rispetto allo scorso anno, l’indice di digitalizzazione nazionale cresce di due punti, passando dalla media di 54/100 del 2019 alla media di 56/100 di quest’anno. In particolare, è cresciuta la “qualità” della presenza digitale delle piccole aziende italiane, che mostrano di credere (e investire) sempre più negli strumenti di promozione digitale (sito web, profili social e pubblicità).

Il punteggio della Digital Presence Quality è cresciuto di 11 punti, passando dai 45 dello scorso anno ai 56 di quest’anno. Merito del miglioramento fatto registrare sul fronte della struttura del sito, del posizionamento SEO e di una versione mobile correttamente funzionante.

Il punteggio del Reputation Index – che tiene conto dei like alla pagina Facebook, della quantità di recensioni e in generale dell’interazione organica sui social – è l’unico indicatore che mostra un passo indietro rispetto allo scorso anno. Il punteggio, già basso a dir la verità, passa dai 17 dello scorso anno ai 10 registrato dall’analisi effettuata quest’anno.

Il Digital Marketing Index, invece, fa registrare un incremento di quasi il 30%, passando dai 33 punti dello scorso anno ai 43 punti della ricerca di quest’anno. Una crescita legata a un maggior utilizzo delle Display Ads (utilizzo raddoppiato rispetto ai dati del 2019) e di servizi di Web Analytics (dal 56% delle PMI nel 2019 al 62% nel 2020).

PMI Digital Index 2020, le regioni più digitalizzate

Come accennato inizialmente, l’analisi di GoDaddy evidenzia che i risultati migliori si sono registrati nelle piccole e medie imprese del nord-est d’Italia.

La regione che fa segnare il punteggio più elevato, ad esempio, è il Friuli-Venezia Giulia, dove due diverse misure promosse dall’amministrazione regionale (un voucher per la digitalizzazione e un contributo a fondo perduto) hanno consentito di imprimere una forte accelerazione al processo di digitalizzazione aziendale. La provincia con il più elevato grado di digitalizzazione è Trieste, con un punteggio di 74 su 100.

Le regioni meno digitalizzate per il PMI Digital Index 2020 sono invece Toscana, Sicilia e Abruzzo.

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