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Lucca, tassa rifiuti più equa con la raccolta gestita via RFID

L’intento del Comune è tracciare in modo automatico e massivo i contenitori, abilitando un sistema di calcolo preciso per l’imposta, basato sul principio “pay what you throw”. Benefici anche dal tracciamento dei percorsi degli automezzi, in termini di ottimizzazione di percorrenze, consumi ed emissioni

Pubblicato il 27 Nov 2014

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Uno strumento tecnologico per creare un sistema di calcolo preciso ed equo della tassa sui rifiuti (Tariffa Puntuale), basato anche sul numero di ritiri dei rifiuti urbani, e ispirato al concetto di “pay what you throw”, paghi solo per quello che butti. Così si può definire l’adozione della tecnologia RFID da parte del Comune di Lucca, per tracciare in modo automatico e massivo i contenitori dei rifiuti (sacchetti, bidoncini o carrellabili). L’obiettivo è anche di incentivare il cittadino a selezionare i materiali riciclabili, riducendo al minimo la quantità dei rifiuti residui da smaltire e, quindi, la relativa tassa. Il tutto a basso costo di personale per Sistema Ambiente, l’ente preposto al servizio di raccolta dei rifiuti, igiene urbana e ambiente nel Comune di Lucca.

Punto di partenza è ovviamente il comportamento del cittadino, che deve differenziare correttamente già a casa i rifiuti, conferendoli in appositi differenti contenitori, appositamente dotati di tag RFID. Al momento del prelievo, poi, grazie ai sistemi di lettura RFID installati nell’automezzo, i mastelli e i carrellati contenenti i rifiuti umidi ed indifferenziati sono automaticamente rilevati all’atto del versamento, senza modificare l’iter operativo dell’addetto.

I dati raccolti vengono poi trasmessi automaticamente – quando l’automezzo rientra in sede – al sistema informatico del Comune, che registra codice utente, data e ora del ritiro, veicolo e operatore che hanno effettuato il servizio, attribuendo così la precisa tassazione al relativo utente. I tag RFID inoltre permettono di tracciare i percorsi dei mezzi (con riferimento ai soli tag dei sacchi e/o dei contenitori, oppure con l’ausilio del GPS) al fine di ottenere in tempo reale una rappresentazione cartografica dei percorsi. L’operatore viene guidato automaticamente da un navigatore satellitare nella percorrenza del giro di raccolta precedentemente impostata attraverso la procedura software di programmazione dei servizi.

L’asse portante della soluzione tecnologica progettata dal partner Rfid Global consiste nel sistema RFID Oberon 350, appositamente progettato e realizzato per le operazioni di raccolta rifiuti. Il software che gestisce l’intero processo è invece elaborato da Computer Solutions Group. Iniziata in primavera 2014 con l’associazione del codice tag all’utenza attraverso palmari mobili RFID, la soluzione è operativa a Lucca da ottobre 2014, con 5 automezzi equipaggiati con architetture RFID per rilevare in automatico mastelli e bidoni carrellati contenenti rifiuti di tipo indifferenziato e umido.

«Tra i benefit subito rilevati – commenta in un comunicato Valerio Bertuccelli, Amministratore di Sistema Ambiente – c’è la certezza e affidabilità del dato, l’identificazione automatica del mastello e del carrellato all’atto del versamento dei rifiuti nell’automezzo, quindi senza alcuna operazione di tracciabilità demandata all’operatore, e la possibilità di identificare i percorsi degli automezzi tramite la tecnologia RFid e/o con l’ausilio del GPS per geo-referenziare il prelievo, consentendo così di disporre di informazioni utili per l’infomobilità: ottimizzazione dei percorsi, dei consumi e delle conseguenti emissioni degli autoveicoli preposti alla raccolta dei rifiuti».

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