Big Data e Cloud

Big Data e Cloud cambiano ruoli e competenze dei professionisti IT

La natura mutevole del settore IT influenza i paradigmi tecnologici, imponendo cambiamenti anche dal punto di vista professionale. In particolare, su Big Data e Cloud servono professionisti con solide basi in matematica e business e servono manager capaci di formulare il mix di servizi on line e off line più opportuno

Pubblicato il 26 Lug 2016

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L’IT si sta evolvendo da centro di costo a organizzazione di servizio. In questo contesto, stanno emergendo diversi nuovi ruoli professionali a cui è richiesto di fornire un valore misurabile per il business.

Che un’azienda stia assumendo nuovi operatori IT o voglia creare opportunità di crescita per il personale esistente, vi sono alcuni aspetti da considerare in relazione alle aree emergenti come Cloud, Big Data e sicurezza.

Gli specialisti del Cloud

Il Cloud computing sta cambiando profondamente il modo in cui le aziende sviluppano, distribuiscono e utilizzano le applicazioni. Un’organizzazione può utilizzare innumerevoli istanze di Cloud pubblico o utilizzare applicazioni software as a service (SaaS) senza coinvolgere minimamente il comparto IT. Il Cloud infatti ha accelerato potentemente il ritmo del business, ma anche creato una serie di potenziali insidie se non utilizzato in maniera ottimale.

Per questo motivo, sempre più spesso, le aziende hanno necessità di avvalersi del supporto interno di professionisti del settore in grado di consigliare e facilitare l’utilizzo di questa tecnologia all’interno delle attività aziendali. Le qualifiche che identificano il personale specializzato sono diverse: si va dal cloud technology broker, al Cloud integration specialist passando per il Cloud services broker. Tutte queste figure hanno il compito di aiutare gli imprenditori ha compiere le scelte migliori – sia da un punto di vista tecnico che per costi-efficacia – in materia di Cloud. I professionisti specializzati in questo segmento sono in genere esperti di IT e conoscono in modo approfondito le operazioni interne dell’IT e dei data center. Ma questo non basta: devono anche avere un forte orientamento al business e conoscere bene gli strumenti contrattuali e l’applicazione del service level agreement.

Colmare il divario con i Big Data

Oggi i dati sono in continua crescita: la realtà digitale e iper connessa in cui viviamo non fa altro che produrre una quantità smisurata di informazioni che, se gestite e analizzate nel modo corretto, rappresentano una vera risorsa per il business. E la sfida sta proprio qui: le aziende, per rimanere competitive sul mercato, hanno sempre più bisogno di destreggiarsi nel mare magnum dei Big Data – spesso destrutturati e apparentemente non collegati – e di capire come sfruttare al meglio questa enorme opportunità.

Ecco quindi che cresce la necessità di professionisti che, grazie a solide basi in matematica e business, possano aiutare l’azienda a utilizzare i dati nel modo più efficace. Primo fra tutti, il Big Data analyst: a lui è richiesto di colmare il divario tra la tecnologia e le esigenze aziendali. Un ruolo che va ben oltre l’IT e comprende spesso anche accurate competenze statistiche e analitiche. Al fianco del Big Data analyst è sempre più richiesta anche la figura dell’esperto di apprendimento automatico o sistemi cognitivi: lui elabora ed analizza enormi quantità di dati e utilizzare i risultati per modellare le conoscenze e le capacità di reazione delle macchine. Un esempio? Un esperto di apprendimento automatico potrebbe aiutare una società a utilizzare big data analytics e modelli comportamentali per identificare modelli meteorologici o attacchi informatici.

Come proteggere i dati

Le mansioni relative alla sicurezza esistono da anni all’interno dei reparti IT. Ma lo scenario del cybercrime, negli ultimi tempi, si sta evolvendo rapidamente con minacce sempre più sofisticate e criminali informatici sempre più esperti. Di conseguenza, anche il ruolo di chi deve tenere al sicuro i dati aziendali sta cambiando forma, per diventare sempre più specializzato e richiesto. I responsabili della sicurezza IT oggi applicano strumenti di analisi e sistemi di apprendimento automatico per comprendere, rispondere e mitigare le minacce.

Gli strumenti di sicurezza tradizionali, come firewall e software antivirus, sono spesso gestiti dagli amministratori IT come parte dell’infrastruttura del data center e questo consente agli esperti in sicurezza informatica di concentrarsi sul monitoraggio e sull’analisi continua dell’infrastruttura. Questi professionisti hanno una buon formazione in data center infrastructure, con particolare attenzione in networking, scripting, analisi del traffico e controllo degli accessi.

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