La quarta rivoluzione industriale ha caratteristiche peculiari ed estreme: è velocissima, pervasiva e profondamente impattante sull’intera società. Per affrontare le sfide che ci aspettano e salvaguardare l’occupazione urgono misure specifiche. Tutti sono chiamati in causa: singoli, imprese e policy maker. Ecco le 5 azioni più urgenti
American Express superata da PayPal. Il colosso svedese dei mobili che sbarca sull'eCommerce di Amazon. Il big tedesco del discount Aldi che apre punti vendita negli Usa. E a sorpresa, torna in auge il libro cartaceo, dato per morto con l'avvento del lettore digitale. Quattro storie diverse, con un unico fil rouge: la disruption causata dalla digitalizzazione. L'editoriale di Umberto Bertelè
I criteri classici di costruzione e gestione della fiducia – nei brand, nei leader politici e non, nelle istituzioni – stanno crollando. Nuovi meccanismi abilitati dal digitale ci portano a fidarci di persone, aziende e idee sconosciute, vedi Airbnb, BlaBlacar, Tinder o Bitcoin. È un passaggio epocale, da “institutional trust” a “distributed trust”, basata su enormi reti di persone, organizzazioni e macchine intelligenti. Il pensiero dell'autrice di “What’s Mine is Yours”, relatrice al World Business Forum di Milano
«Presentato al momento giusto e semplice da attivare, adesione ampia e immediata». Secondo un'indagine di Comitato Leonardo e KPMG Advisory su 330 aziende, tre su 4 conoscono il programma governativo, il 41% delle microimprese e il 67% delle medie e delle grandi lo ha utilizzato, e una su 4 ha investito di concerto con altri partner della filiera
Al cuore dell’alleanza c'è l'eCommerce con comandi vocali, che sfrutta intelligenza artificiale e riconoscimento del parlato nell’eCommerce e in negozio. Prepariamoci a un nuovo standard nelle esperienze d'acquisto: parlare con assistenti personali virtuali sarà presto normale. E per gli speaker intelligenti (come Amazon Echo e Google Home) si prevede una diffusione massiccia
Per vincere le sfide del nostro tempo, serve una nuova relazione fra il mondo pubblico e quello privato, che superi i preconcetti. È la tesi della nota economista americana di origine italiana, autrice del bestseller "Lo stato innovatore", oggi responsabile dell'Institute for Innovation and Public Purpose alla UCL (University College of London). «Nulla sarebbe successo in Silicon Valley senza importanti finanziamenti pubblici»
La digital transformation è diventata pervasiva e trasversale: nascono progetti strategici in ogni funzione aziendale, da Marketing e Vendite all'HR, fino a Procurement e Supply Chain. Cresce la collaborazione interna, perché la revisione dei processi supera la classica visione organizzativa a silos. È un cambio di passo confermato dalla presenza di budget per l'innovazione al di fuori delle direzioni ICT in oltre un terzo delle grandi imprese italiane
Sir Tim Berners-Lee: i computer possono già apprendere, e presto saranno in grado di svolgere attività professionali ad alto valore aggiunto. Occorre definire una nuova società dove l'occupazione non crescerà di pari passo con l'economia. «Ma il problema fondamentale è che anche gli algoritmi possono sbagliare, se si basano su dati generati dall'uomo»
Cresciute del 24% le vendite di beni di consumo italiani all’estero sui canali digitali: 7,5 miliardi di euro nel 2016. Più del 60% viene dal Fashion, il 17% dal Food. «Un fenomeno recente: sale la consapevolezza delle opportunità, non facili però da concretizzare». L’Osservatorio Export del Politecnico di Milano: «Enorme potenziale in Cina, in USA grande incertezza con Trump ma segnali non negativi»
Manutenzione predittiva, gestione automatizzata del magazzino, fleet management, connected car, tracciabilità della filiera: ecco gli impieghi dell'IoT con le maggiori aspettative di sviluppo nei prossimi 3 anni. A fare il punto è l'analisi “Winning In IoT" di Boston Consulting Group
Fino a pochi anni fa generare spunti da cui sviluppare nuovi prodotti e servizi era difficile. Oggi invece, anche grazie al digitale, è facile e costa poco: le imprese ne sono sommerse, ma non sanno come gestirli. E il mercato continua a premiarne pochi. Occorre passare dalla “innovation of solutions” alla “innovation of meaning”, spiega Roberto Verganti, docente di Leadership e Innovation al Politecnico di Milano, nel suo libro “Overcrowded”