L’Intelligenza Artificiale sta radicalmente trasformando il modo di lavorare dei knowledge worker, e questa trasformazione non riguarda solo la disponibilità di nuovi servizi, primo fra tutti ChatGPT, ma anche l’utilizzo dei dispositivi, la relazione fra persone e tecnologia, e gli spazi fisici, l’ufficio. L’AI promette di rendere il lavoro più semplice, di liberare spazio per la creatività, di offrire esperienze più appaganti e personalizzate.
Ne parliamo in questo video con Giampiero Savorelli, VP e MD di HP Italy, società che sta plasmando il futuro del lavoro a livello globale, rilasciando una serie di prodotti e soluzioni di nuova generazione che puntano sull’Intelligenza Artificiale, a partire dai notebook fino alle soluzioni di stampa, di videocomunicazione e ai sistemi di gestione.
“La pandemia ha cambiato completamente la modalità di lavorare e la tecnologia ha assunto un ruolo molto più importante – dice Savorelli -. Gli spazi fisici sono stati rivisti in una logica di collaborazione, con più aree per comunicare, fare riunioni e condividere informazioni: oggi nell’ufficio ci si incontra, si lavora insieme, si fanno meeting, si prendono decisioni anche in tempi molto più veloci, e soprattutto si può parlare anche in maniera estemporanea. In questo modo si creano opportunità”.
Il manager spiega che la tecnologia ha fatto passi avanti importantissimi soprattutto nel mondo della collaboration: grazie all’Artificial Intelligence, i sistemi di audio-video all’interno delle sale conferenze permettono di vivere un’esperienza praticamente identica a quella che si vive quando si è tutti in una stessa stanza. Anche i pc sono evoluti, sia nella dimensione che nel design e nei materiali.
“La strategia di HP non a caso si chiama Future of work – chiosa Savorelli – : la tecnologia che offriamo è in grado da un lato di aiutare le aziende ad aumentare la produttività e a raggiungere gli obiettivi, dall’altro di garantire al dipendente più soddisfazione professionale e personale. HP è l’unico vendor ad avere integrato soluzioni di intelligenza artificiale in tutti i dispositivi: i personal computer, le stampanti e i sistemi di collaboration”.
Lo scorso marzo HP ha annunciato numerose novità: oltre 80 nuovi pc, strumenti di stampa AI-powered per le PMI e potenziamenti alla Workforce Experience Platform. In particolare, la serie di notebook HP EliteBook 8 è stata riprogettata con opzioni NPU fino a 50 TOPS, quindi estremamente performanti.
Oggi è disponibile, ad esempio, Perfect Output un software potenziato dall’AI che permette di stampare esattamente quello che viene visualizzato nello schermo, risolvendo uno dei problemi più comuni e che portano anche allo spreco di carta, in particolare con documenti Excel.
Un’altra novità citata dal manager è HP Z Captis, un device nell’ambito del mondo delle workstation: permette di scannerizzare materiali di qualsiasi genere e trasformarli da fisico a digitale. La soluzione è molto versatile e trova applicazione in molteplici contesti, dall’architettura all’automotive fino al design e al fashion.
Al cuore dell’offerta HP c’è poi la protezione degli end point. Il livello delle minacce è sempre più elevato e quindi è necessario innalzare le barriere di sicurezza in particolare dei dispositivi: “Gli hacker attaccano le aziende attraverso i pc e le stampanti collegati in rete: per questo è importante che ogni dispositivo abbia sistemi elevati di sicurezza. Le nostre macchine sono Secure by design, ovvero dispongono di funzioni di sicurezza molto evolute, frutto anche di diverse acquisizioni”.