Case study

Ecco come Fater trasforma i propri collaboratori in nativi digitali

Con il progetto “Become digital natives” il gruppo a cui fanno capo brand come Pampers, Lines, Ace e Infasil sta costruendo una strategia di inclusione e sviluppo culturale basata su quattro direttrici: Collaboration, Analytics, Marketing ed eCommerce. Un percorso che ha portato il pensiero digitale all’interno delle strategie di business, e che si è concretizzato con diverse iniziative

Pubblicato il 19 Set 2016

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Non tutti riconoscono immediatamente il marchio Fater. Ma dietro il nome della corporation c’è un gruppo a cui fanno capo alcuni dei brand più noti del largo consumo: Pampers, Lines, Ace, Infasil e molte altre linee dedicate all’igiene della persona. In tutto il mondo l’organizzazione conta 1.400 persone e genera un fatturato di 915 milioni di euro, il cui 4%, ogni anno, è devoluto in progetti di R&D. Uno di questi è il programma “Become digital natives”, sviluppato su tutti i livelli dell’organizzazione per portare il cambiamento offerto dalle tecnologie digitali alle risorse interne, in modo da allacciare nuove relazioni anche con business partner e clienti. Quattro sono le direttrici lungo cui ha sviluppato la propria strategia di digital transformation interna: Collaboration, Analytics, Marketing e eCommerce. «Il progetto punta a favorire iniziative digital in ogni ambito, anche grazie al supporto di percorsi di sviluppo della cultura digitale utilizzando approcci innovativi dal mondo della collaboration e formazione fino allo sviluppo dei nuovi sistemi», spiega Domenico Di Francescantonio, CIO di Fater Group.

«L’obiettivo è rafforzare la capacità di competere nei mercati in cui l’azienda opera, semplificare i processi, essere più vicina a consumatori e stakeholders in un percorso di crescente efficienza e trasparenza. Il plus del progetto – continua il manager – è stato senza dubbio quello di aver favorito la crescita culturale in ambito digital. Questo ha permesso lo sviluppo di un pensiero digitale all’interno delle strategie di business che si è concretizzato con diverse iniziative che hanno prodotto risultati davvero incoraggianti. La direzione ICT è stata protagonista di questo cambiamento sia dal punto di vista delle strategie che da quello tecnologico».

Tutti possono concorrere a creare la strada del cambiamento

Domenico Di Francescantonio, CIO di Fater Group.

La strategia “Become digital natives” corre in parallelo al progetto “1st Digital Marathon”, sviluppato sull’offerta di contenuti multimediali che comprendono materiali formativi e meccanismi di gamification che permettono ai collaboratori di approfondire le potenzialità del digital da skill generiche fino a tool verticali per le funzioni di marketing, e-commerce e altre divisioni. Si tratta di una vera e propria competizione, che presuppone sessioni pratiche nella cosiddetta “Fater Gym” – che come dice il nome permette ai collaboratori di effettuare allenamenti guidati – e partecipazioni a gruppi di lavoro sulla Social Intranet. In questo modo i collaboratori accumulano crediti, i “GigaKm”, che rappresentano sia i progressi individuali sia l’avanzamento sul percorso complessivo dell’organizzazione lungo la strada della digitalizzazione. Attualmente, più dell’80% delle risorse di Fater ha preso parte a questa speciale maratona (virtuale fino a un certo punto). La più tradizionale Social Intranet (creata sulla tecnologia Cloud di Google) riveste comunque un ruolo strategico: essendo a disposizione di tutti i collaboratori di Fater a livello internazionale, permette a chi vi accede di collaborare, condividere e gestire documenti e proposte. A un anno dal lancio del programma sono già 80 mila i file condivisi e circa il 70% della forza lavoro è iscritta alla Intranet.

Una visione d’insieme (e sempre più condivisa) sul business, grazie agli Analytics

Concentrando in un unico database funzioni analitiche che permettono di incrociare e confrontare i dati, verificare gli andamenti del business e fornire supporto ai processi decisionali, Fater ha dato accesso ai dipartimenti commerciali e di R&D a un potente strumento che presto verrà esteso anche al management che gestisce logistica e produzione. La piattaforma sarà disponibile su qualunque dispositivo, e ogni utente sarà in grado personalizzare la vista e il livello di dettaglio delle informazioni che riguardano le proprie specifiche attività aziendali.

Marketing in real time: così si amplia la base clienti

Grazie all’introduzione di un team di Marketing digitale che si affianca alle risorse che lavorano sui vari brand, Fater ha sviluppato una serie di progetti che, soprattutto in ambito gamification, ha portato il database dei clienti iscritti ai programmi promozionali da 80 mila a 1,6 milioni di unità nel giro di 18 mesi. Un risultato raggiunto non solo grazie alla collaborazione umana, ma anche grazie all’implementazione di una suite tecnologica sviluppata nel dipartimento ICT di Fater, che permette con estrema flessibilità di attivare in tempo reale concorsi e promozioni online con la possibilità di verificare la redemption sui singoli prodotti. In questo modo coordinare e rendere “seamless” agli occhi consumatori i fronti digitale e tradizionale delle attività di Marketing diventa molto più semplice.

L’eCommerce come leva strategica per spingere nuovi brand

L’ultima colonna del progetto “Become digital natives” è rappresentata dallo sviluppo di un’offerta eCommerce anche in settori tradizionalmente legati al retail classico come quelli di cui si occupa Fater. L’ultima iniziativa nata in questo ambito è il negozio online del giovane brand “Lines Specialist”, dedicato a chi soffre di incontinenza. Nel lanciare la nuova linea, Fater ha creato lo shop virtuale presso cui è possibile avere informazioni, scegliere il prodotto più adatto e acquistarlo in pochi passaggi. Anche in questo caso, il processo di digitalizzazione sembra aver generato buoni risulati: stando a quanto dichiarato dall’azienda, le statistiche di visualizzazione del nuovo shop indicano che il sito è user friendly, sviluppato su un albero logico e immediato.

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