intervista

L’ICT per le imprese sempre più simile a quella dei carrier

L’innovazione accelera e spinge aziende e PA italiane ad affrontare progetti ormai inevitabili per tenere il passo. Anche l’offerta è in trasformazione: i confini fra le soluzioni tecnologiche destinate agli operatori e quelle enterprise sono sempre più sfumati. Alessandro Cozzi, Direttore Enterprise Business Group di Huawei Italia: «Oggi siamo l’unico vendor che può mutuare soluzioni da un settore all’altro»

Pubblicato il 07 Gen 2015

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Alessandro Cozzi, Direttore Enterprise Business Group Huawei Italia

L’innovazione avanza con un ritmo che non si era mai visto in precedenza, creando forti discontinuità sia per le aziende sia per i loro fornitori di tecnologia. Dotarsi di tecnologie allo stato dell’arte, è ormai una necessità molto sentita anche sul mercato italiano: Mobility, banda larga, IoT, analisi dei dati, sono trend che devono essere seguiti, non ci sono alternative.

Il ritardo dell’Italia sull’innovazione digitale è noto, ma questo significa anche che ci sono ampi spazi di crescita. Lo confermano i risultati di Huawei, che sta ottenendo un grande successo nel nostro Paese: il colosso cinese, che fornisce infrastrutture ai principali carrier mondiali, oltre che device per il mercato consumer, tre anni fa ha iniziato a operare anche nel mercato enterprise, partendo da zero e ottenendo rapidamente la fiducia di moltissime aziende e PA.

«Abbiamo raccolto casi di successo significativi in tutti i settori, realizzando soluzioni critiche per il business: unified communication, Data Center che abilitano il Cloud, server, switch, storage, management, virtualizzazione e reti wireless in tutte le declinazioni possibili – dice Alessandro Cozzi, Direttore Enterprise Business Group di Huawei Italia -. La crescita dell’area Enterprise nel mercato italiano nel 2014 sarà intorno 50%, in linea con il resto del mondo». I motivi del successo? «Nessun altro vendor ha un portafoglio end-to-end come il nostro – sostiene il manager – e questo garantisce efficienza e performance, gli obiettivi primari dei clienti. Inoltre, la grandissima capacità di innovazione di Huawei, con un investimento pari al 10% del fatturato, è una garanzia per il futuro».

C’è infatti una forte contaminazione fra l’innovazione nelle soluzioni per i carrier e quelle per le imprese, perchè ormai i due mondi tendono a convergere. «I confini tra le tecnologie che in passato venivano destinate solo al mondo dei carrier, all’enterprise o al consumer tendono infatti ad assottigliarsi. Internet può essere considerato oggi un fenomeno prevalentemente consumer (ci sono circa 7miliardi di terminali intelligenti nel mondo), ma diverrà nei prossimi anni un fenomeno “enterprise driven” con i sensori che diventeranno circa 100 miliardi nel 2025, la maggior parte dei quali saranno “enterprise enabled”, scaricati a terra principalmente da imprese che li utilizzeranno per nuove modalità di fare business, produrre, gestire… ».

Un altro esempio è quello della Work Force Automation. Per realizzare una soluzione di Enterprise Mobility servono terminali, applicazioni, una rete Wi-Fi performante, ad alta densità, ma anche banda larga mobile e quindi il ruolo degli operatori è fondamentale. «Oggi siamo l’unico vendor che può mutuare soluzioni da un settore all’altro – continua Cozzi – è evidente che i brevetti LTE o 5G ci consentono di realizzare prodotti e soluzioni mobili ideali anche per le imprese, che infatti chiamiamo enterprise LTE».

Un altro tema centrale per Huawei è l’efficienza energetica dei Data center: oltre ad avere un’offerta di soluzioni di cooling e UPS, l’azienda è impegnata anche sul fronte del solare e realizza Data Center all-in-one che possono funzionare anche in mezzo al deserto, o in situazioni di emergenza per eventi catastrofici.

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