Scenari

Digital Payment, due banche su tre aumentano gli investimenti nel 2016

Secondo il rapporto Ovum Trends to Watch, quest’anno il 61% degli istituti di credito aumenterà l’impegno sugli ambiti mobile payment, real time payment, peer-to-peer payment, blockchain, e sulle innovative tecnologie per mettere totalmente in sicurezza le relative transazioni

Pubblicato il 08 Gen 2016

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Il digitale sta rivoluzionando la gestione dei pagamenti, con molti nuovi tipi di tecnologie e applicazioni che si stanno consolidando sul mercato, e le banche utilizzeranno il 2016 per aggiornarsi in questo campo, investendo decisamente in ambito Payment Technology.

Questo il responso di un report appena pubblicato dalla società di ricerca inglese Ovum, secondo cui le pressioni derivanti dalle nuove esigenze dei consumatori, dall’innovazione tecnologica, e dai requisiti di sicurezza spingeranno gli istituti dii credito appunto a incrementare gli investimenti in tecnologie, con particolare attenzione alle soluzioni per i pagamenti. Secondo Ovum quasi due banche su tre (61%) hanno pianificato un aumento degli investimenti in soluzioni e applicazioni per i pagamenti digitali nel corso del 2016. La progressione rispetto al 2015 è significativa: lo scorso anno solo il 52% delle banche era propenso ad aumentare gli investimenti in tecnologie. Ovum attribuisce questa maggiore propensione ai progressi tecnologici negli ambiti Blockchain (il protocollo che abilita l’utilizzo dei bitcoin), Mobile Payment, real time payment e payment peer to peer.

Secondo il rapporto Ovum Trends to Watch, basato su 6500 interviste a CIO e altri business manager, il tema della sicurezza è la priorità numero 1 per gli istituti di credito. Da una parte è sempre viva l’esigenza di conformità alle normative e regolamenti, dall’altra l’introduzione di nuovi sistemi di pagamento fa emergere anche nuove forme di vulnerabilità. I servizi di pagamento in tempo reale in particolare stanno diventando una priorità, soprattutto nel mondo Retail, e sono vissuti dalle banche come una priorità anche in termini di marketing.

La necessità di rendere sicure le nuove forme di pagamento, sottolinea Ovum, spinge la ricerca di nuovi sistemi di autenticazione, e in questo ambito la biometria dovrebbe vivere una stagione di forti investimenti, in particolare da parte delle banche.

Infine un paio di temi particolarmente evidenziati nel report di Ovum. Uno riguarda le difficoltà di Apple Pay, che non è esploso come ci si attendeva. «Questo insegna alle banche che un’efficace interfaccia utente non basta, e che per convincere i consumatori a usare nuovi prodotti e servizi occorre una forte motivazione. L’entrata di Apple non è bastata a far decollare il mercato mobile proximity payment: ora l’arrivo di piattaforme simili di Google, Samsung e Microsoft aiuterà, ma ci vorrà comunque un gran lavoro per molti anni per arrivare alla diffusione di massa».

Il secondo tema è la tecnologia “Blockchain”, il protocollo alla base dei bitcoin, che sembra avere molte più prospettive di sviluppo e applicazione degli stessi bitcoin, anche ben al di là dei sistemi di pagamento. «Non tutte le organizzazioni avranno bisogno di Blockchain nel breve periodo, ma tutte devono fin d’ora analizzare come può essere utile al proprio interno: chi rimane indietro può perdere grosse opportunità».

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