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2015 all’insegna dell’espansione per Zalando

Pubblicato il 15 Apr 2015

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Anche in Italia, paese spesso poco reattivo alle innovazioni tecnologiche, lo shopping online sta diventando una realtà diffusa e consolidata, un’abitudine quotidiana appresa da un numero crescente di consumatori e un potenziale terreno di crescita per le aziende più consapevoli e intraprendenti.

A rivelarlo i dati contenuti in un rapporto firmato ANSA e pubblicato sul Net Retail di Netcomm, secondo il quale in un solo anno il settore dell’e-commerce ha conosciuto un balzo in avanti del 22%, arrivando a coinvolgere almeno 22 milioni di persone.

All’interno di quest’andamento positivo si colloca la forte crescita di Zalando, una delle piattaforme di acquisto digitale più dinamiche del momento. Dedicata alla vendita di articoli di moda (capi d’abbigliamento, scarpe e accessori vari), la società di e-commerce fondata nel 2008 in Germania ha infatti registrato un 2014 largamente positivo, caratterizzato da un aumento della clientela attiva (che ha superato i 14,5 milioni) e da una forte crescita dei ricavi.

Rispetto ai numeri del 2013, in Italia Zalando ha visto i propri utili aumentare del 26%, attestandosi così sui 2,2 miliardi di euro (contro gli 1,8 dell’anno precedente), mentre per il resto d’Europa la crescita si è assestata sul 37%, raggiungendo la quota di 0,9 miliardi di euro, ovvero 0,3 miliardi in più del 2013. L’insieme di crescita ha portato al gruppo Zalando un Ebit rettificato di 82 milioni di euro, corrispondente ad un margine rettificato di 3,7% rispetto alla precedente annualità. In particolare il margine per la Germania si è assestato sul 6,7%, mentre il corrispettivo europeo è giunto ad un promettente -1,3%. Una simile crescita annuale, soprattutto dal punto di vista dell’utenza attiva, è stata favorita da parte di Zalando con l’ampliamento dei servizi messi a disposizione della clientela.

I 7 milioni di download invece certificano il successo dell’applicazione dedicata al portale: non a caso il 42% dei clienti attivi online accede tramite dispositivi mobili (un aumento del 15% rispetto agli accessi mobile del 2013). Conseguenza naturale del trend positivo è allora il rilancio per il 2015, che vedrà l’azienda protagonista di ulteriori innovazioni e progetti, ingredienti fondamentali per quell’aumento dei ricavi del 20-25% atteso per la fine del 2015. In relazione a queste ulteriori prospettive di crescita aumentano anche le ricerche sul personale, che dovrà necessariamente conoscere un ampliamento su larga scala (come evidenzia la continua diffusione da parte di Zalando di offerte di lavoro in differenti Paesi e per ruoli diversificati).

Come detto in apertura, l’espansione di Zalando si colloca in un generale trend positivo per quanto riguarda l’e-commerce in Italia, le cui transizioni hanno ormai raggiunto i 200 milioni di numero e i 90 euro di media a scontrino. Sempre dal rapporto ANSA emerge come l’aumento del fenomeno vada di pari passo con una maggior dimestichezza con l’uso delle carte di credito, sempre più favorite rispetto ai contanti da impiegare alla consegna. Allo stesso tempo ad essere oggetto di acquisti online non solo più soltanto i settori dell’abbigliamento e del tempo libero ma anche quelli della tecnologia e della cosmetica, oltre a prodotti per la vita quotidiana: a libri cartacei, cd e dvd, abiti e scarpe, si aggiungono sempre più coupon, biglietti per cinema e teatro, prodotti di bellezza, dispositivi elettronici. Per quanto riguarda le fasce di età anche qui le cose sono in movimento. Se un tempo l’e-commerce sembrava raccogliere maggior attenzione da parte del pubblico più giovane, oggi a fare acquisti online sono per il 57% uomini in media sui 40 anni. Anche la fascia dei 55 anni è in aumento, avendo raggiunto i 24,1% contro il 16,1 rappresentato dagli utenti più giovani.

Nell’insieme questo quadro rappresenta una crescita evidente, anche se bisogna tenere presente che il fenomeno al momento riguarda appena il 2% del valore complessivo dei consumi esercitati dalle famiglie italiane. Tuttavia se tale trend dovesse confermarsi, per il 2020 lo shopping digitale in Italia raggiungerà quota 50 miliardi, ovvero il 7% dei consumi al dettaglio.

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