Food Supply Chain

Alimentare: IoT sui mezzi di consegna e ultimo miglio nell’era eCommerce al centro delle ricerche di OITA

L’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti ha avviato un programma con il Centro di Ricerca sulla Supply Chain degli Alimenti dell’Alma Mater di Bologna. Il primo progetto semestrale approfondirà l’uso dell’internet of things a bordo dei veicoli nei trasporti a temperatura controllata, il secondo gli impatti sul settore logistico del boom dell’eCommerce di prodotti freschi e piatti pronti

Pubblicato il 18 Mag 2017

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A poco più di un anno dalla sua nascita, l’OITA, Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti, che si propone come polo consultivo e propositivo per approfondire le tematiche di ottimizzazione di trasporti, distribuzione e logistica del Food & Beverage, dei prodotti farmaceutici e del trasporto degli animali vivi, lancia il suo primo programma di ricerca nell’ambito della logistica alimentare e avvia due progetti con il Centro di Ricerca sulla Supply Chain degli Alimenti dell’Alma Mater Studiorum di Bologna.

Le ricerche, di durata semestrale, avranno a oggetto due temi di attuale rilevanza: 1) Internet of Things e connettività; 2) l’ultimo miglio della distribuzione alimentare ai tempi dell’eCommerce.

“Obiettivo fondamentale dell’Osservatorio è migliorare la logistica degli alimenti e delle altre merci che necessitano di controllo delle condizioni di trasporto e stoccaggio al fine di garantire la sicurezza, la qualità e la minimizzazione degli sprechi e degli scarti”, si legge nel comunicato ufficiale.

Ambiti che spesso richiedono approfondimenti scientifici verso confini poco conosciuti ed esplorati, e di conseguenza investimenti e risorse sul fronte della ricerca. È infatti con questo spirito che OITA ha avviato un programma di attività con Università ed enti di ricerca che vedono, tra l’altro, anche il sostegno di aziende ed enti economici.

Il primo progetto avviato in ambito IoT, attraverso il quale si intende esaminare come le tecnologie e le applicazioni che fanno uso della connettività possono portare vantaggi al settore della logistica a temperatura controllata, è infatti sponsorizzato da Volkswagen Veicoli Commerciali Italia. Questo primo filone di indagine ha come scopo primario analizzare lo stato dell’arte delle tecnologie ‘di bordo’, ossia delle dotazioni di base dei veicoli e dei sensori applicabili al vano di carico e ai singoli contenitori e merci (che nell’ambito del trasporto di beni a temperatura controllata sono soggetti a rigide normative), nonché le possibili evoluzioni tecnologiche dei prossimi cinque anni.

Il secondo programma di ricerca, sponsorizzato da Lamberet Italia (azienda specialista in allestimenti per il trasporto a temperatura controllata), ha nell’eCommerce il cuore dell’indagine. “Il progetto parte dalla considerazione che l’esplosione dell’eCommerce e della consegna a domicilio di cibi e di piatti pronti ha ed avrà un forte impatto sulla distribuzione e sul trasporto”, fanno sapere da OITA.

In questo caso, la ricerca sarà orientata a esaminare l’attuale regolamentazione, le nuove tecnologie per conservare gli alimenti deperibili e la loro influenza sulle dotazioni dei mezzi di trasporto. L’obiettivo è esplorare e analizzare i cambiamenti in corso e prevedibili nella catena logistica e nei suoi flussi, attuati per soddisfare le esigenze di un ‘ultimo miglio’ sempre più parcellizzato e ‘su misura’ che non deve però incidere negativamente sull’efficienza dei processi e la sostenibilità sia ambientale che economica della filiera.

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