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Vodafone, pronta l’ultrabroadband a 10 Gb/s per le imprese

Il Gruppo ha presentato le nuove capacità trasmissive della rete FTTH, che dovrebbero sfociare in un’offerta B2B entro il 2016. Rocchio (direttore Technology): «Abiliteranno applicazioni di Cloud enterprise e telemedicina”. Sul fronte del mobile, il 4G+ è ora in grado di raggiungere la velocità record di 1,2 Gb/s

Pubblicato il 07 Mar 2016

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Fabrizio Rocchio, Direttore Technology di Vodafone Italia

“Una media impresa ormai tratta circa un terabyte di dati al giorno. Immaginate di dover spostare quella mole di informazioni da una location all’altra. Con una connessione a 100 Mb/s ci vorrebbe un giorno. Con una a 10 Gb/s occorrono solo 15 minuti”. A parlare è Fabrizio Rocchio, Direttore Technology di Vodafone Italia, che a Milano ha presentato le nuove performance delle reti fisse e mobile del Gruppo. Prestazioni che, secondo il manager, saranno il motore per lo sviluppo di servizi di Cloud enterprise, applicazioni di telemedicina e connettività per l’imminente rivoluzione dei veicoli autonomi.

Sul piano dell’FTTH (Fiber-to-the-home), per l’appunto, Vodafone è oggi in grado di offrire banda a 10 Gb/s in download (per l’upload si parla di 2,4 Gb/s, anche se a tendere la trasmissione sarà simmetrica) sfruttando la rete consumer già disponibile, per esempio, a Milano, Bologna e Torino dove in condizioni normali si può navigare a 300 Mb/s. Con la nuova capacità trasmissiva, che non richiede aggiornamenti del network o implementazioni particolari (è sufficiente avere il router specifico da collegare alla fibra), Vodafone è pronta a lanciare un’offerta dedicata al mondo delle imprese che, stando a quanto dichiarato da Rocchio, dovrebbe partire entro il 2016. “Anche se abbiamo già un cliente attivo, un’azienda milanese di medie dimensioni”, rivela il direttore Technology.

Le novità, grazie alla collaborazione con il partner tecnologico Huawei, arrivano pure sul fronte dell’LTE. Accorpando le frequenze a disposizione (in questo caso si parla di quelle a 800, 900, 1800, 2100 e 2600 MHz), il 4G+ adesso supera la velocità precedentemente dichiarata di 300 Mb/s per schizzare oltre la soglia del Giga. Precisamente a 1,2 Gb/s in download. Al momento il 4G+ è teoricamente disponibile in 800 comuni italiani, ma la commercializzazione del servizio dovrebbe partire entro i prossimi 18 mesi, quando arriveranno in Italia i terminali compatibili. Il 4G ha invece raggiunto 6.100 comuni con una copertura della popolazione pari al 95%. Il dato è quasi triplicato rispetto a quello del 2014, quando la copertura non superava il 35%.

“Oggi il 4G gestisce il 40% del traffico dati nazionale, con punte del 75% in occasione di eventi speciali, come incontri sportivi e fiere”, dice Rocchio sottolineando che l’uso dei dati in mobilità aumenta in modo esponenziale man mano che i consumatori accedono a connessioni più performanti: i clienti 4G sono infatti quintuplicati da dicembre 2014 a giugno 2015, raddoppiando poi nei successivi sei mesi. “Passare da reti di terza a reti di quarta generazione implica in media un incremento del 100% della quantità di dati trasmessi per utenza. Non si tratta in ogni caso di una transizione immediata sul piano meramente tecnico”, chiosa il manager. “Abilitare la rete 4G+ prima e la 5G poi significa ottimizzare l’utilizzo dello spettro delle frequenze, convogliando gradualmente la banda utilizzata per servizi più datati, come per esempio il GSM, su standard di ultima generazione, a partire dal VoLTE (Voice over LTE, ndr)”.

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