È una Supply Chain resiliente, ovvero senza interruzioni, il fattore chiave che permette a un’azienda di realizzare le aspettative dei clienti, trasformando l’ispirazione che spinge all’acquisto in realtà.
Immaginiamo questa scena. Maya tiene tra le mani il suo recente acquisto: le sneaker più ricercate al mondo, progettate da Taylor Swift per il suo Revival Eras Tour 2024. Maya non riesce proprio a credere che sia riuscita a riceverle facilmente a casa, nelle dimensioni e nel colore preferiti. E le ha trovate online a un prezzo vantaggioso. Per un ballerino, queste sneaker non sono solo alla moda, ma proteggono bene ginocchia e caviglie. La felicità sta in un paio di scarpe numero 37.
Maya non solo ringrazia la fortuna, ma dovrebbe ringraziare anche una Supply Chain alimentata dall’intelligenza artificiale che ha reso possibile passare dal sogno alla realtà.
Vediamo come la tecnologia ha reso possibile per un’azienda consegnare un paio di scarpe eleganti e di alta qualità in tempi record, grazie a Supply chain resiliente.
Design-to-Operations
Per capire la catena di eventi che ha portato le nuove scarpe ai piedi di Maya, bisogna ripercorrere le differenti fasi del processo design-to-operations (D2O).
La vita di un prodotto ha origine con un’idea, che avvia la fase di progettazione. È durante questa fase che il prodotto viene progettato e prototipizzato. Qui si individuano i materiali, gli ingredienti necessari per creare il prodotto e produrlo.
Con SAP Sustainability Footprint Management l’azienda può valutare la sua impronta ecologica in tutte le categorie del protocollo GHG (Greenhouse Gas Protocol, l’accordo internazionale che definisce i limiti per le emissioni di gas serra) e le impronte di carbonio dei suoi prodotti considerando i materiali, il trasporto e la produzione.
Una volta superata la fase di design, si entra nella pianificazione durante la quale si identificano i punti di approvvigionamento: dove reperire i materiali, gli ingredienti, le competenze giuste per fabbricare il prodotto?
La pianificazione rappresenta la fase essenziale di costruzione della Supply Chain, evitando il rischio che si possa spezzare. Se un fornitore non è all’altezza e non c’è un’alternativa valida, tutto si ferma. Per mitigare questo rischio, SAP Intelligent Business Planning (SAP IBP), che riunisce in una vista unica previsioni di vendite, attività operative (S&OP), domanda e gestione scorte, fornendo informazioni che aiutano le aziende a essere più reattive e ad anticipare il futuro con simulazioni. Inoltre, poiché SAP IBP è integrato in vari strumenti di collaborazione e SAP Business Network, può raggiungere la persona giusta all’interno dell’azienda e presso i partner chiave con un alert.
Dopo una corretta pianificazione, arriva la produzione, il confezionamento e imballaggio del prodotto. E qui l’azienda si può affidare alla soluzione SAP Digital Manufacturing, resa più potente dall’AI, con funzionalità cloud per gestire in modo agile costi e rischi e migliorare la qualità. Inoltre, la soluzione SAP Asset Performance Management aiuta a capire rapidamente lo stato di salute delle diverse linee di produzione.
Infine, l’ultima fase riguarda la consegna al cliente finale, che, nel nostro caso, è il momento in cui Maya apre la sua porta e riceve le scarpe che ha ordinato.
Il valore di processi integrati e automatizzati per la Supply Chain
Questa storia, anche se fittizia e molto semplificata, rispecchia ciò che accade nella realtà e segue il percorso di creazione di un prodotto, chiudendo la distanza che intercorre tra il desiderio del cliente e la consegna del pacco.
Solitamente si dice che per valutare la bontà di una supply bisogna guardare il suo segmento più debole. Ma non è sufficiente: ad aggiungersi alla complessità di gestire il processo D2O in maniera armonica e con una visione unica sulle differenti fasi, sono gli eventi esterni che possono incidere su qualsiasi fase, da eventi geofisici come terremoti o meteo, a eventi politici come la guerra o le sanzioni commerciali.
Questo contesto aumenta il valore dei processi integrati e automatizzati end-to-end, che consentono la visibilità su tutto il processo e garantiscono la capacità di avere una Supply Chain resiliente.
Le basi per raggiungere questa capacità sono:
- Integrazione dei processi: è essenziale per una Supply Chain di successo e resiliente
- Visibilità: influenza tutte le fasi del processo D2O e aiuta l’azienda ad adattarsi a qualsiasi cosa, dai ritardi dei materiali ai contrattempi di produzione e ai problemi di consegna.
- Automazione: elevati livelli di automazione all’interno della Supply Chain migliorano l’efficienza e riducono i costi, aumentando al contempo la scalabilità.
L’AI per la Supply Chain
L’Intelligenza Artificiale (AI) ha un impatto importante su tutte le fasi del processo dalla progettazione all’operatività, ottimizzando l’efficienza e l’accuratezza complessiva della Supply Chain. Vediamo le fasi in dettaglio.
- Design: l’AI supporta la fase di progettazione, migliorando l’idea di prodotto, la sua creazione, progettazione innovativa, e i requisiti, riducendo al contempo gli errori manuali e i ritardi
- Pianificazione: la pianificazione supportata dall’AI guida l’automazione quasi completa nel processo di previsione della domanda, simula diversi scenari in risposta alle interruzioni e offre alternative fattibili, garantendo così operazioni fluide lungo tutta la catena di fornitura
- Produzione: le attività di routine software supportate dall’AI vengono ridotte al minimo, consentendo agli ingegneri di concentrarsi maggiormente su decisioni importanti per accelerare costantemente la produzione. Questo comporta la ricezione di suggerimenti per la pianificazione del ciclo di lavoro e dei processi di produzione, l’individuazione di potenziali ostacoli, possibili risoluzioni a problemi e previsioni dei parametri per migliorare il processo.
- Operations: l’AI aiuta a fornire una panoramica sullo stato di salute di tutte le linee di produzione, rileva potenziali problemi, suggerisce strategie di manutenzione per prevenire malfunzionamenti negli impianti, rileva anomalie, abilita il monitoraggio, contribuendo a un significativo aumento dell’operatività, efficienza e qualità dei prodotti.
- Consegna: tramite soluzioni logistiche supportate dall’AI, i percorsi di consegna sono ottimizzati e lo stock viene gestito in modo più efficiente. L’AI fornisce supporto nella gestione delle interruzioni e nella definizione delle priorità per evadere gli ordini. La tecnologia avanzata, compresi droni e robot, ottimizza i processi di inventario e assicura l’accuratezza dei prodotti ordinati e consegnati, nonchè una gestione efficiente dei resi.
Appare dunque evidente come l’Intelligenza Artificiale stia trasformando la gestione delle catene di fornitura, apportando vantaggi significativi in vari ambiti. Dall’ottimizzazione dell’inventario alla gestione di enormi volumi di dati per analisi, previsioni e monitoraggio, l’AI migliora la visibilità, l’efficienza e la reattività delle aziende.
Queste nuove capacità permettono di anticipare e gestire i rischi, rilevare anomalie, sincronizzare le attività e implementare processi decisionali più strutturati. L’integrazione dell’AI nelle catene di approvvigionamento e nella logistica è quindi un punto di svolta per le aziende che ambiscono a una Supply Chain più moderna, resiliente e sostenibile.
Parleremo di storie come quelle di Maya al prossimo SAP Innovation Day for Supply Chain, che si terrà a Milano il 16 aprile. Per iscrizioni e informazioni clicca qui.