Progetti e iniziative

“Digitali per crescere”, Microsoft e Unioncamere insieme per le Pmi

Insieme per aiutare la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. La multinazionale ha siglato un protocollo d’intesa con Unioncamere per dare il via a una iniziativa che intende supportare le Pmi attraverso un intenso programma di formazione dedicato alle nuove tecnologie.

Pubblicato il 11 Ott 2013

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Raggiungere capillarmente le realtà attive in Italia, parlare con loro, formarle, portare l’innovazione sul territorio. Questa l’anima e la filosofia di un progetto ambizioso come “Digitali per crescere”, nato dall’intesa tra Microsoft e Unioncamere. Nella partica verrà organizzato un ciclo itinerante di eventi dedicati a Pmi e professionisti IT nelle principali città della Penisola.

Torino, Napoli, Roma, Bari, Padova, Bologna e Milano saranno le prime tappe degli incontri, ma l’iniziativa proseguirà con nuovi appuntamenti nel 2014. Con la collaborazione della propria vasta rete di partner Microsoft incontrerà imprenditori, manager e professionisti per approfondire le potenzialità dei dispositivi di nuova generazione e dei servizi di cloud computing.

In contemporanea al lancio dell’iniziativa Microsoft ha lanciato una nuova piattaforma digitale (digitalipercrescere.it) che vuole essere un punto di riferimento per le realtà che desiderano cogliere le opportunità offerte dal digitale. Per accompagnare le Pmi in questo processo di innovazione verrà reso disponibile attraverso il portale uno strumento di check-up della propria impresa – per verificarne il livello di digitalizzazione e trovare soluzioni specifiche, prendere contatto con i professionisti It del territorio e registrarsi alle sessioni di formazione offerte da Microsoft e dai suoi partner nelle varie città italiane.

“L’accordo si pone l’obiettivo di contribuire alla riduzione del gap digitale tra le diverse aree del Paese e tra le diverse tipologie d’impresa, diffondendo la cultura dell’innovazione digitale e la crescita della consapevolezza dei vantaggi in termini commerciali derivanti da un maggior utilizzo dei servizi digitali avanzati”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Le nostre Pmi, infatti, hanno accumulato un forte ritardo rispetto agli altri partner europei. Basti pensare che l’Istat ha evidenziato che nel 2012 soltanto il 6,2% delle imprese sopra i 10 addetti ha venduto on-line, l’uso dell’e-banking ha riguardato solo il 29%, mentre si ferma al 32% la quota di imprese che hanno compiuto completamente on-line alcune procedure amministrative. Queste percentuali sono destinate a contrarsi se si prende in considerazione le piccole e micro che costituiscono il 95% del nostro tessuto produttivo”.

Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia ha ricordato come, secondo una recente ricerca Microsoft-Ipsos Mori, le piccole aziende che utilizzano il cloud sono le più propense a investire in innovazione per far fronte al difficile momento socio-economico: il 47% ritiene che l’It giochi un ruolo chiave per il successo dell’organizzazione e il 70% concorda sul valore delle proprie soluzioni per lavorare in modo efficiente.

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