Ricerche

Le imprese possono abbattere del 30% i costi software



Secondo Gartner, attraverso l’adozione di alcune best practice e, soprattutto, grazie agli strumenti di Software Asset management, è possibile ottenere risparmi significativi

Gianluigi Torchiani

Pubblicato il 22 Lug 2016


Quest’anno le imprese di tutto il mondo spenderanno complessivamente 332 miliardi di dollari per l’acquisto di software. Tutti soldi spesi bene? Mica tanto, come chiunque abbia lavorato in un’azienda di certe dimensioni ha potuto constatare. Non di rado alcuni programmi sono messi in mano anche a dipendenti per nulla interessati al loro effettivo utilizzo, dunque c’è un problema di eccesso di acquisto di licenze. Sempre più spesso, alcuni software, per la loro complessità, vengono lasciati inutilizzati sul desktop, magari in favore di tool reperibili sul web. C’è poi da rilevare che, nelle grandi organizzazioni, neppure il reparto IT è completamente consapevole del numero e della tipologia di software installati, spesso frutto di politiche di acquisto sovrapposte.

Tutto questo, a lungo andare, si traduce in uno spreco di risorse aziendali, tanto che secondo Gartner, circa il 30% di questo investimento potrebbe essere evitato, attraverso l’adozione di tre semplici best practice. Innanzitutto, secondo l’agenzia occorre ottimizzare le configurazioni software: molto spesso, infatti, le configurazioni di default proposte dai principali vendor del settore sono anche le più costose. Se invece le organizzazioni riuscissero a farsi costruire un modello su misura, in particolare in ambito data center potrebbero riuscire a ottenere risparmi significativi. Altra possibilità è il riciclo delle licenze esistenti, ormai da qualche anno possibile anche nell’Unione europea, che può appunto permettere un abbassamento delle spese software aziendali.

Il punto è che, come si accennava anche in precedenza, una buona fetta delle imprese non hanno chiare le dimensioni del proprio parco software. Per evitare di far perdere del tempo prezioso al proprio reparto IT, l’unica strada a disposizione delle società è quella di dotarsi di una soluzione di Software Asset Management (SAM), che sono in grado di automatizzare, accelerare e migliorare processi che – altrimenti – andrebbero svolti manualmente da professionisti con competenze specifiche. Gartner ha preso in considerazione in un suo studio circa 800 aziende che hanno adottato soluzioni SAM tra maggio 2015 e marzo 2016: il risultato è stato proprio quel 30% di minore spesa citato all’inizio dell’articolo.

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