Process Efficiency

Data Governance, una leva indispensabile per un Procurement di successo

Le aziende ne hanno consapevolezza ma, in molti casi, devono ancora orientarsi su programmi e sistemi che supportino il governo dei dati: ad aver già introdotto una soluzione è appena il 40% delle aziende. A fornire una fotografia di quanto avviene a livello internazionale la ricerca elaborata dalla North Carolina University

Pubblicato il 12 Giu 2017

data-governance-170612124205

Quanto è importante il “governo dei dati” per indirizzare correttamente le strategie di Procurement? Come si può realizzare questo “governo” in un contesto dove il problema non è la disponibilità di informazioni (siamo nell’epoca dei Big Data!) ma la capacità di selezionarli e interpretarli con “intelligenza”? Come si stanno organizzando le aziende su questi fronti, a livello internazionale? Qual è il supporto della tecnologia?

Il tema è stato approfondito da BravoSolution con gli esperti in Supply Chain del Poole College of Management della del North Carolina Satte University (US), attraverso una survey sottoposta a un campione di grandi e medie aziende di tutto il mondo. I risultati sono raccolti nel report “How Governance of Data & Technology Drive the intelligence Spectrum in Supply Chain and Procurement”.

L’analisi è partita dal concetto di “governo dei dati”, che secondo il Data Governance Institute “consiste in un sistema di decisione perfettamente calibrato sui processi, che segue modelli specifici che prevedono la definizione di chi può fare cosa, e quando, in base alle circostanze, usare il metodo specifico”. Secondo DAMA International si può anche intendere come “l’esercizio dell’autorità e del controllo (pianificazione, monitoraggio, e rinforzo) per la gestione dei data assets”.

Il 60% circa dei Responsabili Procurement delle aziende mondiali, che hanno risposto alla survey, ha dichiarato di essere stato penalizzato e di non aver preso decisioni ottimali a causa di dati scarsi e non accurati. Proprio in virtù di questa evidenza uno dei punti di snodo per chi si occupa degli acquisti è avere a disposizione strumenti che consentano di prendere tempestivamente le decisioni che possono essere determinanti per il business, basate su dati oggettivi ed affidabili.

Nonostante la percezione del rischio derivante da dati inadeguati, meno del 40% del campione dichiara di avere implementato programmi di data governance. Chi invece ha già adottato dei sistemi governo dei dati registra un miglioramento medio del 33% nella qualità degli stessi. A beneficiarne, in particolare sono la completezza (indicata dal 100% del campione) e l’affidabilità (indicata dal 50% del campione). Tuttavia, non tutte le aziende intervistate hanno  le idee chiare su quali siano gli obiettivi di un programma di data governance: a rispondere “non so” è stato ben il 27%.

Per questo è auspicabile che le aziende comincino a comprendere i molti e significativi benefici della Data Governance, che ha ricadute positive sia nelle fasi di pianificazione strategica del Procurement (processi decisionali), sia nella gestione delle attività più operative e di controllo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4