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Profili più richiesti nel 2017, spiccano l’Addetto alle gare della PA e il Procurement Manager

L’agenzia di recruitment EasyHunters indica cinque figure chiave per l’anno in corso. Ottime opportunità per chi ha competenze digital e tech. Per i profili più tradizionali, se prima le aziende ricorrevano a consulenti esterni per questioni fiscali, contabili o per la partecipazione a gare, oggi vogliono avere al loro interno queste professionalità

Pubblicato il 06 Feb 2017

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Dopo un lungo periodo di relativa inerzia, oggi anche il Procurement è pronto a vivere il cambiamento radicale che la Digital Trasformation ha innescato. Le piattaforme e le tecnologie digitali stanno infatti modificando completamente il modo di lavorare dei dipartimenti che si occupano di acquisti e approvvigionamenti di beni e servizi. Cambiano, così, anche le competenze e i profili professionali ricercati per ciascuna funzione.

Nel 2017 l’Addetto alle gare della Pubblica Amministrazione e il Procurement Manager sono due delle cinque figure maggiormente richieste per il 2017, secondo l’agenzia di recruitment EasyHunters.

Nello specifico il primo ha il compito di supportare l’ufficio gare e l’ufficio acquisti lungo l’intero iter di partecipazione a una gara pubblica. Dopo aver individuato quelle di interesse per la sua azienda, predispone tutta la documentazione amministrativa necessaria. Il Procurement manager è colui che nelle grandi aziende si occupa degli acquisti e dell’approvvigionamento di beni e servizi. Deve garantire il raggiungimento degli obiettivi di business e gestire la pianificazione della produzione. È responsabile, infine, del corretto sviluppo del budget e dell’esecuzione nei tempi stabiliti.

«Se prima le aziende tendevano ad appoggiarsi a consulenti esterni per questioni fiscali, contabili o per la partecipazione a gare, ora hanno iniziato a voler avere al loro interno tali professionalità. E inevitabilmente aumentano le possibilità di collocazione (o ricollocazione) per chi ha esperienza in questi ambiti», spiega Francesca Contardi, esperta di risorse umane e sua volta cofondatrice della startup per l’HR EasyHunters. «Ci sono ottime opportunità per tutti i profili legati al mondo digital e tech, ma anche per profili più tradizionali».

Il digital è comunque il settore più in crescita, «un ambito in continua evoluzione e che richiede profili costantemente aggiornati e preparati sui nuovi trend». Il profilo oggi più cercato, e anche il più difficile da trovare, è proprio il Data Scientist, cioè colui che analizza i dati per fornire tutte le informazioni utili a prendere decisioni e a implementare la migliore strategia. Ha un percorso accademico tecnico – solitamente una laurea in Matematica, in Fisica, in Statistica o in Ingegneria informatica – e conosce i principali software per la gestione e l’analisi di dati. Gli altri due profili indicati da EasyHunters sono l’Online store manager – il responsabile dei negozi online che si occupa degli aspetti economici, dell’assortimento della merce, delle attività di merchandising e delle promozioni sull’e-store, e che deve curare, inoltre, le iniziative per fidelizzare i clienti e seguirli in tutto il processo di acquisto – e il Consulente fiscale, che fornisce, a imprese e persone fisiche, consulenza tributaria e fiscale, occupandosi quindi di tenere la contabilità e preparare la dichiarazione dei redditi per conto dei propri clienti.

«Le prospettive di crescita professionale sono alte per i profili emergenti. Gli stipendi, anche in ingresso, sono molto interessanti: un Data Scientist con 3 o 4 anni di esperienza può guadagnare 50mila euro, un Consulente fiscale fino a 40mila euro, un Addetto alle gare dai 30 ai 40mila euro».

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