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L’Oréal, realtà virtuale per le clienti e Smart Working per i collaboratori

Il colosso della bellezza ha imboccato la via dell’innovazione digitale seguendo un doppio binario. Da un lato, offrire ai consumatori una più elevata personalizzazione e una maggiore interazione con i prodotti, attraverso un’ App che crea uno specchio virtuale per simulare nuovi make up. Dall’altro, la trasformazione del lavoro abilitata dalle nuove tecnologie, con un progetto di change management che ha coinvolto i dipendenti italiani

Pubblicato il 11 Apr 2016

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L’app Makeup Genius di L’Oreal

Bellezza e innovazione: sono le due direttrici che guidano la strategia di L’Oréal, celebre marchio del settore beauty con oltre 100 anni di storia, un portfolio di 32 brand internazionali, un fatturato che supera i 22,5 miliardi di euro di ricavi e 78.600 collaboratori in tutto il mondo.

Da qualche anno il gruppo ha abbracciato la trasformazione digitale, con un obiettivo che è almeno duplice: da un lato offrire ai consumatori una più elevata personalizzazione e una maggiore interazione con i loro marchi preferiti, e dall’altra quella di migliorare il Work & Life Balance dei propri dipendenti, attraverso lo Smart Working.

La realtà virtuale di “Makeup Genius”

Nel primo ambito, quello dell’innovazione per la clientela, rientra l’iniziativa avviata nel 2014 con il lancio di Makeup Genius, un’App che consente alle clienti di testare i prodotti di make-up utilizzando il cellulare o il tablet come specchio virtuale. Combinando la conoscenza dei consumatori e l’expertise in materia di colori con le nuove tecnologie di monitoraggio delle espressioni facciali, è nato così un algoritmo in grado di fornire in tempo reale un rendering cromatico estremamente realistico, a “effetto WOW“. A oggi circa 20 milioni di utenti hanno scaricato l’App, che è stata nel frattempo miglorata e aggiornata con nuove funzionalità, grazie a una partnership strategica con lo specialista di applicazioni di realta aumentata Image Metrics.

L’innovazione al servizio dei lavoratori

L’altra faccia della medaglia dell’innovazione attraverso il digitale è quella dei collaboratori. Il progetto Be Smart! Work Smart!, lanciato ufficialmente a novembre 2014, è espressione di questa nuova cultura, in linea con i valori del Gruppo e coerente con la strategia di modernizzazione dell’azienda. Inoltre, introducendo una maggiore flessibilità nella gestione del tempo che consente un miglior bilanciamento vita-lavoro, l’iniziativa vuole rappresentare un aiuto concreto per tutti a esprimere al massimo il proprio potenziale e incrementare il benessere organizzativo. L’iniziativa rientra anche all’interno di un programma internazionale chiamato Share&Care promosso dalle Risorse Umane che vuole offrire ai collaboratori L’Oréal di tutto il mondo una base comune di trattamenti in termini di welfare, salute, work-life balance e qualità della vita al lavoro.

Il progetto italiano di Smart Working

Cristina Scocchia, AD L’Oreal Italia

In L’Oréal Italia, che conta circa 2.000 collaboratori, lo Smart Working è stato uno dei tasselli fondamentali di un più generale processo di change management fortemente voluto dall’Amministratore Delegato Cristina Scocchia, in carica da gennaio 2014. In questo senso lo Smart Working assume la caratterista di enabler strategico di un cambio culturale aziendale, i cui assi di sviluppo sono tre: favorire il passaggio da un modello organizzativo basato sul controllo ad uno fondato sulla fiducia tra manager e collaboratori; accelerare l’evoluzione dello stile di leadership basato sulla gerarchia, sui processi e sul controllo del tempo verso un modello di leadership diffusa fondato sull’empowerment di tutti collaboratori, chiamati ad offrire un contributo sui risultati e non sul tempo speso in ufficio; responsabilizzare manager e collaboratori sulla performance valorizzando la meritocrazia.

Il progetto di Smart Working avviato dalla filiale italiana è quindi il secondo in ordine cronologico nel Gruppo L’Oréal differenziandosi però sensibilmente dal primo promosso dalla filiale inglese soprattutto per le motivazioni di partenza che, nel caso di UK, erano più legate al tema del welfare e del supporto alla genitorialità.

Ad oggi L’Oréal Italia offre ai suoi collaboratori la possibilità di lavorare in modalità Smart Working per 2 giorni al mese senza alcun vincolo sulla scelta dei giorni: le persone possono lavorare in luoghi con adeguati standard di sicurezza (anche da casa). L’orario di lavoro è flessibile all’interno della normale giornata lavorativa, è pertanto richiesto di segnalare eventuali assenze durante la giornata. Possono usufruire delle giornate di Smart Working tutti i dipendenti di sede dell’azienda, ad eccezione di alcune funzioni aziendali quali Customer Service e Gestione Credito per le quali sussistono criticità di natura tecnologica e organizzativa.

Il ruolo delle tecnologie digitali

Il progetto Smart Working è stato coordinato dalla funzione Risorse Umane e Comunicazione Istituzionale ma con un ruolo importante di supporto tecnologico da parte della funzione IT poiché l’adeguamento delle dotazioni informatiche è stato il punto di avvio del progetto.

Attraverso l’iniziativa “Always On” lanciata a Maggio del 2014, l’Azienda ha sostituito le dotazioni informatiche con device più

performanti e innovativi e esteso a tutti i collaboratori l’utilizzo di PC portatili e smartphone con possibilità di telefonate illimitate sul territorio italiano. A settembre 2014 si è concluso il processo di sostituzione dei computer fissi con personal computer portatili e, contemporaneamente, è stato abilitato l’accesso Wi-Fi ai sistemi aziendali, cambiando la logica con la quale i dispositivi si connettono alla rete e rimuovendo un’importante barriera tecnologica all’implementazione dello Smart Working. Il processo di adeguamento tecnologico si è in parte inserito all’interno di un programma strategico di modernizzazione informatica guidata dal Gruppo è stato quindi possibile ottenere delle sinergie di progetto, mentre la parte più legata alla fonia è stata gestita in autonomia dalla filiale italiana. Il secondo passo del progetto, è stata la definizione del regolamento poiché lo Smart Working rappresenta un’opportunità a libera adesione. La prima versione realizzata dalla funzione HR è stata oggetto di incontri con il Senior e Middle Management che hanno contribuito alla realizzazione del documento finale. Questo coinvolgimento del gruppo dirigente ha permesso loro di comprendere, interiorizzare e far proprio il principio sottostante all’iniziativa di Smart Working: un cambiamento culturale nella gestione dei propri collaboratori. A novembre 2014 è stata ufficialmente lanciata l’iniziativa che è stata affiancata da sessioni di formazione ai collaboratori eleggibili sviluppata su due moduli riguardanti l’organizzazione del lavoro e la salute e sicurezza.

I risultati

L’azienda ha riscontrato in questo anno un crescente livello di partecipazione da parte dei collaboratori, raggiungendo un picco a partire da Marzo 2015. L’Oréal ha formato circa il 100% dei collaboratori che hanno aderito su base volontaria e ad oggi l’80% degli “aventi diritto” lavora attualmente in modalità Smart Working per un totale di 3.300 giornate a fine settembre 2015.

Per misurare più puntualmente i risultati dell’iniziativa, L’Oréal lancerà una survey ai dipendenti dopo un anno dal lancio dell’iniziativa. I prossimi passi auspicati da L’Oréal nell’ambito di questo programma vertono principalmente su due ambiti: da una parte l’allargamento della base di collaboratori che possono aderire allo Smart Working risolvendo le problematiche che ad oggi non consentono la partecipazione a tutte le funzioni e dall’altra l’estensione a 4 giorni/mese delle giornate massime di Smart Working.

Le informazioni sul progetto Smart Working sono tratte dal Rapporto “Smart Working: scopriamo le carte!” dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano

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