Ricerche

Boom del Mobile Advertising nel 2012

L’Osservatorio Mobile Marketing & Service della School of Management del Politecnico di Milano ha stimato in Italia una crescita del 55% del mercato, che sfiora i 90 milioni di euro e rappresenta ormai il 7% di tutti gli investimenti pubblicitari su internet. Triplicate le App dei 100 Top Spender

Pubblicato il 04 Feb 2013

Boom del Mobile Advertising nel 2012

Dopo l’accelerazione del 2011, anche nel 2012 in Italia è proseguita con forti tassi di crescita l’espansione del mercato Mobile Marketing & Service, secondo i risultati della sesta edizione dell’Osservatorio omonimo della School of Management del Politecnico di Milano.

Il valore assoluto degli investimenti in pubblicità pensata appositamente per gli smartphone, infatti, è salito in un anno del 55%: da 57 milioni di euro nel 2011 a 89 milioni nel 2012. Un dato che rappresenta l’1% del totale degli investimenti pubblicitari in Italia (in linea con Francia e Germania, mentre in USA la percentuale è del 2,4% e nel Regno Unito del 3%) e il 7% sul totale della pubblicità digitale (pc, tablet, mobile), anche qui dietro solo a USA e Regno Unito, e davanti, anche se di poco, a Germania, Francia e Spagna.

Questi numeri di tutto rilievo anche a livello internazionale corrispondono d’altra parte alla continua diffusione degli smartphone nel nostro Paese: i Mobile Surfer (persone che si collegano a internet da cellulare o smartphone almeno una volta al mese) sono ormai 20 milioni, pari a due terzi degli utenti Internet mensili da pc, e il 61% di loro anzi si collega a internet – tramite app o siti Mobile – ogni giorno e per almeno per un’ora, come ha rilevato un’indagine dell’Osservatorio su 1500 consumatori ‘mobile surfer’, condotta insieme a Doxa.

Cresce quindi la base di potenziali clienti, e cresce anche la loro ricettività per la pubblicità sugli smartphone: il 45% la nota spesso, il 39% qualche volta, e il 40% la clicca per approfondire il messaggio: di questi ultimi, il 44% è attirato da un prodotto/servizio/app di suo interesse, il 31% da una promozione o sconto e il 20% dalla stessa grafica o creatività del messaggio. In termini di formati pubblicitari, sono più che raddoppiati gli investimenti in search e display advertising su siti mobile e su app, e la raccolta degli ad-network, e fortemente cresciuti anche quelli a performance (cost per click). I settori utenti più attivi sono telco, automotive, intrattenimento, finanza e assicurazioni.

Nell’immediato futuro però, sottolineano i ricercatori dell’Osservatorio, si espanderà fortemente l’utilizzo di formati innovativi come i Rich media (banner interattivi e coinvolgenti, video HD a tutto schermo, ecc.) e assisteremo a una crescente integrazione del Mobile in iniziative che coinvolgono altri media, come pc, tablet, e anche la TV, come per esempio: le pubblicità simultanee e integrate su Tv e Smartphone noto come ‘second screen’).

Le aziende quindi dimostrano di avere maturato una buona consapevolezza dell’importanza del mercato mobile, e una conferma arriva anche dai responsi di un’analisi dell’Osservatorio sui 100 Top Spender italiani in advertising del 2012 classificati da Nielsen. Il 58% del campione ha almeno un’app (+18% rispetto al 2011), e soprattutto triplica il numero di app uniche complessive (per intenderci la stessa app disponibile su App Store Apple e su Google Play conta per due): da 94 del 2011 a 265 nel 2012. Oltre il 90% di queste app oltretutto sono punti di contatto permanenti, e meno del 10% sono app ‘di campagna’ pensate per vivere soltanto per la durata di promozioni e lanci di prodotto.

La reazione dei consumatori è molto positiva: il 75% ha scaricato almeno una branded app, che nel 60% dei casi è diventata una delle più utilizzate (soprattutto app di banche, trasporti/viaggi, retail, abbigliamento, utility), ed emerge una buona apertura ad accettare notifiche push e registrarsi.

“Se nel 2011 – spiega Andrea Boaretto, Responsabile della Ricerca – le aziende hanno definitivamente scoperto le enormi potenzialità del Mobile come canale diretto e stabile di relazione col cliente, nel 2012 hanno messo in pratica tale scoperta: nell’ultimo anno, infatti, è triplicato il numero di App sviluppate dai 100 top-spender italiani in advertising. In forte crescita anche il numero di Mobile site, ovvero siti ottimizzati per la navigazione da Mobile, visto che il traffico da Cellulare è in costante aumento. Un tale fermento sul canale Mobile si spiega perché è un touch-point unico con caratteristiche peculiari di immediatezza, personalizzazione, intimità e che richiede contenuti rilevanti per il consumatore in logica contestuale. In secondo luogo perché è un canale che, se utilizzato con adeguate meccaniche, creatività̀ e formati, rappresenta una leva di ingaggio formidabile nel mix di comunicazione. Infine, perché il Mobile è una sorta di appendice digitale del corpo umano e rappresenta il punto di contatto ideale per costruire e mantenere relazioni di lungo periodo con i clienti, valorizzando i valori di marca con contenuti di servizio e di engagement”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x