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Macron e il tecnical sportswear, quando l’ERP soddisfa anche le PMI di nicchia

L’azienda bolognese, specialista di abbigliamento per squadre professionistiche – tra cui Bologna, Lazio, Napoli, Aston Villa – e dilettantistiche, ha supportato l’internazionalizzazione e l’integrazione con la rete di negozi con Dynamics AX di Microsoft. «Siamo in grado di aprire un negozio in 4 settimane: in due anni ne abbiamo inaugurati 115»

Pubblicato il 16 Mag 2016

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Macron Stadium, sede del Bolton FC

Un software gestionale verticale è solitamente in grado di risolvere le esigenze di base per gran parte delle aziende nel settore di riferimento, in modo particolare le PMI. Alcune nicchie però spesso restano escluse, per i requisiti troppo peculiari. «Il mondo dello sportswear tecnico è molto diverso dall’abbigliamento tradizionale, e anche da quello sportivo – precisa Gianpio Prencipe, CIO di Macron -. Per esempio c’è un marcato aspetto legato alla personalizzazione e alla squadra, da gestire con grande attenzione».

Su questo, l’azienda bolognese ha costruito le proprie fortune, focalizzandosi sull’abbigliamento e accessori per squadre professionistiche – tra cui Bologna, Lazio, Napoli, Aston Villa, e la nazionale scozzese di rugby – e dilettantistiche (calcio, basket, volley, baseball, pallamano, calcetto, running) e passando dal piccolo negozio riservato a pochi sport, fino al marchio presente direttamente o indirettamente in 1300 punti vendita, ai quali si aggiunge la gestione dell’eCommerce. «Abbiamo puntato su quattro linee di offerta: abbigliamento sportivo, materiale per squadre, linea running e la più recente casual – prosegue Prencipe -. La crescita veloce ed estesa comportava la necessità di adeguare la nostra tecnologia, per continuare a garantire agli utenti facilità e immediatezza negli ordini».

Un altro aspetto importante da affrontare, la rapida internazionalizzazione, con l’impegno di far arrivare i propri prodotti ovunque. «Serviva uno strumento capace di coprire le esigenze tanto nell’immediato quanto nel futuro – osserva Prencipe -. Avevamo bisogno di diffondere le nostre best practice e arrivare rapidamente a una prototipizzazione e proseguire con l’integrazione in tempi brevi».

La risposta è stata individuata in Microsoft Dynamics AX, con il supporto di consulenti di Concert. «Abbiamo portato a termine senza particolari difficoltà la piena integrazione tra il quartier generale, e i nostri negozi monomarca in giro per il mondo. La gestione dei processi globali risulta ora nettamente semplificata». In particolare, apprezzato il supporto al programma di fidelity, uno dei punti più specifici. «Non si parla del classico negozio di abbigliamento. Le logiche di prezzo e colore sono completamente diverse. In questo caso non si sceglie un capo perchè piace, più spesso la decisione avviene in base ai colori della squadra di appartenenza o a quella di cui si è tifosi».

Più standard, pur restando altrettanto cruciale, un altro aspetto particolarmente apprezzato della piattaforma software. «Per noi era molto importante garantire tempi molto ristretti per l’avvio delle singole società nei vari Paesi -. puntualizza Prencipe -. Per quanto riguarda gli aspetti legati alla tecnologia IT, siamo in grado di aprire un negozio nel giro di quattro settimane. Grazie a questo, in due anni abbiamo potuto inaugurare 115 nuovi punti vendita».

Secondo Prencipe, Macron si può considerare l’unica azienda europea del settore ad aver affidato a Microsoft tutti i processi. «Per quanto riguarda in particolare L’ERP, attualmente è organizzato su due versioni di Dynamics Ax, mentre Sharepoint copre tutti i processi e li integra». Nell’intero ecosistema dell’azienda, restano

esclusi al momento solo i processi per i quali è necessaria una decisione condivisa con i partner. «Sono i processi laterali, come la gestione delle risorse umane o altri affidati in outsourcing. Non escludiamo però in futuro di integrare anche questi nella nostra soluzione».Considerate le premesse, a conti fatti uno dei maggiori vantaggi si è rivelata l’estrema versatilità del pacchetto. «Il 95% dei processi implementati ora è standard – ammette Prencipe -. Il restante 5% è una quota di personalizzazione inevitabile alla luce del settore. Alcune caratteristiche sono difficili da incontrare al di fuori».

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